In Germania le auto elettriche parlano cinese

Di Leone Grotti
06 Settembre 2023
Al Salone di Monaco occhi puntati sul "made in Cina", che invade il mercato europeo mentre le aziende scappano dall'Ue per produrre batterie. «La competizione sarà molto più dura»
L'azienda cinese Byd espone le sue auto elettriche al Salone di Monaco

Fino all’anno scorso al Salone dell’auto di Monaco (Iaa Mobility), il più importante al mondo, i grandi gruppi tedeschi, come Volkswagen, la facevano da padroni. Ma all’edizione 2023 che si è aperta ieri tutti gli occhi erano puntati sui cinesi, che mirano a scippare all’Europa la leadership mondiale nella produzione di automobili, anche grazie alla direttiva Ue che a partire dal 2035 imporrà a tutti i cittadini europei l’acquisto di auto elettriche.

«La Cina impressionerà l’Europa»

«Penso che gli europei rimarranno pietrificati dai risultati che i cinesi otterranno in Europa», ha dichiarato al New York Times l’esperto tedesco di auto elettriche Matthias Schmidt. Nel giorno di apertura del Salone, uno degli stand più visitati è stato quello di Byd, il produttore cinese che vende più auto elettriche in patria e che quest’anno ha superato anche la tedesca Volkswagen.

La Cina non solo può contare su un costo dell’energia e delle materie prime indispensabili alla costruzione di auto elettriche più contenuto, ma è anche molto più avanti rispetto ai concorrenti europei e americani nella produzione di batterie.

La fuga di Volkswagen

Volkswagen, che sta costruendo una fabbrica in Germania a Salzgitter e un’altra in Spagna a Valencia, ha bloccato la realizzazione di una seconda fabbrica in patria per trasferirla in Ontario, sfruttando i ricchi sussidi messi a disposizione dal governo degli Stati Uniti, che potrebbero rovinare l’industria europea, e il costo dell’energia americana, nettamente inferiore a quello europeo.

Il nodo del costo dell’energia e della produzione di batterie per le auto elettriche non spinge soltanto Volkswagen fuori dai confini europei: anche la Bmw ha annunciato che investirà 800 milioni di euro per costruire un impianto per la produzione di batterie in Messico.

La Cina attacca, l’Ue resta a guardare

Se l’Unione Europea resta a guardare inerte le aziende europee che dirottano miliardi di investimenti dal continente all’Asia o al Nord America, senza neanche interrogarsi sugli evidenti problemi della sua strategia green, la Cina smania per entrare in un mercato che fino a poco tempo fa rappresentava soltanto un sogno.

Questo è «l’anno della svolta» al Salone di Monaco, spiega Ferdinand Dudenhöffer, direttore del Centro di ricerca automotive di Duisburg. «L’Europa è diventata un mercato interessante per le auto elettriche cinesi. D’ora in poi la competizione sarà molto più dura».

Secondo uno studio di Kpmg, i marchi cinesi di auto elettriche potrebbero conquistare il 15% del mercato automobilistico elettrico europeo nei prossimi due anni.

@LeoneGrotti

Foto Ansa

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