Il leone fiammingo si è svegliato

Di Rodolfo Casadei
14 Agosto 2003
Berlusconi ha fatto benissimo a reagire come ha reagito con Schultz

«Berlusconi ha fatto benissimo a reagire come ha reagito con Schultz. Quel signore è un vero provocatore, ogni volta che prendo la parola al Parlamento europeo mi dà del razzista e del fascista. Mi spiace soltanto che poi abbia chiesto scusa!». è questa l’unica dichiarazione sopra le righe di Frank Vanhecke, presidente del demonizzato partito indipendentista fiammingo Vlaams Blok, in un’ora di intervista. Per il resto, il leader dell’unico partito belga che può vantare undici successi elettorali consecutivi (dagli 85mila voti del 1985 ai 767mila delle ultime elezioni) si presenta come un uomo moderato e sicuro di sé.
Presidente, come spiega l’ascesa continua del suo partito ed il “cordone sanitario” con cui gli altri partiti belgi continuano ad isolarvi?
Vinciamo perché siamo l’unico partito che mette a tema i problemi veri della gente, trascurati dalle élites politiche: l’aumento della criminalità, il problema dell’immigrazione islamica, il nazionalismo fiammingo. Ci isolano per istinto di autodifesa, perché vogliamo mettere fine allo stato artificiale belga.
Vi accusano di nostalgie filo-naziste e di xenofobia.
Al tempo della Seconda Guerra mondiale i valloni hanno collaborato con gli occupanti nazisti tanto quanto i fiamminghi, che almeno avevano la giustificazione dell’aspirazione indipendentista. Oggi tirare in ballo il nazismo è soltanto un escamotage per squalificare il nostro nazionalismo. Quanto agli stranieri, noi accettiamo tutti quelli che accettano di assimilarsi alla nostra cultura e di rispettare le nostre tradizioni. Gli altri vanno incoraggiati a rimpatriare. Gli immigrati italiani, spagnoli, polacchi, ungheresi e rumeni si sono adattati al nostro modo di vivere e siamo contenti di loro. Perché per i musulmani dovrebbero valere regole diverse?
Spesso accusate il sistema belga di essere antidemocratico. Perché?
Perché la minoranza francofona detiene l’essenziale del potere politico. Perché leggi importanti come quella sulla nazionalità e quella che legalizza la cannabis sono state approvate benché i sondaggi indicassero che la grande maggioranza dei cittadini è contraria. Perché è impossibile costituire sindacati diversi da quelli attuali. Perché il potere sta cercando di distruggere il nostro partito per via giudiziaria. Perché la legge contro il razzismo ha abolito la libertà di parola in questo paese. Perché è impossibile sottoporre a referendum la questione dell’indipendenza fiamminga, e per molte altre ragioni ancora.
Come avete votato sul progetto di legge che ha introdotto l’eutanasia?
Abbiamo votato contro. Il partito è aconfessionale ed io sono agnostico, ma con la vita non si scherza, e quella legge si presta a molti abusi. C’è anche una ragione propriamente politica: per continuare a controllare la gente attraverso la sua politica assistenzialista lo Stato belga deve ridurre i costi, e diffondere la pratica dell’eutanasia è un modo per ottenere questo. Ma è un modo inaccettabile.

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