
In Calabria arriva la prima tendopoli a pagamento per responsabilizzare i migranti
A San Ferdinando (Rc), piccolo centro nella piana di Gioia Tauro vicino a Rosarno (il comune dove tre anni fa scoppiò una rivolta dei lavoratori immigrati), si realizza in questi giorni un progetto diverso dall’ordinario. Per accogliere i migranti, sino ad oggi alloggiati in una baraccopoli, è stata infatti allestita una tendopoli dai due comuni e dalla prefettura insieme ad una onlus locale con centinaia di posti. Dopo giorni di trattative, è stato deciso che per usufruire della tendopoli gli extracomunitari dovranno pagare un piccolo “affitto” mensile di 20-30 euro.
RESPONSABILITÀ. L’insolita decisione è dovuta alla mancanza di fondi per gestire la struttura, che andrà a sostituire la baraccopoli di San Ferdinando, che verrà progressivamente demolita per le pessime condizioni igienico-sanitarie in cui versa. I due comuni e la prefettura, anche grazie a donazioni volontarie dei cittadini, sono impegnati ad offrire anche i viveri agli ospiti, che potranno essere consumati nella cucina da campo allestita. Dal momento che i fondi pubblici non bastano, la prefettura, dopo essersi consultata anche con gli immigrati, ha deciso di far pagare agli extracomunitari una piccola quota. Questa, secondo alcuni, dovrebbe servire anche a responsabilizzare chi abita nella tendopoli, spingendo a trattarla come una casa.
MENO DI UN EURO AL GIORNO. Secondo altri, invece, dal momento che i migranti faticano a lavorare è difficile che assicurino il pagamento della quota. Ha prevalso però la linea della responsabilità. Ai volontari che si occuperanno di gestire le pulizie del campo e dei servizi igienici saranno pagati dei buoni benzina, gli ospiti pagheranno invece un forfait di 20 euro al mese, meno di un euro al giorno.
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