In Nigeria torna l’incubo del Califfato di Boko Haram

Di Leone Grotti
14 Settembre 2018
Dopo due anni in cui sembravano indeboliti, sabato i jihadisti affiliati all'Isis sono tornati a conquistare una città: Gudumbali. L'esercito si è dato alla fuga
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Sono passati quasi tre anni da quando il presidente della Nigeria, Muhammadu Buhari, dichiarò alla Bbc di avere «tecnicamente sconfitto Boko Haram». Non è esattamente così, se è vero quanto riportato dall’Afp: sabato i jihadisti hanno conquistato la città di Gudumbali, mettendo in fuga l’esercito nazionale.

CALIFFATO IN NIGERIA. Nel 2015 l’incubo di tutti i nigeriani era contenuto in una parola: “Dawlah”, cioè Stato islamico. Il leader di Boko Haram, Abubakar Shekau, aveva annunciato la sua creazione dopo la conquista di Damboa nel luglio 2014. Da allora i terroristi islamici cercarono di instaurare un Califfato. Nel giro di un anno, occuparono decine di città per un’area di circa 30 mila chilometri quadrati. Poi, nel 2015, un’efficace controffensiva dell’esercito strappò ai jihadisti pressoché tutte le città occupate.

RAPIMENTI DI MASSA. Negli ultimi due anni i jihadisti, pur continuando a mettere in atto operazioni spettacolari, come rapimenti di massa di giovani donne, si sono senza dubbio indeboliti. Sabato però hanno sferrato un attacco su larga scala alla città dello Stato del Borno, uccidendo una decina di persone, causando la fuga di migliaia di civili e costringendo l’esercito a ritirarsi in una base a 80 km di distanza dalla città.

STATO ISLAMICO. A portare a termine l’attentato è stata una fazione di Boko Haram appoggiata dall’Isis, guidata da Abu Mus’ab al-Barnawi e conosciuta come Iswap (Stato islamico della provincia dell’Africa occidentale). La milizia ha attaccato una caserma delle Forze armate, cercando di causare meno vittime civili possibile per guadagnarsi il sostegno della popolazione. Negli ultimi mesi aveva compiuto simili attacchi anche nel villaggio di Zari e in quello di Jilli. Secondo Yan St-Pierre, a capo del Modern Security Consulting Group, è «un’altra dimostrazione della forza sempre più grande dell’Iswap».

ESERCITO DEBOLE. Al contrario, l’esercito ha ancora una volta deluso le aspettative della popolazione nigeriana. Debilitate dall’interno, le Forze armate sono viste da tutti come inaffidabili, a causa della presenza di infiltrati jihadisti nei suoi ranghi e di problemi di lunga data come le paghe insufficienti. Ma senza un’organizzazione all’altezza, la Nigeria non riuscirà mai a sconfiggere, anche solo «tecnicamente», Boko Haram.

@LeoneGrotti

Foto Ansa

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