
In Sicilia i detenuti si presentano al mercato del lavoro
«Sono mille le persone pronte a lavorare»: così ha esordito l’altro giorno il Garante dei diritti dei detenuti della Sicilia, Salvo Fleres, presentando una giornata che finora è un unicum nel panorama nazionale. Per la prima volta, infatti, i detenuti stessi hanno potuto presentarsi davanti a potenziali datori di lavoro, e hanno potuto proporre le loro qualifiche professionali direttamente sul mercato, nella Giornata del reinserimento sociale.
Secondo il Garante i detenuti che non solo avrebbero le condizioni penali per accedere a misure come l’articolo 21, che consente di lavorare all’esterno delle carceri e di rientrare alla sera, ma che hanno anche valide qualifiche professionali si aggirano solo nell’isola sul migliaio. «Sono imbianchini, elettricisti, idraulici, muratori, orticoltori, floricultori, pasticceri anche per prodotti dietetici e per celiaci, panettieri, pizzaioli, cuochi, falegnami, artigiani del cuoio, operai tessili, tipografi» ha elencato Fleres, spiegando come queste persone si siano formate in carcere grazie a corsi professionali riconosciuti dalla regione, e facciano parte di una platea più ampia che, contando anche chi dietro le sbarre frequenta corsi di scuola primaria, secondaria e universitari, arriva a 2300 persone.
«UN PONTE VERSO L’ESTERNO». Alla giornata hanno presenziato anche i rappresentanti dei sindacati e quelli delle organizzazioni datoriali, oltre a quelli degli enti professionali, e a magistrati dei tribunali di sorveglianza. È stata inoltre allestita una mostra, con la collaborazione del personale delle carceri Ucciardone e Pagliarelli di Palermo e di quello di Trapani, una mostra di prodotti artigianali e di consumo realizzati dai detenuti.
«Abbiamo voluto creare un ponte tra mondo penitenziario e mondo del lavoro – ha dichiarato il Garante – in aderenza con il dettato costituzionale. Solo così sarà infatti possibile passare dalle previsioni ipotetiche di reinserimento sociale alle reali offerte lavorative. È molto importante che da parte dei presenti sia emersa la più piena e completa disponibilità a creare le condizioni perché le opportunità che si presentano siano più numerose e concrete».
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