Il talento logora chi non ce l’ha

Di Elisabetta Longo
07 Febbraio 2012
Per Karl Lagerfeld, stilista di Chanel, Adele è troppo grassa. Per i giudici di X-Factor Susan Boyle era troppo brutta. Eppure le due cantanti hanno sbaragliato la concorrenza con le loro voci celestiali, dimostrando ai delatori che avere talento non vuol dire solo avere un fisico da top model

Solitamente si dà del “talento incompreso” a chiunque creda di essere un genio unico, indispensabile alle masse per la sua bravura e in realtà più che altro dotato di goffaggine e di nessuna grande arte in particolare. Non a caso nel talent show X-Factor avevano creato una sezione apposta, appunto dei talenti incompresi, per tutti coloro che si presentavano ai provini e al posto della voce avevano una cornacchia agonizzante. A volte però rientra nella categoria anche chi un talento, una dote naturale avuta per la generosità della destino, ce l’ha davvero. Una degli ultimi casi eclatanti è la cantante inglese Adele, classe 1988. La ragazza al posto delle corde vocali ha un’intera orchestra comprensiva di direttore ed è grazie a questo che è stata supernominata ai prossimi Grammy Awards. Adele però è esteticamente molto diversa dai canoni soliti della popstar, con forme in sovrappeso di cui lei non pare interessarsi, tanto da esser riuscita a posare per la copertina di Vogue con un bellissimo primo piano, proprio perché il talento è qualcosa che può emergere anche in uno sguardo. Lei dice di essere più felice di una Lady Gaga qualsiasi, costretta a fare una vita di stenti per apparire come deve apparire, che è più preoccupata per lo stato di salute ultimamene precario delle sue corde vocali.
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Proprio in questi giorni Karl Lagerfeld, stilista di Chanel, che ha punte di acidità per tutte, ha detto in un’intervista che Adele è grassa, che forse non saprebbe come vestirla. Che preferisce come immagine Lana Del Rey, popstar ora in voga costruita fino all’ultimo centimetro di extensions. Ma d’altronde chi si può aspettare comprensione da uno che ha inventato una dieta dimagrante per perdere 40 chili e l’ha chiamata con il suo nome? Un altro caso simile a quello di Adele è rappresentato da Susan Boyle, voce da usignolo in un fisico da contadina della provincia inglese. La donna si iscrisse all’edizione del 2008 di Britain’s got Talent, e arrivata sul palco con un abito a fiori, capelli arruffati e monosopracciglio indispettì subito la giuria chiamata a esprimersi. Ma la poco avvenente signora zittì immediatamente tutti con la sua bellissima e scioccante interpretazione di un brano di musical con cui si era presentata. Susan ha veleggiato dritta dritta verso la vittoria che le è valsa un contratto discografico e la pubblicazione di tre album, con cui ha venduto più di 14 milioni di copie nel mondo. Non male per una alla quale Enzo Miccio di Real Time avrebbe senz’altro chiesto inorridito “Ma come ti vesti?”.

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