In Lombardia chi semina “vento del cambiamento” raccoglie rovine tipo Campania e Siena

Di Luigi Amicone
23 Febbraio 2013
I grotteschi auspici di Gad Lerner per il Pirellone. La sinistra di Repubblica sente la vittoria, convinta che la gente sia ben cucinata dalle inchieste giudiziarie. Ma noi crediamo nell’intelligenza dei lombardi

Il titolo più grottesco l’ha fatto Repubblica: “Un vento riformista sulla regione corrotta”. Parli di Lazio? Campania? No. La regione caricaturata è ovviamente la Lombardia e il grottesco d’autore è firmato Gad Lerner, uno dei privilegiati ricchi sfondati del monocolore tv. Uno che sogna (ce l’ha detto lui) il cardinal Tettamanzi al Cupolone e Prodi al Quirinale. Insomma, uno dei grandi occhi orbi al sistema che ha fatto secca l’Italia da Torino in giù. (Ma quante intercettazioni avete letto sui giornali del caso Mps-establishment Pd? E del caso Penati, già capo della segreteria del Pd di Bersani, vi risulta pervenuto un solo starnutino telefonico?).

Ma loro si ripetono. “Vento del cambiamento”. Sì, con sul palco del “cambiamento” sotto la Madonnina il trio Giuliano Pisapia (autore di una formidabile frenata dell’economia milanese e addetto alla moltiplicazione delle tasse), Bruno Tabacci (ex presidente democristiano della bollita Lombardia di Prima Repubblica e che adesso veste Vendola), Romano Prodi (l’uomo che ha negoziato l’euro a misura tedesca e adesso si coltiva la Cina). Questo infatti sarebbe il rinnovamento: la sinistra che da quarant’anni manca il governo del Pirellone – e perciò la Lombardia è stata economicamente forte, socialmente libera – che adesso ne tenta “di ogni” pur di mettere in scacco un posto italiano dove regime non c’è.

Lerner sente la vittoria a portata di mano. Perché è convinto che la gente sia ben cucinata dalle inchieste e perché non vede reazione alla boria del Bersani-Monti. Noi, invece, che crediamo nell’intelligenza dei lombardi, siamo speranzosi che Lerner e i suoi no pasarán. E speriamo in un Bobo Maroni alla Abramo Lincoln.

@LuigiAmicone

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16 commenti

  1. marco53

    Leggo adesso sul corrire di quella donna di Salerno, poveretta morta per una pinza di 20 cm dimeticata dai chirurgli a Salerno: la notizia è di oggi ed è ben la 23.esima sul sito del Corsera in questo momento. Poveretta, non interessa a nessuno dei gestori dell’informazione.
    Se fosse successo in Lombardia, sai quanto grasso per i sostenitori di ambrosoli e il loro intorno, chè per fame politica ( ma anche del giro di soldi che c’è in Lombardia) sicuramente sarebbe fra le prime notizie giusto per parlare di malasanità di causa formigoniana.
    Oggi va a votare e si auspica un cambio in una regione assolutamente in ordine rispetto alle altre.
    Delle altre no, non interessa, o interessa poco che succedano ripetutamente questi incidenti. Infatti a questi signori interessa in primis il potere. Per il bene delle persone poi è…… un altro discorso.

    1. Filippo

      È dal potere che arriva il bene per le persone, Marco. Perlomeno penso sia così.

  2. giuliano

    ma quante storie, a chi vuole vedere la Lombardia passare alla sinistra non interessa niente se la regione è stata bene amministrata e non interessa niente se andrà a rotoli come la Campania, la Puglia. Essere di sinistra è un virus accecante e mortale e non c’è nioente da fare

    1. giovanna

      Però, caro Giuliano, non vorremmo mai imitare la sinistra in questi aspetti ideologici deteriori, vero?
      sennò facciamo la fine di quelli che a furia di parlar male della Lega, si riducono a votare GRILLO !

  3. paola

    gentile dottor amicone, si è dimenticato di dire nel suo articolo che la corruzione in lombardia non è una trinariciuta invenzione. le faccio memoria con alcune parole del quotidiano «La Stampa». poi i suoi lettori potranno informarsi da soli, visto che lei tende non a informare ma indottrinare (lecito, ovviamente, ma non quando mentre si indottrina si finge di informare. spero non sia un ragionamento troppo sottile). comunque:
    «”Nel corso del 2012 l’azione della Procura ha riscontrato una serie sconcertante di fenomeni corruttivi e concussivi nella pubblica amministrazione”. A dirlo è il procuratore regionale lombardo, Antonio Caruso, nella sua relazione in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti a Milano. “Il fenomeno – spiega Caruso – desta viva preoccupazione soprattutto per la sempre più marcata propensione alla `mercificazione del bene pubblico´, per l’arricchimento personale, attraverso l’uso disinvolto del denaro pubblico e per gli sprechi non più tollerabili nel sistema generale”». Serve ricordare che negli ultimi 17 anni la Regione Lombardia giunta a tali livelli di degrado dell’amministrazione pubblica è stata guidata dall’esponente PDL Formigoni e dalla Lega di Maroni. Non è ora di provare a rivolgersi a qualcun altro? ricordo, nei primi anni 80, quando CL mise a rodaggio il collateralismo con la DC, che i responsabili del movimento sedavano i mal di pancia di quelli come me dicendo che si sarebbe cambiata la realtà della dc da dentro. dopo diversi decenni, dovreste prendere atto che non solo non avete cambiato la politica, ma la politica ha cambiato voi. e direi di più: dopo l’accusa di associazione a delinquere a formigoni, dovreste farvi un esame di coscienza e rendervi conto che la politica l’avete di gran lunga peggiorata e alla lombardia avete fatto del male. comunque, mi accontenterei che faceste una informazione un po’ più corretta.

    1. giovanna

      Ma cara Paola, se il degrado, dipinto ad arte, della regione Lombardia l’ha portata ad essere la regione meglio amministrata d’Italia, con la spesa regionale pro-capite più bassa e i servizi come sanità e istruzione migliori d’Italia , viva il degrado !
      Magari potresti lontanamente supporre che se in Lombardia con tutta questa corruzione ci sono risultati ottimi per i cittadini, nelle altre regioni risparmiate da contante indagini a spese nostre, con voragini nei bilanci pazzesche, dicevo potresti lontanamente supporre che la corruzione sia dieci, cento, mille volte più organizzata? E, se no, dove vanno a finire i soldi spesi da noi in misura maggiore che in Lombardia, a fronte di servizi scadenti?
      Mi dispiace, le tue alla fine sono solo chiacchiere a vanvera che ti hanno propinato e vuoi propinare, i dati cantano.

      1. Edo

        Grande Giovanna, grazie!

      2. paola

        cara giovanna, a dire il vero in base al rapporto della Corte dei Conti sulla gestione finanziaria della Regioni esercizio 2010-2011, si legge «La spesa pro capite complessiva (costituita dalla somma della spesa relativa a personale, acquisto di servizi, acquisto di beni) a livello nazionale è pari nel 2011 a 2.763 euro (2.771 euro nel 2010 e 2.765 euro nel 2009). Il valore della spesa pro capite complessiva a livello regionale più alto si riscontra in Lombardia con 3.274 euro nel 2011.» Lo rilevo non perché il dato in sé sia particolarmente significativo, ma per sottolineare che non si sa bene da dove tu prenda i dati per fare certe affermazioni … mi pare che qui chi chiacchiera a vuoto non sono io (sarebbe buona norma provare sempre a citare le proprie fonti… capisco che qui non lo fanno neanche i giornalisti, figurarsi chi commenta). comunque, non credo certo che sarò io in grado di suscitarti ragionevoli domande, dal momento che nemmeno la realtà riesce a farlo. uno dei danni peggiori del costume politico italiano di questi ultimi due decenni è proprio il degrado delle coscienze e le tue parole mi sembrano proprio da in-cosciente. probabilmente se tu vivessi in sicilia saresti di quelle che dicono che la mafia almeno dà lavoro. e forse vivendo in lombardia non ti stai preoccupando del fatto che il regime lombardo di questi anni ha aperto le porte alla ‘ndrangheta. forse pensi che finché le imprese della CDO lavorano va tutto bene. ma non va tutto bene… spero che saremo sempre di più a capire che il nostro paese ha bisogno di discontinuità da questi ultimi 20 anni.

        1. giovanna

          Cara Paola, dall’articolo di Tempi nella home di oggi del sito “Se volete sapere perché in Lombardia bisogna votare Maroni, non leggete Repubblica e Corriere, ma questi dati qui”, ti riporto solo i dati della sanità, i più importanti, il resto, se volessi, puoi leggertelo da sola.

          “Bilancio in equilibrio per undici anni consecutivi, con costi della sanità al 5,4% del Pil contro una media nazionale del 7,2% e più di 750 milioni di euro di crediti vantati nei confronti di altre regioni, i cui pazienti preferiscono venire a curarsi in Lombardia. Esenzione dal ticket per circa la metà della popolazione lombarda. Investimenti in edilizia sanitaria per 4,5 miliardi in dieci anni, 8 nuovi ospedali, 600 interventi o cantieri. Sei istituti di ricerca medica lombardi collocati tra i migliori dieci italiani. Accreditamento e attivazione di 39mila posti letto. Taglio netto agli sprechi in ricoveri inutili, con un calo del 18% in tre anni”

          Paola, tu citi dati non significativi per tua stessa ammissione,tralasci completamente un confronto di servizi con altre regioni con voragini abissali e servizi scadentissimi, come la Puglia,mentre questi sono dati MOLTO significativi.
          Poi, respingo con decisione al mittente la volontà di non confrontarsi con la realtà, mi sembra evidente, se uno è in buona fede, naturalmente.
          Non è che sei grillina anche tu? Perchè allora si spiegherebbero molte cose.
          (però non credo tu sia grillina, a loro è impedito dal guru qualsiasi intervento di contenuto e bene o male tu la tua l’hai detta )

          1. giovanna

            E siccome sono pignoletta aggiungo anche questa robetta, tratta sempre da un articolo di Tempi con tutte le fonti e i grafici e i dati:”Se tutte le Regioni fossero come la Lombardia non dovremmo aumentare le tasse sulla benzina”

            La Lombardia da sola produce più di tutte le altre Regioni italiane ed ha un PIL superiore a quello di Austria, Grecia, Danimarca, Portogallo e Irlanda.
            Il PIL pro capite è superiore a Francia, Germania e Regno Unito; è prima in Italia per esportazioni e supera anche Irlanda e Danimarca.
            La Lombardia ha un tasso di disoccupazione del 7,42% ed è seconda solo ai Paesi Bassi. La disoccupazione giovanile è inferiore a quella di Francia e U.K.

            Se le altre Regioni fossero amministrate come la Lombardia, il governo nazionale non avrebbe bisogno di strozzare con le imposte i cittadini, non avremmo il terrore dello spread, non sarebbe stato necessario il taglio delle pensioni, l’aumento dell’IVA e della benzina e non sarebbe stato nemmeno necessario reintrodurre l’ICI – ora IMU – sulla prima casa.

            COSTO PER CITTADINO. La Lombardia costa meno di tutte le altre regioni: 21 euro per cittadino, la media nazionale è di 109 euro, cinque volte di più.
            Qual è la Regione che costa meno ai suoi cittadini? La “corrotta” Lombardia
            spesa-regioni-costo-cittadini-lombardia
            Il CORRIERE DELLA SERA a pagina 13 spiega che la prossima settimana «potrebbe arrivare il decreto legge del governo per la riduzione dei costi della politica nelle Regioni». Nella stessa pagina pubblica un grafico che mostra quanto costano a ogni singolo cittadino le assemblee legislative della sua Regione. E cosa si scopre? Che la Lombardia è la Regione migliore d’Italia anche da questo punto di vista, oltre che per la Sanità, con un costo di appena 7,7 euro a cittadino. Non solo: la Lombardia ha anche il minor numero di consiglieri ogni 100 mila abitanti, appena lo 0,8 contro, ad esempio, i 27,3 della Val d’Aosta. Ma non fatevi ingannare: la Lombardia è corrotta lo stesso.

            DIPENDENTI. Tra il 1995 e il 2010 il personale della Regione Lombardia è sceso da 4.000 a 3.000 dipendenti. In Sicilia i dipendenti sono più di 20.000 e ricevono una retribuzione doppia rispetto ai dipendenti lombardi. In Lombardia nel 2010 i dirigenti erano 223, in Sicilia sono più di 2.000, quasi quanto i dipendenti dell’ente Regione Lombardia! In Lombardia ci sono solo 34 dipendenti ogni 100.000 abitanti: il Piemonte ne ha 70, la Toscana 74, l’Umbria 159.

            RISPARMIO. La costruzione della nuova sede regionale porta un risparmio di 6 milioni di euro l’anno: il mutuo costa 21 milioni a fronte di 27 milioni di affitti risparmiati. Società partecipate: la Lombardia ne ha 69, l’ Emilia Romagna ben 193, il comune di Torino 623. La Regione Lombardia ha quasi azzerato gli incarichi di consulenza, tagliato del 30% le auto di servizio, ridotto nel 2011 di 588.000 euro le spese di funzionamento dei gruppi consiliari.
            Non tutti i consigli regionali costano allo stesso modo
            costo-pro-capite-consigli-regionali
            Quanto è il costo pro capite dei consigli regionali? Un grafico pubblicato domenica 23 settembre 2012 sul Corriere della Sera dà la risposta.

            INFRASTRUTTURE. Grandi infrastrutture stradali e ferroviarie: Brebemi, Pedemontana e Tangenziale esterna milanese. 2 nuove stazioni di metropolitana sulla linea M2 e 4 sulla linea M3. Potenziamento del passante ferroviario. Avanzamento dei lavori della Saronno – Seregno, avvio lavori dell’Alta velocità e quadruplicamento della Rho – Parabiago. 105 nuovi treni e 100 locomotive per un investimento di 1,2 miliardi di euro. 4,5 milioni investiti per la mobilità ciclistica, 40 nuovi punti di car sharing entro il 2013, 10 milioni di euro per la navigazione e la messa in sicurezza delle sponde dei laghi.
            Indovinate un po’ qual è la Regione che costa meno ai suoi cittadini
            costi-regioni

            AMBIENTE. La Lombardia ha investito 900 milioni per migliorare la qualità dell’aria. Ridotti, in cinque anni, del 50% biossido di zolfo e monossido di carbonio, 40% in meno gli ossidi di azoto, abbattuto il pm10. La Lombardia è la prima regione italiana per numero di installazioni di impianti fotovoltaici. La raccolta differenziata è prossima al 50% e la gestione dei rifiuti è ai primi posti in Europa.

            EDUCAZIONE. La Lombardia è al primo posto in Europa per i servizi alla infanzia. Dal 2005 al 2011 i posti per asili nido, micro nidi e nidi famiglia sono passati da 30.000 a 52.248. Solo nel 2010 sono stati erogati 18 milioni per 77 nuovi progetti. La Regione Lombardia investe quasi 250 milioni di euro l’anno per dare contributi ai 340 mila giovani che frequentano le scuole statali e paritarie.

            WELFARE > La Regione Lombardia sta aiutando 2.400 mamme che hanno deciso di non interrompere la gravidanza (13 milioni di euro l’anno). Bilancio 2011: 20 milioni di euro per dare cibo agli indigenti, finanziando 600 organizzazioni che aiutano i bisognosi, 70 milioni di euro l’anno per anziani e disabili, 500 euro mensili ai malati di SLA. 10 milioni per le politiche di conciliazione famiglia-lavoro, 2,7 milioni per le attività sociali negli oratori.
            Eh sì, il problema dell’Italia è la sanità lombarda
            regioni_disavanzi_sanita
            Oggi su Repubblica è pubblicata una tabella in cui sono riportati i disavanzi cumulati dalle Regioni nella sanità nel periodo 2007-2011. La tabella è a corredo di un articolo intitolato «Sanità in rosso per otto Regioni. Irpef più cara dal prossimo anno»

            IMPRESA. Un miliardo di euro per sostenere le imprese in crisi, per favorire la ricerca, la competitività, il commercio, il turismo e l’agricoltura.

            Cara Paola, le chiacchiere stanno a zero.

          2. paola

            ciao giovanna. naturalmente non riesco a rispondere puntualmente a tutti i tuoi dati. ma se via a vedere il rapporto della corte dei conti puoi valutare da sola. quel che però vorrei dire è che i numeri hanno un senso: se tu mi citi gli investimenti per i nuovi ospedali, non ti stai mettendo un fiore all’occhiello. vai a vedere quanto soldi si sono buttati per l’ospedale di bergamo e vedrai che quei miliardi sono l’opposto di un fiore all’occhiello, sono la riprova di uno spreco ( e nemmeno innocente). quei soldi spesi in sanità sono gli stessi dello scandalo maugeri e san raffaele. come puoi non chiederti se quei soldi non avrebbero potuto essere spesi BENE? citi il sostegno agli studenti “per scuole pubbliche e paritarie” quando l’introduzione della franchigia e l’esclusione dei libri scolastici dai costi esclude di fatto gli studenti delle scuole pubbliche dal partecipare a questa forma di sostegno. insomma, ribadisco, non c’è cieco peggiore di chi non voglia leggere…
            comunque non spaventarti =) per tua tranquillità non sono grillina (ho la vanità di sperare che sia evidente quanto io ami informarmi e ragionare con la mia testa, senza dovermi conformare agli ordini di scuderia di chicchessia). non so se il silenzio elettorale vige anche sui commenti perciò non dirò esplicitamente per chi voterò, ma a grandi linee credo che tu ci sia arrivata.

          3. giovanna

            Meno male, Paola, che non sei grillina, in questi giorni spuntano da tutte le parti e mi terrorizza pensare in che mani ci stiamo mettendo: gente che non ragiona e se ne fa un vanto, può esserci qualcosa di peggio?
            (però Paoletta, non sei stata tanto corretta nel saltare i primi punti, compresa l’evidente tabella del corriere della sera, che avrebbe volentieri fatto a meno di pubblicarla, e rispondere con l’isolata vicenda di un ospedale in perdita, come ce ne sono migliaia in Italia, mentre i dati generali sono entusiasmanti : scommetto che avrai almeno un parente che da fuori è venuto in Lombardia a curarsi, nel mio piccolo devo ancora conoscere qualcuno che non ce l’abbia )
            Ciao, Paola, ci sentiamo dopo le elezioni, speriamo bene !

          4. pikassopablo

            ma la super sanità lombarda è quella che è riuscita a creare robette come la vicenda santa rita (una trentina di morti per interventi illegittimi), il crac san raffaele o la perla maugeri?

          5. giovanna

            Ma con la decrescita felice sistemeremo tutto, basta grandi ospedali, basta ricerca, Grillo ci dirà per filo e per segno cosa mangiare e cosa bere,ci consiglierà lo stile povero di vita , per noi eh!, che avevate capito?, e se proprio ci intestardiremo ad ammalarci, una magica pozione acquistata on line a prezzi modici ( la villona la vorremo mantenere, no? dopo il condono è pure in regola !) saremo come nuovi.

          6. paola

            ciao giovanna, non dribblo le cifre. intanto tu confondi i costi della “macchina” regione con la spesa procapite della regione per i servizi al cittadino. il nuovo ospedale di bergamo non è un ospedale in perdita. è uno dei peggiori scandali lombardi (costi decuplicati, costruito su una palude, progetti insensati e poche settimane fa 4 morti per un fungo nei reparti: se non conosci la storia sei MOLTO disinformata). insomma diventa difficile sintonizzarsi in questo spazio così ristretto. io, come dicevo, dubito che i miei interventi riescano a istillare qualche domanda. non lo stanno facendo le inchieste giudiziarie e le confessioni come posso farlo io? quindi da un lato mi pare scorrtese lasciarti senza risposta (in fondo è un confronto piacevole il nostro) dall’altro mi pare ormai un po’ sterile. faccio un ultimo tentativo copiando qui alcune riflessioni tratte dal sito di etico a sinistra. se non ti viene l’orticaria da pregiudizio, leggile. non è tutto oro quello che formigoni & c. vogliono farci vedere. ora ti saluto. in bocca al lupo: soprattutto se vincesse il vecchio regime lombardo, avremo bisogno di molta fortuna. ma spero proprio che le cose andranno diversamente.
            «Ma c’è un’altra cosa che Maroni dovrebbe spiegare agli elettori, prima di chiedere di avere altri soldi: come hanno gestito la Lega e il suo alleato Formigoni le ingenti risorse che la Lombardia ha avuto a disposizione in questi anni?

            È una domanda cui non è semplice rispondere in modo documentato, con i dati alla mano. Questo perché la giunta Formigoni ha costruito una vera e propria cortina fumogena intorno al Bilancio, impedendo sostanzialmente a chiunque non fosse più che fidato di avere accesso ai dati. Tuttavia, con qualche ricerca la risposta emerge con chiarezza: il bilancio della Lombardia è ricco e apparentemente virtuoso, ma nasconde più di un problema, come l’analisi dei dati del 2011 rivela.

            Innanzitutto, la Lombardia ha seguito una politica di gestione del personale caratterizzata da esternalizzazioni ed aumento del grado di precarizzazione del personale. A causa delle esternalizzazioni, solo parte della spesa per il personale è visibile nel bilancio della Regione, il resto è abilmente nascosto in quello delle società partecipate. Tuttavia, dai bilanci regionali1 si vede con chiarezza come la Regione abbia scelto di affidarsi ai contratti a tempo determinato in misura ben maggiore rispetto alle altre Regioni: a fronte di 77 milioni di euro di spesa per il personale a tempo indeterminato, vi sono ben 16 milioni di spesa per il personale a tempo determinato (in Emilia Romagna, ad esempio, la spesa per il personale a tempo indeterminato è la medesima, ma quella per il personale precario è circa la metà, 9 milioni di euro).

            La Regione Lombardia vanta livelli di spesa sanitaria pro-capite che vengono spesso definiti di eccellenza. Tuttavia, anche in questo caso i dati nascondono alcuni aspetti salienti della filosofia formigoniana, ad esempio il ricorso ampio e non sempre giustificato al cosiddetto privato sociale. In Lombardia i trasferimenti correnti a istituzioni sociali private per fini diversi dal sociale ammontano ad oltre 232 milioni di euro, contro i 36 milioni dell’Emilia Romagna mentre i trasferimenti correnti ad enti privati produttori di servizi sanitari ed assistenziali ammontano in Lombardia a 161 milioni di euro, contro i 354 mila euro dell’Emilia.

            L’onerosità del sistema sanitario lombardo emerge anche guardando al peso dei ticket. Anche in questo caso i dati non sono trasparenti, perché parte dei ticket non affluisce al bilancio della Regione, ma direttamente a quello delle strutture convenzionate. Tuttavia, secondo le stime di Agenas, riferite al 2009 i cittadini lombardi pagavano complessivamente oltre 480 milioni di ticket contro i 187 pagati dai cittadini emiliani.

            Ma è soprattutto dall’esame delle voci di spesa disaggregate che emergono le anomalie lombarde. Stupefacente, e apparentemente inspiegabile, il caso della spesa per assistenza informatica e manutenzione software che in Lombardia nell’anno 2011 è ammontata a quasi 164 milioni di euro, una cifra incomprensibile se si considera che l’Emilia Romagna, per la stessa voce, spende poco più di un decimo, ovvero 17,5 milioni di euro. In altri termini, la Lombardia paga per l’assistenza informatica 10 volte ciò che paga l’Emilia Romagna, che ha una popolazione pari a poco meno della metà di quella lombarda!

            Questi dati riguardano la spesa corrente. Ma anche per i futuro la gestione leghista-formigoniana ha regalato ai cittadini lombardi più di una polpetta avvelenata. C’è il famoso (o famigerato) bond in dollari USA che la Regione Lombardia ha emesso nel 2002 per un importo complessivo di 1 miliardo di euro con durata trentennale. Si tratta di un’operazione complessa che, sostanzialmente prevede che, da un lato, la Regione ottenga un prestito sul mercato obbligazionario ad un determinato tasso, dall’altro lato che l’onere di tale prestito venga assunto da alcune banche (Merryl Lynch e UBS) cui la Regione versa periodicamente le quote di ammortamento del debito da restituire alla scadenza, più i relativi interessi. La Regione ha concluso questo contratto perché l’interesse corrisposto alle banche è inferiore a quello pagato agli obbligazionisti, quindi con un apparente guadagno. Ma questo guadagno si rivela, con il passare del tempo, sempre più incerto e gravido di rischi.

            In primo luogo esso ha generato, secondo le diverse stime, costi occulti per la Regione Lombardia variabili tra 44 e 95 milioni di euro. Inoltre, la Regione ha assunto su di sé il rischio di default degli emittenti dei titoli acquistati dalle banche per ottenere un guadagno dall’operazione. Si tratta di un rischio elevato perché le banche, in un’operazione come questa, sono naturalmente spinte ad investire in titoli ad alto rischio ed alto rendimento. Ad esempio, UBS ha investito 153 milioni di euro in titoli di stato greci e la Regione ha assunto su di sè il rischio dell’incapacità dello Stato Greco di restituire il capitale a scadenza.

            I rischi di questa operazione sono ancora maggiori se si considera che la Regione Lombardia è già notevolmente indebitata: lo stock del debito era pari a 2,4 miliardi di euro a fine 2011, contro i poco più di 850 milioni dell’Emilia.

            La gestione del bilancio regionale da parte della Lega e di Formigoni è stata caratterizzata da opacità, scarsa trasparenza e nessuna disponibilità alla condivisione e alla partecipazione dei cittadini. La Lombardia è una regione ricca e il bilancio regionale riflette questa ricchezza, tuttavia sono molti i comparti dove si nascondono inefficienze e cattive gestioni dei rischi finanziari. Occorre voltare pagina, inaugurando una gestione trasparente e partecipata del bilancio regionale.»

          7. giovanna

            Cara Paola, non ci siamo, spero anch’io, come te, di averti instillato qualche dubbio, i tuoi riferimenti mi sono sembrate arrampicate sugli specchi.Potrei dirti che i lombardi che hanno eletto per quattro volte Formigoni con percentuali bulgare, tanto male non si saranno trovati, ma in effetti se si può votare il nulla come Grillo, manco questo è un argomento ( però vedremo alle prossime elezioni,
            se il pallone si sgonfierà , come per l’altro guru Di Pietro ).
            Comunque, è stato un piacere, vinca il migliore, speriamo !

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