La proposta del centrodestra non serve a nulla, se non a fare propaganda e confusione. Il nostro ordinamento prevede già le aggravanti e si rischia di dilatare i tempi di intervento
Manifestazione per le vittime di femminicidio, Roma 5 dicembre 2023 (foto Ansa)
È proprio vero che la giustizia è cieca. Il problema, purtroppo, è che chi fa le leggi sembra non vederci proprio, e questo accade a destra come a sinistra. Prendiamo il "femminicidio": non bastava il termine, oggettivamente brutto e troppo spesso usato come clava ideologica. Ora c’è anche l’ipotesi di farne addirittura un reato a sé.
Per celebrare l’8 marzo, giornata delle donne, il governo di centrodestra ha presentato la proposta di un nuovo reato, per l’appunto intitolato «Femminicidio»: il nuovo articolo del Codice penale prevede l’ergastolo per «chiunque cagiona la morte di una donna», quando «il fatto è commesso come atto di discriminazione o di odio verso la persona offesa in quanto donna o per reprimere l’esercizio dei suoi diritti o delle sue libertà o, comunque, l’espressione della sua personalità».
Nessuno intende qui negare la gravità del fenomeno: le donne uccise sono comunque tante, troppe. È così, anche se in base ai dati del ministero dell’Interno negli ultimi dieci an...