Contenuto riservato agli abbonati
Sulla Nuova bussola quotidiana Stefano Magni scrive: «Ma non c’è alcun nodo mediorientale che possa essere sciolto senza passare dall’Iran. Il regime islamico appoggia Hamas, Hezbollah, le milizie sciite irachene e soprattutto gli Houthi nello Yemen che bloccano il traffico navale nel Mar Rosso. Nei confronti dell’Iran, Trump sta conducendo la sua consueta politica del “bastone e carota"».
La strategia dell’amministrazione americana in Medio Oriente è abbastanza articolata: innanzi garantire la sicurezza di Israele aggredita da Hamas il 7 ottobre del 2023 e difendere il canale di Suez dagli attacchi degli Houthi; poi intimidire e disarmare, partendo dalle bombe nucleari, l’Iran come centro motore dell’eversione in Medio Oriente, un’eversione oggi coordinata anche con russi e cinesi che vogliono per prima cosa bloccare il corridoio economico India-Medio Oriente-Mediterraneo (Imec); avere sauditi e egiziani come partner fondamentali per questi obiettivi. Questa strategia viene gestita co...
Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno