Contenuto riservato agli abbonati
Su Ansa Giorgia Meloni dice: «È già previsto che io vada in Libano, e il ministro Tajani si sta preparando per andare in Israele e Palestina la settimana prossima».
Con la Germania, l’area ex asburgica (Austria Ungheria, Cechia, Slovacchia) e quella anseatica (dall’Olanda alla Polonia comprese Scandinavia e Paesi Baltici) a strenua difesa di Israele, con Pedro Sanchez ed Emmanuel Macron che vogliono estremisticamente riconoscere uno stato palestinese “al buio”, con le elezioni presidenziali americane tra poco più di due settimane, l’Italia ha il delicato ruolo di tenere insieme il fronte occidentale in Medio Oriente aiutando Gerusalemme senza creare però tensioni incontrollabili. Non l’aiutano certe impoliticità di Benjamin Netanyahu ma neanche le scemenze su supposti crimini di guerra israeliani da parte di Guido Crosetto, però si è costruita uno spazio che potrebbe consentirle di essere centrale in uno quadro internazionale molto complicato.
***
Su Formiche Francesco De Palo scrive: ...
Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno