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«Il popolo russo non si è mai desovietizzato»

Di Agnese Costa
11 Luglio 2022
Il dissenso rispetto alla guerra in Ucraina esiste in Russia ma è una «orchestra senza direttore». In tanti seguono invece Putin, anche perché «è mancato un giudizio chiaro sul comunismo». Marta Dell’Asta, direttrice della rivista “La Nuova Europa”, ci spiega cosa sta succedendo in Russia
Putin guida una marcia per celebrare la vittoria durante la Seconda guerra mondiale in Russia

Le vacanze sono iniziate e per tanti la guerra in Ucraina rimane ormai il sottofondo di qualche tg ascoltato distrattamente, qualche riga letta velocemente sui social o sui giornali. Eppure laggiù si continua a combattere, mentre in Russia (e fuori da essa) cresce il numero di quanti non si riconoscono in questa folle avventura militare di Vladimir Putin. Ma chi sono questi “dissidenti”? E cosa rischiano? Davvero tutto il popolo russo, al contrario, è allineato con il proprio presidente? Ne abbiamo parlato con Marta Carletti Dell’Asta, direttrice della rivista La Nuova Europa e ricercatrice presso la Fondazione Russia Cristiana, dove è specializzata sulle tematiche del dissenso e della politica religiosa dello Stato sovietico.
Qui in Italia si sente parlare spesso di “opposizione a Putin”. Esiste un vero e proprio movimento di dissidenti, una rete coordinata del dissenso, oppure in Russia tutto è demandato all’iniziativa dei singoli?
Chi conosce il mondo russo di oggi e quello sovieti...

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