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Su Dagospia si riprende un articolo di Giovanna Vitale per La Repubblica dove si scrive: «Era il 25 ottobre 2022 quando, nel discorso per chiedere la fiducia alle Camere, Giorgia Meloni citò per la prima volta il Piano Mattei: indicato fra i pilastri del suo mandato, venne presentato come un modello virtuoso di collaborazione tra l’Europa e l’Africa all’insegna del “aiutiamoli a casa loro”, in grado di arginare il fenomeno migratorio. Ebbene, quasi due anni dopo, il Dpcm contenente le specifiche degli interventi che l’Italia intende realizzare in 9 paesi del continente africano è stato finalmente inviato al Parlamento per il parere richiesto dalla legge. E, sorpresa, non solo si pretende di fare le nozze coi fichi secchi, dal momento che non un euro in più è previsto rispetto a quelli già stanziati in passato: dei 5,5 miliardi in dotazione per i prossimi 4 anni, circa 3 miliardi provengono dal Fondo per il clima istituito dal governo Draghi, mentre altri 2,5 miliardi vengono prelevati...
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