
Omofobia. Citò san Paolo in strada e finì in prigione. Ma ora il predicatore inglese sarà risarcito

Non era omofobo, non era colpevole e i suoi diritti umani sono stati violati. Ecco perché la polizia di Manchester dovrà risarcire John Craven con 60.500 euro per averlo trattenuto per 15 ore senza fornirgli cibo né acqua per un crimine mai commesso.
IL FATTO. Craven ha passato sette anni a predicare in strada il Vangelo e nel 2011 due ragazzi gli hanno chiesto cosa pensasse dell’omosessualità. Lui ha risposto citando passi della Bibbia e aggiungendo: «Dio odia il peccato ma ama il peccatore». I due ragazzi, dopo essersi baciati davanti a lui e mimato atti sessuali, hanno denunciato l’uomo alla polizia per insulti omofobi.
Il predicatore è stato denunciato in base alla sezione 4A del Public Order Act per aver causato «allarme, molestia o sofferenza».
LA SENTENZA. Craven, 57 anni, è stato quindi portato in una stazione di polizia dove è stato interrogato e trattenuto per 19 ore, di cui 15 senza acqua, cibo e medicine per la sua artrosi reumatoide. La polizia, dopo aver raccolto le sue impronte digitali, l’ha rilasciato riferendo le accuse a un tribunale. Craven rischiava sei mesi di carcere ma i giudici hanno riconosciuto la sua innocenza e imposto alla polizia un risarcimento danni pari a 50 mila sterline per violazione dei diritti umani.
«VIOLAZIONE DELLA LIBERTÀ RELIGIOSA». «Gli avvocati di Craven, del Christian Institute, alla chiusura del caso hanno dichiarato: «Nessuno dovrebbe essere messo in custodia per 19 ore solo per aver risposto a una domanda sulla sua fede. Il modo in cui Craven è stato trattato è uno dei peggiori casi di violazione della libertà religiosa a cui abbiamo mai assistito».
LE SCUSE DELLA POLIZIA. Il predicatore ha dichiarato di «non aver mai voluto creare disagio a nessuno. Al contrario, io predico il Vangelo e l’amore di Dio per tutti. È come se la polizia avesse voluto dare l’impressione a me e agli altri predicatori che non si può predicare in pubblico il Vangelo senza violare la legge». La polizia si è scusata con l’uomo: «Senza scendere nel dettaglio, riconosciamo di aver commesso degli errori. Soprattutto abbiamo tenuto in custodia l’uomo per troppo tempo».
ALTRI CASI. Il caso di Craven non è isolato. Nel luglio 2013 anche Miguel Hayworth, 29 anni, fermato nella città di Maidstone (Kent) è stato accusato di omofobia per aver letto in pubblico san Paolo. Stessa accusa è stata rivolta il 6 settembre a Rob Hughes, fermato a Basildon (Essex) per commenti omofobi e tenuto al commissariato per sette ore.
Tony Miano nel luglio 2012 è stato trattenuto per sei ore al commissariato con l’accusa di omofobia per aver citato san Paolo in strada.
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86 commenti
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Una domanda: e quei due “signorini” che hanno volontariamente causato questa ingiustizia l’hanno passata liscia? Se sì sarebbe un’altra ingiustizia.
Femo restando che condivido pienamente la posizione di “Tempi” sul matrimonio omosessuale, è interessante sottolineare un paragone inquietante.
Nel Regno Unito un giudice sentenzia dando torto alla polizia, la polizia prende atto e si scusa con la persona offesa.
In Italia, a Ferrara, un giudice sentenzia – dopo regolare processo – che quattro poliziotti sono colpevoli di omicidio. La polizia non accetta la sentenza, non si scusa, i quattro men che meno. Anzi, insultano la mamma dell’ucciso e pretendono di continuare a fare i poliziotti, e il loro sindacato li difende, come se fosse la cosa più normale del mondo. I ministri dell’interno che via via si succedono si arrampicano sui vetri per non prendere l’unica decisione possibile, cioè l’espulsione dalla polizia, anche dopo che la sentenza è passata in giudicato.
Certo, il Regno Unito non è il mio modello di civiltà, ma anche noi non siamo il massimo!
Sono d’accordo sul fatto che leggere la Bibbia o sostenere che la pratica omosessuale non sia condivisibile non possa essere giuridicamente censurabile.
Ma insomma voglio capire una cosa.
Le discriminazioni che i gay, spesso i più giovani (cioé proprio coloro che i pro-family dicono di voler proteggere) affermano di aver subito, le considerate un’invenzione o le condividete.
Tipo genitori che cacciano di casa il figlio dopo aver scoperto che questi intratteneva una relazione gay, insulti per strada, frasi offensive, etc…
Solo per capire.
Cornacchia,
considerare un fatto vero o inventato condividerai che, innanzitutto, è conseguenza della sua autenticità.
E qui basterebbe essere minimamente “laici”.
Considero poco laico, ad esempio, attribuire pregiudizialmente ad omofobia ogni suicidio, tentativo di suicidio, caduta da motorino o starnuto di un adolescente.
I dati sulle discriminazioni subite dagli omosessuali a causa dei loro gusti sessuali dicono che l’Italia, grazie al cattolicesimo, è una delle nazioni più tolleranti al mondo. Tutta la cultura anti-cattolica italiana è invece piuttosto razzista e intollerante, e anche in questo blog ne abbiamo dei fulgidi esempi, se provi a frugare. Siccome esiste anche una cultura non cattolica liberale e tollerante, il campo di coloro che, come dici tu, insultano, impediscono la manifestazione del pensiero, usano violenza sui deboli, ecc. si riduce ulteriormente.
Hai ancora bisogno di sapere cosa ne pensiamo delle discriminazioni? O sei anche tu del parere per cui uno che non può sposarsi col ferro da stiro subisce una discriminazione? Perchè sai, il campo del libero arbitrio a quanto pare ha dei confini abbastanza approssimativi.
Mi faccia fare delle crasse risate…mi dica dove è stato dimostrato che l’Italia è un paese poco omofobo grazie al cattolicesimo…
Mi dica poi se non è una becera discriminazione che una persona maggiorenne e consenziente non può sposarne un’altra adulta e consenziente dello stesso sesso mentre due persone di sesso opposto adulte e consenzienti possono ?
Lasci stare i ferri da stiro…strumenti utili al contrario di certi commenti
Se questo fosse stato un sito islamico, vedi tutti “sti leoni” se si prendavano la libertà di dire le insulsaggini che scrivono Raccontala a loro “la fatina dei denti”!
In Italia si parla con i cattolici. Poi se i cattolici non assecondano certi capricci… è un’altro discorso…. ed alla fine lo fanno per il bene di tutti.
Hai ragione, dai! Il fatto che a un mio conoscente i genitori del suo compagno (5 anni di convivenza!) abbiano impedito di vederlo per l’ultima volta dopo un incidente in moto che lo ha ucciso, nonché gli abbiano detto di on andare al funerale, è certo un capriccio, una cosa che si fa per il bene di tutti, s’intende. Vergognatevi! Un giorno qualcuno chiederà conto di questo, giusto?
Alberto tu cosa hai fatto per aiutare il tuo conoscente, a parte venire qui a somministrarci la tua solenne pisciata?
E che potevo fare? Andavo a picchiare i genitori? Andavo al funerale col megafono e facevo una piazzata? Loro erano i parenti più stretti, se dicono a un signor nessuno (per la legge) vai via, quello ci va. Oltretutto l’ospedale non è luogo per far scenate. Dimmi tu, forse hai qualche idea!
Andare a parlarci. Secondo te come sta una mamma che perde il figlio?
Mi sfugge il nesso tra la scelta di questi poveri genitori, che non condivido (se le cose stanno come le hai dette tu) e il fatto che noialtri qui dovremmo vergognarci.
Io parlare con dei tipi che nemmeno conoscevo? La mamma sarà stata male, ma questo non giustifica il suo abbietto comportamento. E il suo compagno, cacciato, secondo te come si sentiva? Se ci fosse una registrazione della convivenza, il mio conoscente avrebbe avuto legalmente il diritto di essere presente, per lo meno per vedere un’ultima volta il compagno (altro non è che si potesse fare) e nessuno avrebbe potuto dire niente. La legge non è fatta per chi si comporta bene, ma per chi sia comporta male. Se fossimo tutti santi, non ci sarebbe bisogno né di leggi né di codici. Chi impedisce che si creino leggi per limitare l’arbitrio degli ingiusti, è complice dell’ingiustizia stessa.
Insomma Alberto, strizza strizza, non conosceva il suo conoscente.
In ogni caso faccio rispettosamente notare che
1) la stessa medesima cosa succede per molte coppie eterosessuali, visto che nelle famiglie esistono dissidi della più varia natura e con le più varie motivazioni che nulla hanno a che vedere con l’omosessualità.
2) non si vede come si possa impedire a qualcuno di partecipare ai funerali di un amico o un convivente senza commettere un grave arbitrio nei confronti del vivere civile e, soprattutto, dell’insegnamento cristiano.
Che sia la solita emerita balla?
@Giannino Stoppani: conoscevo il conoscente, non i genitori del compagno!!! Ma leggete quello che scrivo? Riguardo alle coppie eterossesuali, ma cosa dice? Se sono sposati il coniuge ha ogni diritto di essere presente: se lo cacciano chiama la polizia! Cosa che il mio amico non poteva fare! Riguardo alla regole del vivere civile sono d’accordo, ma cosa ci posso fare io se la gente è abbietta? Posso chiamare le forze dell’ordine se c’è una legge dietro, altrimenti nulla….
Mi dispiace ma è evidente l’incomunicabilità da entrambi i lati.
Per i casi da te citati non serve alcuna nuova legge.Basterebbe stipulare un contratto di convivenza presso un notaio, che ha valore di atto pubblico, in cui si sottoscrivono i reciproci obblighi. Costa meno di un matrimonio, ha valore legale e garantisce proprio negli esempi che hai ricordato.
Già in tanti lo stanno facendo, a prescindere dall’orientamento sessuale.
Solo per precisare che, se non te ne fossi accorto, il mondo è pieno di coppie eterosessuali non sposate ed è di queste che io parlavo.
Alberto
comunque la tua storia da che era bella definita ha perso tanti dettagli.
Non lo avere a male… con voi succede spesso!
:
Credimi, ti sbagli, … la tua storia non rientra nella categoria dei capricci, come non lo sono le rivendicazioni nelle successioni, o altre cose … a cui il diritto potrebbe dare risposte (Anche se penso che certe storie, spesso e volentieri, sono artatamente create per suscitare del pietismo).
Vedo invece “capricci”, a pieno titolo, quando puntati i piedi stizzosi rivendicando paternità e maternità che, con un amore naturalmente sterile, non si dovrebbero pretendere.
Sarà, ma di fatto ad oggi non si è nemmeno approntato un contratto di convivenza dove si stabiliscano certe cose, come successioni, assistenza ospedaliera, etc… Perché ci si è sempre opposti, anche a quello sputacchi dei DIDORE o come cavolo si chiamavano!
Per completezza… sono contrario alla creazioni di nuovi istituti familiari o surrogati (non per singoli riconoscimenti come patrimoniali ecc.) perché darebbe spazio “a quel principio di non discriminazione” che legittimerebbe le adozioni. Già i giudici oggi tendono a fare quello che vogliono, figuriamoci con uno strumento simile. Come capirai per la mia visione “omofoba” è come la linea del Piave.
E intanto grazie alla tua linea del Piave lasciamo che la gente soffra! Bravo!
Se a soffrire è uno che oggi si vuole sentire un poco mamma e domani un poco papà e dopodomani è aperto a 76 soluzioni gender (penso al creazionismo facebook) non mi turbo più di tanto.
è più semplice. Il principio è questo: ognuno si accoppia coon chi vuole sino a che non lede la libertà altrui. In questo contesto, l’adozione non c’entra un fico, visto che è un diritto del bambino verso la società, non un diritto degli adulti sul bambino.
Fai le cose troppo semplici , e non sempre è un pregio.
Ti propongo questa soluzione: ti accoppi con chi vuoi… punto.
Nessuno ti dice niente. Punto
Fino a qui… sicuro… non ledi i diritti di nessuno e fai quello che vuoi.
L’adozione (contesto o meno) te la scordi e non ti riconosco eventuali diritti che ti fanno da cavallo di troia per rivendicarla domani.
Ti piace cosi?
Poi a pensarci… non è neanche difficile!
No guardi direi le stesse cose con un islamico, un evangelico, eccc
L’Italia è un paese laico ove la religione più professata è il cattolicesimo.
In base alla sua credenza religiosa lei non è legittimato ad assecondare nulla sig. toni.
Né capricci né tanto meno, ed è il caso in esame, i diritti delle persone omosessuali.
Che lei si opponga “per il bene di tutti” è solamente una sua infondata quanto non condiviusibile personalissima opinione.
Sì, sì, come no?!
Se per favore ci posti il link del tuo commento sul sito dell’UCOII dove hai paragonato il Corano alla fatina dei denti, grazie.
Paolo
Ma che modo di ragionare:
Non fare poi l’indignato , come l’altra volta, per la provocazione che segue che è finalizzata a ribadire che la tua visone è da narcisista e come tale campata in aria:
Chiunque può sostenere un diritto… chiunque, anche quello che … convinto dell’equiparazione dell’uomo al cane, vuole sposare quest’ultimo (c’è qualcuno che oggi lo sostiene). Inoltre sono convinto che un uomo se perde il vero Bene può arrivare anche ben oltre (rivendicare lo sposarsi con la bambola gonfiabile e sostenere di essere perseguitato da “personalissime” visioni).
Ovviamente me ne frego che possa essere i letta la mia avversione come una personalissima visione ma, per come avviene in altri ambiti (con la droga, l’incesto, la prostituzione), ritengo legittimo pensare che sia un bene di tutti dire dei no e l’immaginare il rischio di derive.
Che a te questo non possa piacere lo comprendo, come lo comprendo se lo pensa il tizio che in una visione più avanzata della tua si sente un discriminato se non si possa sposa con il cane. Ma , come detto … me ne frego!
Per completezza aggiungo che se fossi stato ateo il mio ragionamento non si sarebbe spostato di una virgola.
A me sembra che molti gay si sentono discriminati quando vengono insultati perché si tengono per mano, in pubblico, con il proprio compagno o perché la famiglia, anziché curare (cioé rendere la più felice possibile, come qualunque altra) la loro condizione, manifestano disprezzo nei confronti della medesima.
A me sta cosa… mi sembra che è volutamente esagerata. E quelle poche volte che succedono episodi come quelli che accenni, c’è chi è contento perché permette un gran cancan mediatico.
Ancora oggi sul suicidio di quel ragazzo ( la stampa lo ricorda come il ragazzo con i pantaloni rosa) nonostante che è stata esclusa la matrice “omofoba” (addirittura da Repubblica) ancora …. ed ancora si insistete che è vittima perché gay . Poi si pretende di essere presi sul serio. La verità è che oggi ….. piagnucolare è forza.
troppo tardi, hai usato la parola “curare” che evoca una malattia. Sei omofoba. Ora tutti i gay ti odieranno. Capirai come ci si sente a essere cattolici.
E già: perché sai quante volte noi cattolici veniamo insultati in quanto cattolici? Come mai per questi insulti nessuno di voi paladini del rispetto si indigna? Ah già, noi siamo quelli cattivi che si meritano di tutto e di più.
Ma se legge le notizie dal mondo vedrà che è il nostro sangue quello che scorre più copioso.
Curare non significa necessariamente trattare terapeuticamente, ma anche solo manifestare volontà di bene verso il prossimo. Mi curo dei poveri, mi curo dei disabili, mi curo dei propri figli. è ovvio che se si intendesse trattare terapeuticamente, non si starebbe facendo il bene della persona, visto che non è una malattia.
“Mi faccia fare delle crasse risate…mi dica dove è stato dimostrato che l’Italia è un paese poco omofobo grazie al cattolicesimo…”
Mah, forse lo dimostra il fatto che tu sei qui a postare liberamente bischerate invece di essere internato in un qualche lager/gulag/laogai?!
Eh sì, lo so che come risposta non è un granché, ma che senso ha perdersi in concettose spiegazioni a uno che paragona lo Spirito Santo alla fatina dei denti?
Ma comeeee…è la mia religione lei la deve rispettare no?????
Sig. connuttu le crasse risate me le sono fatte e sono ancora in attesa.
Il fatto che io possa commentare è solo l’evidenza che l’Italia e ancora un paese parzialmente laico che si è staccato in parte dalla ideologia confessionale del passato…diversamente saremo ancora come nel medioevo o come una teocrazia islamica.
Guardate che un’ideologia confessionale che cerca di dettare le leggi ad uno Stato non è un obbligo….se ne fa anche meno sapete?
Allora, quando lo posti il link dei tuoi sferzanti commenti dove paragoni il Corano alla fatina dei denti?!
Ti va bene (si fa per dire!) che il nostro beneamato Paese sia abbastanza laicamente cattolico da consentirti di mantenere intonsa la tua crassa, supina e affettata ignoranza (altro che risate!) rimanendo attaccato come una mignatta ai tuoi ridicoli pregiudizi alimentati da secoli di disinformazione.
In ogni caso, secondo me, le tue asserzioni sono talmente ridicole che farebbero pena anche al più intollerante dei fanatici.
In Sicilia e in Puglia, sono stati eletti due governatori dichiaratamente omosessuali. Italiani omofobi?
Paolo,
come testè dimostrato da chi mi ha preceduto, di crassa si evidenzia giusto la sua ignoranza.
E stia comunque attento alle crasse risate, non vorrei le provochino un prolasso.
@ paoletto: eccoti così per oggi la finisci di allungare la lista dei quelle sequenze di caratteri alfanumerici che tu chiami commenti. .
https://www.tempi.it/i-giornaloni-lanciano-lallarme-omofobia-ma-una-ricerca-prova-che-litalia-e-tra-i-paesi-meno-omofobi-al-mondo#.Uzvx26K6SuI
@ Su Connottu
Perché ogni volta che si parla di discriminazioni, tirate fuori la questione del matrimonio gay, cui mi sono più volte professato contrario, rilevando, però, che, se la società non avesse mai posto l’equazione famiglia naturale = sessualità civilmente accettabile, nessuno avrebbe mai chiesto di modificare il concetto tradizionale di matrimonio.
A me par ovvio che i diritti dei gay siano quelli di vivere la propria dimensione e/o condizione e/o scelta con la stessa serenità, libertà e rispetto sociale accordato a qualunque altro ambito della vita umana, a prescindere che sia normale o anormale (anzi, in quest’ultimo caso, dovrebbe essere tributata una maggiore accoglienza al pari di una disabilità). In sostanza, le relazioni gay devono poter essere vissute con la stessa libertà delle altre.
Ignorare che, per molte persone, e, in particolar modo, per molti adolescenti (cioé i deboli per eccellenza), ciò non sia stato possibile per prevaricazioni sociali, famigliari e culturali, è pura ipocrisia. Basta consultare internet per accorgersene.
La domanda era diversa. A me è stato detto da molti commentatori di questo sito che non sarei in buona fede, nonostante ciò non sia vero.
Io parto, nei vostri confronti, dalla presunzione di sincerità e, allora, mi chiedo: credete davvero che, in Italia, una persona gay non incontri delle repressioni, violenze e discriminazioni per il suo orientamento sessuale, anche al netto di quel piccolo tasso di episodi criminosi che possono colpire a tutti. Voglio dire: secondo voi, in sincerità, vivere una relazione omosessuale nella società è facile come vivere una relazione etero? Se affermate espressamente di sì e condividete questo dato di fatto, sicuramente la vostra posizione mi risulta più accettabile.
Caro Cornacchia, mi pare di avere chiesto sia a te sia ad altri se avessero conosciuto personalmente episodi di discriminazione ecc ecc accaduti a persone omosessuali e l’unico episodio citato , gravissimo certo, è stato di un pò di anni fa. Per il resto beghe varie, incomprensioni, piccinerie, soprusi, come possono accadere nella vita di tutti, soprattutto di coloro che hanno parenti, cioè di tutti !
Voglio dire, tu avrai i tuoi motivi per questa ossessione, ma in effetti queste discriminazioni non risultano neanche a te. Che poi uno possa pensare, ho detto pensare, che non è bello vedere due maschi che si tengono per mano, non credo possa essere sanzionabile per legge e nemmeno non augurarsi l’omosessualità per i figli , come nemmeno tu ti auguri, e non proporla loro a scuola come una alternativa qualsiasi. Voglio dire, se il matrimonio gay fosse legale, solo per questo un padre potrà accettare il figlio e non sbatterlo fuori di casa ?
Quindi, sì, credo che vivere una relazione omosessuale sia possibilissimo nella nostra società, è quello che verifico nella mia città media , ma di certo non credo che una relazione omosessuale sia lontanamente paragonabile a quella tra uomo e donna, a partire dal fatto che nasce da un disagio , per finire col fatto che è assolutamente sterile.
Ho detto che non ho assistito, come spettatore oculare, ad alcun atto penalmente rilevante ai danni di persone omosessuali. Idem per i cattolici o gli interisti.
Ma ho sentito molto spesso, purtroppo e paradossalmente proprio dalle famiglie, manifestazioni di odio, in salsa nazista, verso i gay e volontà di repressione verso le coppie gay (un conto è dire: non provo entusiasmo nel vedere le coppie gay … de gustibus; altro è sostenere: non si devono far vedere perchè le considero schifose, etc…: non è chiaro a quale gruppo appartieni); offese che, se anche non si sono tradotte, quantomeno ai miei occhi, in atti penalmente rilevanti, sicuramente provocano nella persona, e, in particolar modo, nell’adolescente, gay sofferenze piuttosto profonde e, comunque, ledono la generale libertà degli individui di autodeterminarsi.
Spero di aver reso bene il concetto.
Le rispondo. Certamente non è facile né vivere una relazione omosessuale né essere omosessuali.
Ma non penso che dipenda molto dall’Italia.
I paesi che apparentemente accettano l’omosessualità sono anche i paesi in cui il tessuto sociale è più frammentato. Paesi, come appunto l’Inghilterra, dove ognuno si fa i fatti suoi. L’identità di quartiere, l’identità cittadina, sono cose che non esistono.
Quindi non è che un omosessuale vive bene (ammesso che così sia) in Inghilterra perché lo rispettano, ma perché lo ignorano. Ognuno sta solo, seduto sul cuor della terra.
Ora: è questo il senso di rispetto che lei ha in mente? Ignorare tutti?
Io diversamente da lei non credo che la neutralità in campo morale e sociale sia una cosa possibile o anche solo auspicabile.
Tornando a bomba: cosa dovrebbe fare un omosessuale? Non mi spingo a dirlo. Non lo so. Ringrazio di non esserlo perché sarebbe fonte di problemi. Problemi che non so risolvere.
Ma siccome non sono un intellettuale di sinistra, non pretendo di trovare un posticino per i gay come per tutte le categorie umane nel mio infallibile disegno sociale pre-confezionato.
Ora: è questo il senso di rispetto che lei ha in mente? Ignorare tutti?
Risponderei: rispettare tutti e nei limiti del possibile cercare di aiutare tutti, tenendo in considerazione, ovviamente, le singole condizioni.
Ma siccome non sono un intellettuale di sinistra, non pretendo di trovare un posticino per i gay come per tutte le categorie umane nel mio infallibile disegno sociale pre-confezionato.
Il problema è che qualcuno, non m’importa se di destra, di sinistro, di centro o di nord-ovest, indica i ghetti o il buio delle proprie case come luogo ideale di collocamento delle coppie gay.
Quanto alle violenze che un gay incontrerebbe: non sono mai stato spettatore di violenza alcuna. E nemmeno insulti. Né altri me ne hanno riportati.
Forse la mia posizione le risulta più accettabile? Non vedo la necessità di preservare chicchessia da problemi inesistenti o ingigantiti da politicanti in cerca di voti.
Intendevo dire un’altra cosa. A me poco importa, in termini generali, se le violenze sui gay siano frequenti o meno, visto che dovrebbero, in ogni caso, essere condannate con la massima durezza, al pari di tutte le altre. A prescindere che ce ne sia una ogni 10 anni o 50 al giorno.
Ecco, appunto, “al pari di tutte le altre”.
Caro Cornacchia, ma quale è stato il trauma che ti porta a quest’ossessione ?
Dato che hai ammesso più volte di non essere mai incappato in episodi di discriminazione e gli episodi ammessi dalle stesse associazioni gay sono nella cifra di 2 ogni milione di italiani all’anno ( più o meno, forse meno ) e quindi il fatto che tu non ne abbia saputo nulla è altamente verosimile, vorresti rovinare la società per dei pettegolezzi o delle chiacchiere ? Che poi simili atteggiamenti di disapprovazione non mi sembrano così facilmente individuabili, senza cadere nel totalitarismo o nella delazione, come già accaduto.
Sapessi le tremende testimonianze di familiari di obesi, categoria notoriamente molto più bistrattata degli omosessuali ! Non per questo pretendono che si vada nelle scuole a dire quanto è bella e normale l’obesità oppure di sfilare in percentuale obbligatoria nell’alta moda !
Il rispetto dell’uomo, di qualsiasi uomo, quello è dovuto e la mancanza è già sanzionata per legge, ma forse sei rimasto l’unico sulla faccia della terra a non capire che non è questo lo scopo della legge sull’omofobia .
I gay ideologizzati l’hanno detto in tutte le salse,ufficialmente e ufficiosamente, qui su Tempi centinaia di volte, per loro è solo un paravento per imporre matrimonio gay e adozioni , per cui sentirsi normali, impipandosi dei bambini altrui..che altro devono dire o fare di più ! Per questo ho sospettato una tua malafede: non si può essere così ingenui ! E anche fosse ingenuità, non si può condannare una società per ingenuità.
p.s.: per la millesima volta,sei proprio de coccio, non reputo bello vedere effusioni tra due persone dello stesso sesso, ma quando mi è capitato, molto raramente per fortuna, non ho fatto una piega, non ho provato ribrezzo, ma molta pena , pena sincera, sì.
Nessuno – salvo un mentecatto – giudica diseducativo o riprovevole moralmente o meritevole di censura l’obesità, ma soltanto un problema di salute, per il quale avvertire i giovani.
Né si considera propaganda il fatto che uno dica, in pubblico, di mangiar molto e di star bene così.
Senza contare, poi, che, nel caso dell’omosessualità, non vi sono prove scientifiche a sostegno della sua potenziale incidenza negativa sul benessere individuale.
Al pari della violenza verso un prete che espone un crocifisso
Sig.Massimo ci ha pensato lei a ricordarcelo?(Tutti i TG ci hanno rotto le Scatole con il primo matrmonio gay nel regno unito)Auguri e figli maschi per il suo matrimonio futuro.
Grazie per gli auguri e gli auspici di figli ma non sono in programma ne’ a breve ne’ a lungo termine.
La cosa che mi fa specie non e’ che questa notizia sia stata riportata, ma che lo sia stata. Questa notizia e’ in realta’ la migliore conferma che una legge sull’omofobia come quella inglese non e’ affatto liberticida, anzi, e quindi va esattamente contro il tenet di tempi, di Comunione e Liberazione et cetera.
Auguro a tutte le persone omosessuali in Italia che una legge decente contro l’omofobia passi presto e che il matrimonio omosessuale diventi una realta’.
Al posto dei gay a questo punto mi gratterei le palle
Se ti accoppi dal lato sbagliato i figli, per questioni che forse mamma non ti ha mai rivelato, non arriveranno mai. Se poi il tuo progetto è sottrarlo a qualcuno o fartelo fabbricare su misura da qualche poveretta in difficoltà economiche, allora questo si chiama sfruttamento, e non è bello.
Ma sono tutti uguali questi troll?
@ Massimo
Se ti accoppi dal lato sbagliato i figli, per questioni che forse mamma non ti ha mai rivelato, non arriveranno mai. Se poi il tuo progetto è sottrarlo a qualcuno o fartelo fabbricare su misura da qualche poveretta in difficoltà economiche, allora questo si chiama sfruttamento, e non è bello.
Ma sono tutti uguali questi troll?
Ero sicuro che voi di Tempi sareste balzati a riportare questa notizia. Non avete riportato la notizia della legge che regolamenta il matrimonio omosessuale passata sabato scorso e che riguarda centinaia di migliaia di persone in Inghilterra, ma riportate questa notizia. Quale prova piu’ lampante che la legge contro l’omofobia inglese tutela e garantisce le liberta’ personali di espressione e, nel caso in cui la polizia sia troppo pesante, prevede risarcimenti. In ogni caso, la notizia che riguarda centinaia di migliaia di persone, ed indirettamente le loro famiglie, che vi piaccia o no, non e’ questa, ma quella che i matrimoni gay sono ormai una realta’ anche in in Inghilterra – dove per altro le civil partinerships esistono da otto anni, e ne sono fruitore. L’unica cosa che mi dispiace un poco e’ che, siccome sono in una unione civile, non ho ancora il diritto pratico di poter convertire la mia unione in matrimonio, per via di ritardi amministrativi, ma non manca molto neanche per me: al piu’ tardi entro fine anno.
Auguri e figlie femmine.
Chi non puo’ valersi di argomenti persuasivi e razionali e’ costretto a cercare di offendere, ma la tentata offesa dice piu’ su se stessi che sulla persona che si cerca di offendere. E per offendere me ci vuol ben altro. Rispondo con un sorriso.
Massimo, io invece qli auguri te li faccio di cuore. Dobbiamo fare fatica, ma anche per noi c’è speranza allora!
E i figli? Maschi o femmine non importa, sono sempre ben accetti 😉
Ma caro Massimo, la mia non era affatto un’offesa, ma una banale (persino un po’ sciocchina invero!) “presa per le mele”.
Almeno così l’avrebbe considerata chiunque fosse stato privo di quella chilometrica coda di paglia che, di norma e in media, sogliono trascinarsi dietro coloro che hanno la coscienza in conflitto con lo Spirito Santo.
Ma immagino che questo non sia il tuo caso, nevvero?!
Per inciso, non posso non notare che vivere in Gran Bretagna ha incrementato il tuo senso dell’umorismo, poiché in due righe sei stato capace di dimostrare tanta ipersensibile e piagnucolosa permalosità da classificare come onta una emerita pinzillacchera e contemporaneamente di voler dare a bere di non sentirti offeso manco per nulla.
Come quello che riesce a rilevare la presenza di un pisello sotto il materasso dicendo che ci vuol ben altro per impedirgli di dormire!
C’è chi ha la coscienza in conflitto con spiriti santi e che c’è l’ha con le fatine dei denti…più o meno siamo lì…
Scusa, questa roba che cos’era?
Un tentativo di commento andato a male o un rigurgito post-prandiale?
La fatina dei denti è il suo cavallo di battaglia, ….. il suo argomento principe, non guastarglielo!
la verità disturba?
Vedo che qui la verità non l’hai messa tra virgolette, come mai? Te ne sei dimenticato?
Si, la tua verità disturba, lo ammetto, perché è un prodotto di un tempo disgraziato dove ogni abominio aspira ad elevarsi a diritto .
Mi scusi, ma mi sembra normale che un giornale sia libero di pubblicare le notizie che ritiene interessanti, in senso generale e per i suoi lettori. Questa notizia, peraltro, l’ho trovata solo qui. Quale prova più lampante che per molti è una notizia fastidiosa?
La notizia e’ stata riportata da tutti i giornali inglesi, anche se con minor rilievo rispetto alla notizia della celebrazione dei primi matrimoni. Che poi in Italia non sia arrivata, non lo so. In ogni caso, il fatto del minor rilievo e’ che le conseguenze dell’approvazione dei matrimoni omosessuali per centinaia di migliaia di persone e per le loro famiglie che aspettano tale riconoscimento e’ di interesse assai piu’ ampio di un singolo risarcimento, anche se dimostra che la legge contro l’omofobia inglese non e’ affatto liberticida, e quindi cade il pilone centrale degli argomenti di coloro che vi si oppongono.
La legge inglese è sull’omofobia è talmente liberticida e ottusa che lo Stato, anzi la Corona, dovrà sborsare in prospettiva milioni di sterline per rimediare alla stupidità del legislatore.
E’ come se ci fosse, contemporaneamente, una legge sulla libertà di stampa e una legge contro la libertà di stampa.
Massimo, io capisco che vi piace arrampicarvi sugli specchi, ma qui volete battere tutti i record.
Davvero? E com’e’ che e’ in vigore dal 2003 e cio’ non e’ ancora successo? E’ una profezia di Nostradamus o cosa vuol dire in prospettiva? In prospettiva di migliaia di anni?
Non vuol dire nulla quante volte è successo, basta la prima volta, anche se fosse questa, per dimostrare che è una legge idiota, nel senso etimologico del termine.
Dopo questa sentenza, chiunque cercherà di applicare la legge liberticida si troverà contro la giurisprudenza, cosa che prima non poteva essere detto.
Non credo che la Corona andrà in bancarotta per questo, se la tua obiezione è questa.
Ma questo è un principio di diritto: se l’omicidio è sanzionabile, è sanzionabile anche se il morto è uno solo.
guardi che non è normale essere arrestati per aver letto il Vangelo in pubblico. Se la legge inglese permette questo, sì che è liberticida.
Come si sentirebbe se venisse arrestato e tratto in prigione per aver letto in pubblico, non so, Sartre? La chiamerebbe una legge tollerante?
Perché quella della legalizzazione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso nel Regno Unito è una notizia che è stata abbondantemente riportata da tutti i quotidiani, quindi sarebbe stato superfluo per Tempi.it fare un articolo “copiando ed incollando” quanto già scritto anni prima per il caso francese (cioè un giudizio di contrarietà), sostituendo Hollande con Cameron.
Tempi.it, piuttosto, sceglie di occuparsi di quelle notizie che sugli altri quotidiani non trovano generalmente spazio, come questa del predicatore Craven.
Spero che rispetterai di piu il diritto di un bambino ad avere un padre e una madre, che il tuo diritto ad amare un uomo.
Il primo soggetto e’ piu debole, ricorda.
Buona fortuna.
Il diritto ad amare la persona che si vuole è un diritto umano non secondo a nessun altro diritto. Così come lo è quello di un bambino ad avere una famiglio (etero o omoparentali). Rispetti lei il diritto delle persone a non essere insultate e discriminate rispetto al “suo” diritto di conclamare la sua ideologia religiosa.
E tu quando comincerai a rispettare la realtà della natura umana, senza distorcerla ideologicamente?
Paolo rivendica il diritto dei gay a fabbricare bambini, orfani sin dalla nascita.
Questa è modernità ragazzi: ciò che desidera il sedere è dovere
Ma io già la rispetto ampiamente caro sig. ftax, natura umana che è eterosessuale quanto omosessuale.
E questo è un dato di fatto, mi spiace per lei.
Cosa voglia il sedere o cosa no caro sig. connottu non lo so ma sicuramente ha sicuramente più brasi di quello che vorrebbero certe ideologie confessionali
Non sai cosa vuole il tuo sedere e scrivi coi piedi?
In realtà su questo punto Paolo è d’accordo con la dottrina cattolica secondo la quale la natura umana, essendo “bacata” dal peccato originale, può tranquillamente essere anche omosessuale, o pedofila, o malvagia, o omicida, eccetera eccetera.
La famiglia esiste da prima dell'”ideologia religiosa”… finitela con questa stupidagine!
Ama chi vuoi … ma non fare sfacelli inventando diritti.
Non invento nulla…non inventi lei “verità” che non esistono
Le verità tra virgolette son solo quelle degli altri, eh ciccio?!
Per amare una persona non serve sposarsi, infatti la maggioranza dei gay non si sposa anche potendo.
Una nota tecnica: si chiama “artrite reumatoide”, non “artrosi”.
Comunque tenere una persona senza cibo, acqua e farmaci antinfiammatori per curare l’artrite reumatoide rasenta la tortura!
Nel “civilissimo” (le virgolette sono d’obbligo) Regno Unito è considerato progresso il fatto di mimare un atto sessuale davanti ad un predicatore del Vangelo, mentre è considerato sanzionabile e causa di “allarme, molestia o sofferenza” il dire che “Dio, che non approva i rapporti omosessuali, odia il peccato ma usa misericordia coi peccatori”.
Era ora che Craven fosse scagionato da colpe che non ha!
Ed anche il Card. Aguilar, sotto processo in Spagna con l’accusa di omofobia per aver semplicemente ripetuto ciò che il Catechismo dice riguardo l’omosessualità, dovrà essere prosciolto da ogni accusa!
Bella Daniele !