Indonesia e Pakistan: oltre 100 mila soldati per proteggere le chiese a Natale

Di Leone Grotti
21 Dicembre 2018
I due paesi con la maggiore popolazione musulmana al mondo si organizzano per proteggere i cristiani: «Le misure di sicurezza saranno straordinarie. Speriamo che i cattolici non si facciano spaventare e partecipino alle funzioni»
epaselect epa06405320 A Pakistani soldier stands guard at Methodist Church, that was attacked a week earlier by Islamic State (IS) militants, as the Christians minority celebrate Christmas, in Quetta, Pakistan, 25 December 2017. Pakistani Christians were celebrating Christmas Eve Sunday with mass and processions under heavy security, amid fear and challenge of extremists, following a recent attack at a church killing nine people and injuring 57 in the western part of the country. Pakistan is a Sunni Muslim-majority country, with 4 million Christians out of a total population of around 200 million residents. EPA/STR

Decine di migliaia di poliziotti e soldati sono stati schierati a difesa delle chiese in Pakistan e Indonesia, per permettere ai cristiani di celebrare il Natale senza subire sanguinosi attentati, come avvenuto in passato. Nei due paesi con la maggior popolazione islamica del mondo la situazione è particolarmente tesa e le autorità stanno cercando di evitare le stragi del passato. In Pakistan si temono attentati dopo l’assoluzione di Asia Bibi. La donna, scarcerata ma non ancora libera di lasciare il paese, per la prima volta dopo nove anni non passerà il Natale in una cella. Dovrà farlo però in un luogo segreto della capitale, probabilmente insieme al marito, protetta dalle forze dell’ordine. Anche per gli altri cristiani del Pakistan la gioia del Natale sarà temperata dal timore di attacchi.

«PROTEZIONE STRAORDINARIA»

Imponenti misure di sicurezza verranno prese a Islamabad-Rawalpindi, con 1.500 poliziotti schierati a difesa delle chiese. A Karachi, come affermato dalle autorità, è stata prevista una «protezione straordinaria per i cristiani durante il periodo natalizio». Anche 150 fedeli sono stati addestrati per svolgere il servizio di sicurezza al di fuori dei luoghi di culto. A Lahore, invece, 10 mila poliziotti circonderanno i quartieri e i parchi più a rischio. Saranno garantiti dalle pattuglie «i massimi standard di sicurezza». Il pastore Adeel Patras Chaudry, vicepresidente di “Jesus Life Tv”, ha dichiarato a Fides: «In occasione del Natale, noi cristiani del Pakistan preghiamo in special modo per la pace. Abbiamo fiducia che il governo e la polizia sapranno fornire la dovuta sicurezza ai cittadini. Preghiamo anche per loro, impegnati in questo importante e rischioso servizio».

INDONESIA, 90 MILA SOLDATI SCHIERATI

La situazione non è dissimile in Indonesia, dove per proteggere le 50 mila chiese del paese, in passato attaccate dai terroristi islamici, il governo ha messo a disposizione 90 mila poliziotti e soldati. Un gruppo di giovani musulmani ha chiesto di partecipare alle operazioni di sicurezza per mostrare vicinanza ai cristiani. In passato sono state colpite la cattedrale dell’Assunta nella capitale Jakarta, la chiesa Santa Maria a Surabaya e altre chiese nelle province di Sumatra, Java e West Nusa Tenggara. Inoltre, la squadra antiterrorismo ha già arrestato l’11 dicembre due terroristi islamici che pianificavano attentati per Natale.

«Polizia, esercito e musulmani si stanno coordinando per proteggerci», ha dichiarato a Ucannews Francis Xavier Ping Tedja, coordinatore della sicurezza alla chiesa Santa Maria. «I cattolici potranno passare un Natale sicuro. Speriamo che non si facciano spaventare dal pericolo e che vengano alle messe natalizie».

Foto Ansa

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