In Arabia Saudita «anche le bambine devono portare il burqa» per evitare stupri e molestie

Di Leone Grotti
04 Febbraio 2013
La fatwa è stata lanciata in ottobre e riproposta ieri dopo che un religioso saudita, accusato di avere stuprato la figlia di 5 anni fino alla morte, è stato condannato a pagare 50 mila dollari, evitando la prigione.

Un religioso islamico dell’Arabia Saudita ha lanciato una fatwa su al-Majd Tv affermando che anche le bambine devono coprirsi il volto e portare il burqa. Sheikh Abdullah Daoud ha spiegato che in questo modo le bambine sarebbero protette dai tentativi di molestie e stupro, che sono in costante aumento in Arabia Saudita.

UCCIDE LA FIGLIA, EVITA LA PRIGIONE. La fatwa è stata lanciata in ottobre, ma riproposta ieri dopo che un religioso saudita, accusato di avere molestato e stuprato la figlia di soli 5 anni fino alla morte, è stato condannato a pagare 50 mila dollari alla madre della bambina, evitando però la prigione. La sharia, che vige in Arabia Saudita, non prevede obbligatoriamente la prigione nel caso in cui un padre uccida i propri figli o la moglie.

FATWA NON AUTORIZZATA. La proposta di Abdullah Daoud è stata però contestata da un altro islamico saudita, Mohammad al-Jzlana, ex giudice, secondo cui fatwa come questa non fanno altro che danneggiare l’immagine dell’islam. Secondo l’ex giudice la gente dovrebbe ignorare questo tipo di fatwa, che recano gravi ingiustizie ai bambini, e che non sono autorizzate dalle autorità saudite.

DONNE IN ARABIA SAUDITA. In Arabia Saudita, sotto il rigido regime religioso wahabita, le donne godono di pochi diritti, comunque inferiori a quelli degli uomini:: non possono guidare, non possono lavorare senza il permesso del padre/marito/fratello, devono essere accompagnate da un uomo, non possono lasciare il paese in autonomia.

@LeoneGrotti

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