
In Germania le auto elettriche parlano cinese

Fino all’anno scorso al Salone dell’auto di Monaco (Iaa Mobility), il più importante al mondo, i grandi gruppi tedeschi, come Volkswagen, la facevano da padroni. Ma all’edizione 2023 che si è aperta ieri tutti gli occhi erano puntati sui cinesi, che mirano a scippare all’Europa la leadership mondiale nella produzione di automobili, anche grazie alla direttiva Ue che a partire dal 2035 imporrà a tutti i cittadini europei l’acquisto di auto elettriche.
«La Cina impressionerà l’Europa»
«Penso che gli europei rimarranno pietrificati dai risultati che i cinesi otterranno in Europa», ha dichiarato al New York Times l’esperto tedesco di auto elettriche Matthias Schmidt. Nel giorno di apertura del Salone, uno degli stand più visitati è stato quello di Byd, il produttore cinese che vende più auto elettriche in patria e che quest’anno ha superato anche la tedesca Volkswagen.
La Cina non solo può contare su un costo dell’energia e delle materie prime indispensabili alla costruzione di auto elettriche più contenuto, ma è anche molto più avanti rispetto ai concorrenti europei e americani nella produzione di batterie.
La fuga di Volkswagen
Volkswagen, che sta costruendo una fabbrica in Germania a Salzgitter e un’altra in Spagna a Valencia, ha bloccato la realizzazione di una seconda fabbrica in patria per trasferirla in Ontario, sfruttando i ricchi sussidi messi a disposizione dal governo degli Stati Uniti, che potrebbero rovinare l’industria europea, e il costo dell’energia americana, nettamente inferiore a quello europeo.
Il nodo del costo dell’energia e della produzione di batterie per le auto elettriche non spinge soltanto Volkswagen fuori dai confini europei: anche la Bmw ha annunciato che investirà 800 milioni di euro per costruire un impianto per la produzione di batterie in Messico.
La Cina attacca, l’Ue resta a guardare
Se l’Unione Europea resta a guardare inerte le aziende europee che dirottano miliardi di investimenti dal continente all’Asia o al Nord America, senza neanche interrogarsi sugli evidenti problemi della sua strategia green, la Cina smania per entrare in un mercato che fino a poco tempo fa rappresentava soltanto un sogno.
Questo è «l’anno della svolta» al Salone di Monaco, spiega Ferdinand Dudenhöffer, direttore del Centro di ricerca automotive di Duisburg. «L’Europa è diventata un mercato interessante per le auto elettriche cinesi. D’ora in poi la competizione sarà molto più dura».
Secondo uno studio di Kpmg, i marchi cinesi di auto elettriche potrebbero conquistare il 15% del mercato automobilistico elettrico europeo nei prossimi due anni.
Foto Ansa
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!