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«Il Libano non è fatto per la guerra»

Di Leone Grotti
11 Febbraio 2025
«Hezbollah ci ha trascinati nel conflitto, ma noi dobbiamo rimanere neutrali. Il neo presidente Aoun? Ottima persona». Parla il patriarca Bechara Rai
Il cardinale Bechara Boutros Rai, patriarca maronita di Antiochia e di tutto l'Oriente nel suo studio a Bkerkè (foto Tempi)
Il cardinale Bechara Boutros Rai, patriarca maronita di Antiochia e di tutto l'Oriente nel suo studio a Bkerkè (foto Tempi)

Bkerké è la sede del Patriarcato maronita dal 1823. Situata a 25 chilometri da Beirut, è adagiata sul fianco di una collina, Harissa, che a circa 600 metri di altezza sovrasta la città costiera di Jounieh, offrendo una vista da cartolina sul Mediterraneo e su Beirut. Qui si trovano a poche centinaia di metri l’uno dall’altro la sede della Nunziatura apostolica, il convento dei francescani, il patriarcato siro-cattolico, quello armeno-cattolico, la basilica greco-melchita, oltre al santuario più visitato e importante di tutto il Medio Oriente: quello dedicato a Nostra Signora del Libano.
Se i cristiani si sono stretti tutti su questa altura non è per il panorama mozzafiato, il mare cristallino da una parte e dall’altra la vetta del Monte Sannine che al tramonto si tinge di rosa, ma perché è qui che intorno al 1600 i francescani italiani e francesi costruirono un monastero, con garanzia di protezione da parte dell’Impero ottomano. Per sfuggire alla persecuzione che avrebbero patito altro...

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