Il “caso Rampini” conferma che ci sono tante persone smarrite, “rivoluzionate”, ma mai irrimediabilmente perdute, se sapremo avvicinarle come fecero i nostri padri nella fede
Papa Giovanni Paolo II nel 1999 (foto Ansa)
Federico Rampini è un intellettuale di sinistra, “marxista-gramsciano” si autodefinisce, che scrive cose intelligenti, come per esempio il suo ultimo libro, Suicidio occidentale (Mondadori). Come lui ve ne sono altri, che meritano attenzione non perché il loro modo di mettere in guardia dalla cancel culture sia sempre condivisibile, ma perché rappresentano una tendenza, il segno di un disagio crescente di fronte all’aggressione culturale – e non solo – in corso contro l’Occidente.
Sul Corriere della Sera del giorno di Pasqua, Rampini ha fatto notare come l’odio antioccidentale e il sostegno a Putin nella guerra in Ucraina siano maggioritari nel mondo. Gran parte di Asia, Africa e America latina stanno con Mosca per interesse, ma anche perché «i modelli di società propugnati da Putin e Xi Jinping – per esempio la difesa della famiglia tradizionale – esercitano un’attrazione reale». Certo, viene un poco da sorridere nel pensare alla Cina come paladina della famiglia dopo decenn...