Invettiva contro quelli che fanno i moralisti sul caso Suarez

Di Fred Perri
14 Ottobre 2020
Dell’esame taroccato non mi frega nulla. Mi inquietano i diritti civili travolti, lo stato di polizia. Per voi è il contrario: tutto pur di colpire la Juventus
Luis Suarez

Articolo tratto dal numero di ottobre 2020 di Tempi. Questo contenuto è riservato agli abbonati: grazie al tuo abbonamento puoi scegliere se sfogliare la versione digitale del mensile o accedere online ai singoli contenuti del numero.

Compagni e amici, ve lo dico con affetto, fate schifo. Lo so, quando c’è di mezzo il calcio, e la Juventus in particolare, il tifo prende il sopravvento, ma un minimo di coerenza ci vuole, o garantisti.

Mentre scrivo queste poche, sporche e inutili righe, impazza il caso Suarez. Tutta la vicenda è grottesca, tra vergini trafitte, moralisti d’accatto, giustizialisti duri e puri. Non entro nel merito della vicenda (frase da fucilazione immediata, mirate al petto) e mi fermo al fatto che tutti guardano la pagliuzza e non la trave. E la trave è che uomini e donne che non sono stati neanche interrogati, e alcuni neanche indagati, vedano i loro nomi e le loro conversazioni sbattuti sulla piazza mediatica.

Mi chiedo che effetto faccia a loro, mentre gentaglia come voi gode per tutto questo senza rendersi conto che la giustificazione “alle persone oneste non succede” è un’enorme bufala.

Di Suarez, della Juve, dell’esame taroccato (se verrà provato al processo, sempre che ci si arrivi) non me ne frega nulla. Non mi inquieta il fatto che un ricco e famoso sia stato facilitato. Scendete dall’albero, sciocchini. A me inquieta che vengano travolti i diritti civili, mi spaventa vivere in uno stato di polizia.

A voi no, basta che il vostro nemico (la Juve in questo caso) finisca alla gogna. Vi meritate questo paese, questo governo e il peggio che verrà. (Belin che invettiva, sono in gran forma).

Foto Ansa

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