
In Francia sarà più facile individuare (ed eliminare) i bambini Down grazie ai nuovi test genetici
Il Comitato nazionale consultivo per le questioni etiche (Ccne) ha dato il via libera al governo per introdurre nuovi test genetici fetali per individuare la trisomia 21, la causa genetica della Sindrome di Down, nel sangue materno. In questo modo, si potrebbe conoscere il patrimonio genetico di un bambino fin dai primi mesi di vita nell’utero della madre e sarebbe più semplice individuare se un bambino nascerà Down.
STRAGE DI BAMBINI DOWN. La Fondazione Jérôme Lejeune, che prende il nome dallo scopritore della trisomia 21, ha emesso un comunicato mettendo in guardia da rischi eugenetici. Secondo dati raccolti dalla Fondazione, infatti, già oggi nel 90 per cento dei casi i bambini che la diagnosi prenatale individua come Down vengono abortiti. Una strage di cui di solito non si parla. Nel 2007, l’allora presidente del Ccne, il grande scienziato ateo Didier Sicard, diceva: «La verità è che l’attività di diagnosi prenatale non ha come scopo il trattamento ma la soppressione [dei bambini con trisomia 21, ndr]. Così, questi screening rinviano a una prospettiva terrificante: quella di estirpare» i bambini Down.
ELIMINARE I MALATI. Di nuovo, nel 2011 Sicard ha dichiarato: «Lo screening della trisomia 21 è diventato la norma in Francia, dove la nascita di un bambino malato è considerata per un gran numero di persone un errore, un incidente di percorso. Molti pensano che sia possibile eliminare certe malattie uccidendo i malati, nel nome del progresso della medicina. Questi non sono estremisti, sono solo persone che non pensano più e dimenticano che le persone sono esseri umani».
GUADAGNI MILIARDARI. Per la Fondazione i nuovi test genetici sono solo un modo migliore per eliminare i bambini con la Sindrome di Down. I nuovi test, infatti, per ora saranno svolti solo per individuare la trisomia 21. Inoltre, il Ccne non ha posto limiti al loro utilizzo se non quelli riguardanti il costo dell’operazione. Neanche una parola a tutela degli eventuali bambini individuati come Down. In questi termini, per la Fondazione parlare di «progresso» in riferimento a questa nuova tecnica, come fatto dal Ccne, non ha senso. A meno che non ci si riferisca ai guadagni che faranno le aziende che vendono i test: «Il mercato potenziale è un miliardo di dollari».
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13 commenti
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Sentiamo, di grazia, per lor signori, quant’è la percentuale di down di cui dovrebbe essere composta la popolazione unama per essere a posto con la coscieza’ 20%? 40%? 60%? 100%? E, sempre di grazia, poi, chi trovebbe il tempo per accudirli, curarli, fare ricerca, lavorare?
Stante che solo una piccolissima parte dei down arriva a essere autonoma e produttiva nella vita per la società, l’aborto e il successivo investimento delle cure parentali su un nascituro non down sono l’unica scelta razionale, al netto di tutte le vostre belle parole spese per chi non c’è mai stato.
investimento?? I figli non sono un investimento! I figli si accolgono così come sono: questo è un dovere dei genitori e dovere della società (che anzichè finanziare programmi abortivi, deve prevedere assistenza alle famiglie che da sole non riescono a far fronte alla cura e all’educazione di bambini con problemi).
E, da che mondo è mondo, la società nn si basa solo sulla razionalità, ma sull’umanità e sulla compassione. Virtù di cui è chiaro tu sei privo, visto che la “razionalità” ti fa preferire la soppressione di un essere umano con problemi (che potresti benissimo essere stato tu), alla sua cura e difesa.
Il commento di marco mi sembra fuoriluogo dato che l’articolo di basa su dichiarazioni rilasciate da uno scienziato ateo…
Concordo. L’unico sistema valido per abbattere le malattie come il mongolismo e le altre malattie geneticamente trasmissibili è un programma sistematico di eugenetica.
Guardate la foto del bimbo a presentazione dell’articolo…continuando a guardarla provate a dirgli che non aveva alcun diritto di nascere. É ignoranza questa?
è curioso che chi fa un’affermazione così crudele senta il bisogno di chiamarsi ” anonimo”. coraggio, il diavolo ha molti nomi, scegline uno a caso. ti suggerisco adolfo….
è curioso che chi fa un’affermazione così crudele senta il bisogno di chiamarsi ” anonimo”. coraggio, il diavolo ha molti nomi, scegline uno a caso. ti suggerisco adolfo….
Cioè ammazziamo tutti i bambini malati? Ma ti rendi conto di quello che dici?
L’eugenetica non uccide nessuno, uccide l’ignoranza dei cattolici.
Beh, se dici che “l’eugenetica non uccide nessuno” e’ evidente che non sai di cosa parli. Mi spieghi come fai a selezionare (o a sopprimere) dei caratteri genetici (l’eugenetica serve a questo, e fin che si tratta di pomodori va anche bene) senza eliminare i portatori di quel carattere?
Il massone Holland e i suoi tirapiedi andranno in estasi!
Su questo avete il mio pieno appoggio, sono antiabortista, però per favore basta con gli articoli contro i diritti omosessuali.
Gentile Erika, mi ha molto colpito il suo commento a questo articolo, non tanto per le parole in sé, quanto piuttosto per il fatto stesso che avesse letto e commentato. Senza ipocrisia le confesso che i suoi interventi agli articoli che trattano i diritti gay mi hanno sempre innervosito perché li ho sempre vissuti in maniera provocatoria. D’altro canto ho sempre evitato di rispondere perché lo scontro, come dimostrano la maggioranza delle altre risposte, mi sembrava sempre in agguato. Qui, ora, ho capito una cosa importante: lo scontro, inteso come responsabilità di entrambe le parti in discussione, avviene perché si perde di vista l’amore nei confronti dell’altro. In particolare, il rancore nei suoi confronti si é sciolto nella tenerezza che ho provato nello scoprire che legge altri articoli di Tempi, che non si limita a quelli sui gay per criticarne il contenuto, ma si interessa di altri aspetti di questa rivista e, in particolare in questo caso, ha dimostrato una tenerezza davvero esemplare. Amare l’altro é solo espressione di un desiderio più grande del nostro cuore. É il desiderio di Infinito che nessuno di noi può negarsi di provare. Ed é solo ispezionando questo desiderio che troviamo risposta alle nostre esigenze amando di più noi stessi e, di conseguenza, amando di più gli altri. Per questo mi sento di ringraziarla, perché questo suo gesto mi ha aiutato ad essere un po’ più vicino all’Amore. Cordialmente, Alessandro