Inghilterra. Hull City inventa la sua moneta virtuale per pagare il volontariato. Il vantaggio? È esentasse

Di Redazione
01 Aprile 2014
Ispirato dal successo di Bitcoin, il consiglio comunale della cittadina dello Yorkshire ha deciso di creare la sua moneta virtuale per fornire denaro a persone di basso reddito

Moneta virtuale non significa soltanto Bitcoin. La valuta del web, che nonostante le criticità emerse in questi mesi non ha perso il suo appeal, ha conquistato anche i politici di Hull City, nello Yorkshire inglese. Ispirato dal successo di Bitcoin, l’Hull City Council ha deciso di risolvere i problemi economici della città adottando una propria moneta digitale.
Negli ultimi anni l’Hull City ha dovuto subire tagli imponenti sulla spesa pubblica e la città ne ha risentito. Così, senza soldi in cassa, per dare un’opportunità di guadagno ai cittadini meno abbienti, l’amministrazione ha deciso di creare una propria moneta digitale in stile Bitcoin con cui pagare i servizi di volontariato.

GLI HULLCOIN.  In Inghilterra «la mossa è senza precedenti», riferisce oggi il Guardian. L’idea di battere una propria moneta, per quanto digitale, agli amministratori di Hull City è parsa una buona idea per combattere la povertà e rilanciare l’economia locale. I residenti che svolgeranno volontariato riceveranno gli HullCoins come pagamento. Le monete di Hull City potrebbero quindi essere utilizzati per pagare l’affitto di casa, le tasse comunali o comprare altri beni e servizi come la frutta e la verdura. Nel comune della piccola città inglese stanno anche studiando il modo per permettere che le monete virtuali comunali siano utilizzabili in alcuni negozi della città.

NESSUNA TASSA. Si tratta per ora di un esperimento. L’aspetto più interessante della moneta digitale cittadina è che non comporterà tassazione. Infatti i guadagni virtuali non sarebbero tassabili perché il denaro emesso dalla “banca digitale di Hull” non può essere trattato come la moneta tradizionale. A sostenerlo è l’ideatore del progetto, il Financial Inclusion Support Officer del consiglio comunale, Dave Shepherdson, che ha spiegato come gli unici problemi con le tasse potrebbero sorgere soltanto per chi volesse convertire gli HullCoins in monete reali.

COME BITCOIN. «L’idea – ha spiegato Sheperdson in una nota – è che forniremo denaro digitale a persone di basso reddito per pagare cose che non sarebbero altrimenti in grado di comprare, soprattutto cibo e carburante». In modo simile a quanto avviene con il Bitcoin, anche la moneta digitale di Hull City è emessa da computer in grado di effettuare calcoli complessi e specifici. I sistemi crittografici poi tracciano chi possiede le monete e consentono agli utenti di trasferirle da persona a persona. Come nel caso del Bitcoin le monete sono conservate in un portafoglio virtuale, dentro un normale file di computer.

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