Impiantata a Monza la prima mano bionica

Di Elisabetta Longo
18 Novembre 2013
A Walter Visigalli era già stata impiantata una mano, ma era stata rigettata. Con quella bionica, prodotta da un'azienda di San Marino, nessun problema

Walter Visigalli è il primo essere umano a possedere una mano bionica, grazie all’intervento dell’istituto italiano di chirurgia della mano a Monza. Un triplo intervento in realtà, visto che dapprima gli era stata trapiantata una mano in carne e ossa, donata. Poi però l’arto era stato rigettato e la mano era stata rimossa. Ma l’equipe che l’ha seguito, guidata da Marco Lanzetta il direttore dell’Istituto, ha poi pensato di fabbricare per il signor Visigalli una protesi bionica.

PROGRESSI. La mano è stata progettata da un’azienda di San Marino, ed è stata impiantata nel braccio di Visigalli una quindicina giorni fa. Dopo così pochi giorni, l’uomo è già in grado di scrivere e afferrare fermamente le cose, come se l’arto fosse sempre stato suo. Ha spiegato Lanzetta: “La protesi è fatta in titanio e carbonio, e silicone al suo esterno. Il cervello la percepisce e ha in sé a rappresentazione cerebrale della mano e dei suoi collegamenti al braccio”. Con questa protesi Visigalli ha fatto i progressi in soli 15 giorni, che con la mano naturale trapiantata aveva fatto in un anno.

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