
In Val Susa non puoi fare un convegno sulla Torino-Lione senza che i No Tav ti tirino le monetine
Grande dispiegamento di Forze dell’Ordine, sin dalla prima mattina, di fronte all’Hotel Ninfa di Avigliana, per consentire lo svolgimento del convegno “Sviluppo, lavoro, opportunità, la Valle di Susa tra grandi opere e crisi” organizzato da Stefano Esposito (parlamentare Pd) e dal consigliere provinciale Antonio Ferrentino (Sinistra per Torino). Assise cui hanno partecipato il sottosegretario Guido Improta ed il responsabile nazionale Lavoro Pd, Stefano Fassina. Oltre ad un nutrito parterre di organizzazioni dei lavoratori e di categoria del territorio.
È la prima volta che un membro del governo sale nel territorio della Tav, cui dovrebbe seguire – secondo quanto annunciato dal Commissario di Governo per la Torino-Lione, Mario Virano – il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, che verrà a visitare i cantieri di Chiomonte.
Un centinaio di militanti No Tav, molti i rappresentanti del Centro Sociale Askatasuna ed anarchci, all’apertura dei lavori, hanno tentato di bloccare le vie d’accesso all’Hotel. La massiccia presenza di Polizia e Carabinieri ha consentito, pur nella surrealtà della situazione di assedio, che tutto si avviasse senza incidenti: lancio di monetine e calci a qualche autovettura. Giusto qualche screzio. Cospicua dose di insulti, dallo sparuto gruppo di No Tav che sono riusciti ad avvicinarsi maggiormente alla struttura alberghiera, all’indirizzo degli organizzatori.
Stefano Esposito, uscito a confrontarsi con i presidianti, ha spiegato che «non si è vietato l’ingresso a nessuno di quanti non si siano posti nella condizione di non poter partecipare». In apertura di convegno, che ha visto una partecipazione bipartisan, il deputato democratico ha spiegato che «la nuova Torino-Lione è l’unica grande opera che l’Italia si appresta a realizzare ed il Governo ha già stanziato quasi 800 milioni. Ma questo non è un convegno di propaganda sulla Torino-Lione, di cui resto sostenitore e non me ne vergogno, è una discussione globale sullo sviluppo in Valle di Susa. È la prima ampia discussione sulla Valle che coinvolge imprenditori, amministratori, sindacalisti, rappresentanti dei lavoratori – ha continuato Esposito -. Avremmo voluto che partecipassero anche i cittadini e anche chi è contrario alla Torino-Lione. Ma c’è chi, per ragioni ideologiche, si è rifiutato e dispiace constatare che per una normale discussione si debbano schierare 400 uomini tra Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza».
Antonio Ferrentino ha proposto un «tavolo di lavoro itinerante per la Valle di Susa. Chiediamo occupazionali, con questo convegno abbiamo provato a rompere il ghiaccio, a dire che è possibile sottoscrivere un nuovo patto per la Valle di Susa». Nel suo intervento, Stefano Fassina ha «rivendicato il valore di questa iniziativa politica, che non è un seminario a porte chiuse. È il comportamento altrui, ed è importante che anche lontano da queste zone ve ne sia contezza, che rende così difficoltosa la discussione qui in Valle. Per questo è un segnale importante che il ministro annunci la propria intenzione di essere qui».
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