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Sul Sussidiario Giulio Sapelli scrive: «Al gollismo non si è sostituito nulla di significativamente importante, come del resto dimostra ogni giorno il decadimento dell’impero francese in Africa e, in primis, nel Grande Medio Oriente. Le perdite del Libano e della Siria segnano la fine della presenza europea in quelle aree centrali del mondo».
Per comprendere l’attuale frenesia dell’Eliseo, si tratta anche di valutare gli spazi che la diplomazia alla “Groucho Marx” dell’amministrazione Trump gli lascia, ma bisogna anche e forse innanzi tutto considerare gli smacchi strategici che due frenetici presidenti francesi, Nicolas Sarkozy e lo stesso Emmanuel Macron, hanno subito sullo scacchiere mediorientale-africano, partendo dal capolavoro sarkoziano della defenestrazione di Muammar Gheddafi che ha consegnato la Libia a turchi e russi, e dalla geniale iniziativa di Macron che ha rotto con l’Algeria, ha perso a favore dei russi tutto il Sub Sahara ed è stato cacciato da uno degli stati più fr...
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