
Indonesia. Cristiana frustata in pubblico per non aver rispettato la sharia

Una donna cristiana di 60 anni ha ricevuto 30 frustate davanti a un pubblico di circa mille persone in Indonesia. A Takengon, Aceh, è stata applicata la punizione prevista dalla sharia, dal momento che la donna è stata scoperta mentre vendeva alcol di nascosto, riporta AsiaNews.
SHARIA. La provincia a statuto speciale di Aceh è l’unica in tutto il paese dove la sharia è consentita fin dal 2005. In cambio della possibilità di applicare la legge islamica, il governo indonesiano ha ottenuto dal gruppo separatista islamico che lottava per l’indipendenza della provincia di mantenere l’unità nazionale.
FRUSTATE IN PUBBLICO. Tra le pene più dure è prevista la frustatura pubblica per chi ha rapporti omosessuali, per i giocatori d’azzardo, bevitori d’alcol e per adulterio. Le donne, inoltre, non possono indossare jeans o gonne, viaggiare a cavalcioni a bordo di motorini e ballare in pubblico. Anche festeggiare San Valentino, augurare ai cristiani “Buona Pasqua” o “Buon Natale” e festeggiare Capodanno è vietato.
«LA PRIMA VOLTA». La sharia, però, è sempre stata applicata ai musulmani e non ai cristiani. «È la prima volta che un cittadino non appartenente alla comunità musulmana viene punito per aver infranto le regole del Corano», spiega una funzionaria del governo locale. Solo nel 2015, infatti, la sharia è stata estesa a tutti i cittadini di Aceh. Insieme alla cristiana di 60 anni, è stata punita anche una coppia adultera con 100 frustate.
Foto Ansa
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5 commenti
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Davvero strano non leggere commenti di omofobia e balle varie a queste notizie… Solo al sicuro negli Stati occidentali e ancora cristiani (più o meno) si levano gli indignatos… Strano modo di protestare per le vessazioni: codardia? Oppure falsità…
Finora le uniche nazioni ad averlo capito, oltre quelle dove hanno a che fare direttamente con loro, sono quelle dell’est europeo.
L’Europa Occidentale è in alto mare, vivono di sogni e idee, e ci stanno procurando l’incubo prossimo futuro.
Hai ragione Menelik,soprattutto per tanti Europei occidentali l’invasione islamista è un’affare,e poi non dimentichiamo che la finanza speculativa che domina l’Occidente auspica l’islamizzazione dell’Europa.Non a caso.ad esempio, i parrucconi del fmi sono stati”diplomaticamente” buttati fuori dall’Ungheria mentre trovano i politici italiani,tedeschi,inglesi, francesi ,ecc che pendono dalle loro labbra (per convenienza).
Ordinaria follia islamica.
Adesso aspettiamo il coro dei belanti che diranno “non è islam”.
Sinceramente Sebastiano ancora devo capire quale è il “vero islam”…….forse quello immaginario nella testa dei buonisti occidentali !