
Il miracolo della scultura al Meeting

La scultura è la più religiosa di tutte le arti. Una specie di presidio del senso delle cose anche in piena epoca contemporanea, postmoderna e nichilista. La materia non è caos: contiene forme che l’artista non crea, ma trova e porta alla luce. C’è un ordine che ci precede, per riconoscerlo e renderlo riconoscibile a tutti occorre rinunciare al soggettivismo e sottomettersi alle leggi della materia: ai nodi e alle venature del legno, alla temperatura che forgia il bronzo, alle leggi fisiche che presiedono al rapporto dita-argilla.
La mostra del Meeting sulla scultura
Nella mostra di sculture “Natura umana – A che immagine, a che oscura immagine”, che Palazzi Arte Rimini (Part) ospita per conto del Meeting fino al 5 settembre, c’è tutta l’angoscia esistenziale che è connotato dell’arte contemporanea insieme alla protesta sociale e alla presa di distanza dalla bellezza, sospetta di evasione dalla realtà. Ma insieme ci sono, come scrivono i curatori Davide Rondoni e Beatrice Buscaroli, lo “stupore” e la “ferita commozione” per il miracolo della forma umana, che emerge e riemerge da ogni occultamento e da ogni disintegrazione. L’immanente, che le opere testimoniano appassionatamente amato dagli artisti, alimenta un anelito al trascendente che ha la tonalità della nostalgia.
Perché, tranne che nel caso di Ilario Fioravanti, che è l’equivalente plastico della devozione popolare cristiana, di nichilismo nella mostra ce n’è a bizzeffe. Di marca foscoliana. «Fine dell’arte è lasciare segni del nostro passaggio sulla terra. Noi finiamo, le nostre opere rimangono. Noi artisti assorbiamo i mali del mondo e li trasformiamo», dice Domenico Casadei, maestro del legno che allo stesso tempo non può non ammettere che «le figure sono già dentro alla materia» che lui lavora. Le teste bronzee dei “pirati metropolitani” di Elena Mutinelli «in uno sguardo rivelano il mistero che si cela nella persona, il suo dramma, la sua finitezza», ma senza possibilità di comunione. Non si va oltre l’autocoscienza. «La magia dell’arte è questa: quando ti cogli guardato da questi sguardi, ti appartieni».
Da Ugo Riva a Dario Tironi
La critica sociale e culturale gronda da tutte le parti: dai corpi incompiuti di Marianna Costi, dalle figure volutamente imperfette di Fioravanti, dagli angeli feriti e imprigionati di Ugo Riva, dalle figure umane consumiste e consumate di Dario Tironi. Quest’ultimo recupera i rottami elettronici prodotti dalla società opulenta e li compone a formare busti e teste umani che hanno l’aria di inquietanti cyborg. Lo stesso dicasi della critica del virtuale, privo dell’eros del materiale: «Il mio strumento di lavoro sono le dita, e ho un rapporto erotico con l’argilla che modello», dice Riva. «Ilario era un genio carnale», dice la vedova di Fioravanti. «Per lui modellare la materia era come affondare le mani nella carne di una persona».
La Costi mette a tema la «nostalgia dei corpi» che l’ha spinta a lasciare la professione di architetto per darsi prima alla pittura figurativa e poi alla scultura. Infine con Tironi si approda alla volontà di bene e di riscatto: «Ricomporre l’uomo a partire dalle macerie della società consumista: questo è ciò che faccio. Ricostruisco qualcosa che ha una sua armonia».
Ogni cluster di opere è accompagnato da una poesia di Davide Rondoni dedicata al singolo artista. Come una sorta di Virgilio, il poeta forlivese accompagna il cammino degli scultori dalla sollecitudine per le ferite umane verso i cieli più alti, ovvero verso «la rosa da inseguire e adorare», immagine della bellezza naturale che rimanda al soprannaturale. Ma senza mai staccare i piedi da terra: «La forza è tutta interiore/ ma produce presenze/ lo spazio ne stupisce/ l‘aria diviene lotta angelica/ tremore./ Potenza della maternità/ e della micidiale/ eleganza/ antico e nuovo si fissano negli occhi;/ è spietata la guerra, intima la verità/ femmina la speranza».
Foto Flickr Meeting
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!