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Il limite del Naviglio per Beppe Sala

Di Emanuele Boffi
08 Luglio 2022
Il sindaco di Milano cambia sempre postura: prima socialista, poi ecologista, ora centrista. Ma può solo attaccarsi al tram (arcobaleno)
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio con il sindaco di Milano, Beppe Sala, presso il Consolato d'Italia a New York, 17 maggio 2022
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio con il sindaco di Milano, Beppe Sala, presso il Consolato d'Italia a New York, 17 maggio 2022

Dove vuole arrivare il sindaco di Milano Beppe Sala? Non lo sa nemmeno lui, probabilmente. La foto che è stata diffusa l’altro giorno dopo l’incontro con Luigi Di Maio è di maggio. Però è una bella foto e dunque è tornata utile a veicolare il messaggio: Sala ascolta attento le idee dell’ex grillino, uomo che “apprezza” perché «sta costruendo quello di cui c’è bisogno», anche se non c’è alcun «progetto».
Questa è solo l’ultima piroetta dell’inquieto primo cittadino milanese. Tutto in puro stile beppesala, scritto tutto attaccato come fosse un hashtag.
Expo e Che Guevara
Sala è un bell’emblema di cosa sia oggi la politica. È lui, e basta. Non è una storia, una cultura, un riferimento per chi si riconosca in determinati valori. Non è tutto questo: è lui e basta, un bravo manager. O meglio: l’immagine di un bravo manager. E questa è la sua forza e il suo demone perché gli permette una certa agibilità, ma al tempo stesso ne limita il raggio d’azione entro un perimetro non troppo ampio.
Dur...

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