Il governo in Germania rischia di saltare per le caldaie a gas

Di Leone Grotti
28 Maggio 2023
Per portare avanti la rivoluzione green, i Verdi vogliono vietarne la vendita dall'1 gennaio 2024 e imporre alle famiglie di acquistare le pompe di calore. Il 70% dei tedeschi è «furibondo» e Scholz non sa che pesci pigliare
Un tecnico in Germania installa una caldaia a gas: il governo vuole vietarle nel nome della rivoluzione green

Un tecnico in Germania installa una caldaia a gas: il governo vuole vietarle nel nome della rivoluzione green

La Germania vuole mettere al bando la vendita di caldaie a gas dal prossimo 1 gennaio e i tedeschi sono «furibondi». La nuova trovata green, sponsorizzata con forza dai Verdi, uno dei tre partiti che compongono la coalizione di governo, è indispensabile per rendere il paese «neutro» dal punto di vista delle emissioni di CO2 entro il 2045, come da programma, ma i costi sociali e i problemi di una simile iniziativa sono enormi e hanno spaccato l’esecutivo.

Dall’1 gennaio addio caldaie a gas in Germania

Se la legge dovesse passare in Parlamento, dall’1 gennaio le caldaie a gas non sarebbero più in vendita e per riscaldare una casa resterebbe una sola opzione: la pompa di calore, che dovrà essere alimentata al 65 per cento come minimo da energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili.

La proposta doveva essere discussa questa settimana, ma i liberali hanno bloccato tutto con l’intenzione di rimandare il testo in autunno. Il partito di governo ha dalla sua i sondaggi: secondo una rilevazione condotta da Civey la scorsa settimana, il 70 per cento dei tedeschi vuole che la legge non veda mai la luce.

«Questa legge colpisce 66 milioni di tedeschi. La gente è molto turbata», ha dichiarato al Financial Times la deputata liberale Marie-Agnes Strack-Zimmermann.

I Verdi crollano nei sondaggi

L’insistenza del partito ambientalista sull’approvazione della legge entro l’estate lo ha fatto crollare nei sondaggi: se a luglio 2022 la formazione di Ricarda Lang and Omid Nouripour era sopra il 25 per cento, ora è scesa al 14, ma il dato reale potrebbe essere anche inferiore.

I Verdi però non vogliono sentir ragioni e hanno buon gioco a ricordare che la proposta era stata inserita da Olaf Scholz nel programma di governo. Il cancelliere socialdemocratico ha promesso di tagliare le emissioni di CO2 prodotte dal riscaldamento domestico del 50 per cento da 112 milioni di tonnellate all’anno a 67 milioni di tonnellate entro il 2030.

Per farlo, l’unico modo è eliminare le caldaie e sostituirle con moderne pompe di calore, anche perché, ragionano a Berlino, l’Unione Europea ha approvato in via definitiva l’allargamento del sistema Ets agli edifici domestici: dal 2027 i cittadini europei inizieranno a pagare una tassa sulle emissioni prodotte per il riscaldamento. Prima gli edifici vengono resi più efficienti dal punto di vista energetico, dunque, meno la gente pagherà.

È caccia alle caldaie in Germania

Ma i tedeschi non sembrano convinti, tanto che nel primo trimestre dell’anno la vendita di caldaie a gas è aumentata del 100 per cento. Per sfuggire al divieto che potrebbe entrare in vigore l’anno prossimo, 168 mila famiglie si sono affrettate ad acquistarne una.

Maike Biert, residente a Königswinter, dà voce al pensiero della maggior parte dei tedeschi: «È da tempo che voglio sostituire la mia caldaia a gas. Ma installare pompe di calore per la mia casa mi costerebbe dai 25 ai 30 mila euro. Il governo sta chiedendo troppo alle famiglie».

«È una pazzia green»

La Germania non sembra inoltre avere i mezzi per la sua «Wärmewende», la rivoluzione del riscaldamento: da un lato la rete elettrica non è pronta per soddisfare l’aumento di richiesta di energia che deriverebbe dalla sostituzione delle caldaie con le pompe di calore. Dall’altro, Berlino non dispone di sufficiente energia da fonti rinnovabili. Infine mancano i tecnici per installare le pompe.

«La Wärmewende semplicemente non è fattibile. È una pazzia», ha dichiarato il deputato Marc Bernhard, militante nel partito di estrema destra Afd, che ha superato i Verdi nei sondaggi.

@LeoneGrotti

Foto Ansa

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