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La preghiera del mattino

Il ruolo politico di “Giorgia d’Arabia”

Di Lodovico Festa
18 Ottobre 2024
Nel caos mediorientale e africano, la nostra presidente si è costruita uno spazio che le consente di essere centrale sullo scenario internazionale. Rassegna ragionata dal web
Giorgia Meloni col presidente tunisino Kais Saied, Tunisia, 17 aprile 2024 (Ansa)
Giorgia Meloni col presidente tunisino Kais Saied, Tunisia, 17 aprile 2024 (Ansa)

Su Ansa Giorgia Meloni dice: «È già previsto che io vada in Libano, e il ministro Tajani si sta preparando per andare in Israele e Palestina la settimana prossima».
Con la Germania, l’area ex asburgica (Austria Ungheria, Cechia, Slovacchia) e quella anseatica (dall’Olanda alla Polonia comprese Scandinavia e Paesi Baltici) a strenua difesa di Israele, con Pedro Sanchez ed Emmanuel Macron che vogliono estremisticamente riconoscere uno stato palestinese “al buio”, con le elezioni presidenziali americane tra poco più di due settimane, l’Italia ha il delicato ruolo di tenere insieme il fronte occidentale in Medio Oriente aiutando Gerusalemme senza creare però tensioni incontrollabili. Non l’aiutano certe impoliticità di Benjamin Netanyahu ma neanche le scemenze su supposti crimini di guerra israeliani da parte di Guido Crosetto, però si è costruita uno spazio che potrebbe consentirle di essere centrale in uno quadro internazionale molto complicato.
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Su Formiche Francesco De Palo scrive: ...

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