Il dissenso sul blog? Per Grillo sono «schizzi di merda digitale» opera di prezzolati

Di Redazione
24 Marzo 2013
Il comico genovese evoca oscure manovre per indebolire il suo movimento e dare l'idea che base e vertici siano in disaccordo. Intanto Bersani prosegue le consultazioni e chiude, ancora una volta, a ogni ipotesi di intesa con il Pdl

Quello che si esprime sul sito beppegrillo.it non è dissenso per la linea del Movimento 5 Stelle, ma il risultato di un’azione di disturbo orchestrata dai nemici della rivoluzione grillina. È il messaggio centrale dell’ultimo post scritto dal comico genovese, che denuncia come da diversi mesi il suo blog sia letteralmente bersagliato da commenti negativi, mirati a indebolire la linea del Movimento e, ovviamente, a fornire materiale ai giornali per riferire di spaccature tra i vertici e la base.

SCHIZZI DI MERDA DIGITALE. I commenti negativi non sono altro che «schizzi di merda digitale». «Da mesi – scrive ancora Grillo – orde di trolls, di fake, di multinick scrivono con regolarità dai due ai tremila commenti al giorno sul blog. Qualcuno evidentemente li paga per spammare dalla mattina alla sera». Un’opera, secondo Grillo, fatta ad uso e consumo dei giornali e delle televisioni, che «da questa brodaglia colgono fior da fiore, con lerci e studiati “copia e incolla” per spiegare che Grillo è un eversivo, che il MoVimento 5 Stelle è spaccato. Di solito partono così “Il MoVimento 5 Stelle si divide sulla linea Grillo, ecco i commenti dal blog“. Dato che nel blog chiunque può commentare questo non vuol dire nulla. Prima vomitano i commenti sul blog e poi li rivomitano nelle televisioni».

BOLDRINI E GRASSO SONO FOGLIE DI FICO. In un post precedente il comico genovese aveva duramente attaccato anche l’ormai famoso “metodo Grasso”, secondo cui, come nel caso dell’elezione dei presidenti di Camera e Senato, Bersani spera di convincere alcuni grillini a dargli il suo sostegno scegliendo personaggi estranei alla politica e non compromessi coi vecchi partiti. Boldrini e Grasso, sostiene Grillo, «in realtà sono la più moderna manifestazione della partitocrazia. Foglie di fico: brave persone accuratamente selezionate per coprire personaggi che sanno benissimo di essere impresentabili, ma che in questo modo continuano a sopravvivere».

BERSANI ESCLUDE LARGHE INTESE. Intanto Pier Luigi Bersani, forte del pre incarico ricevuto da Napolitano, continua con le consultazioni in vista della formazione del proprio governo. Oggi ha incontrato il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, il presidente del Censis Giuseppe De Rita e rappresentanti di Confagricoltura, Cia, Copagri e Confcooperative. A chi gli chiedeva se si stesse occupando di larghe intese Bersani ha risposto che si sta dedicando «ai problemi reali del paese». Chiusura nei confronti del Pdl, ma più esplicita, anche da Stefano Fassina, responsabile economico del partito che su Facebook scrive: «Un partito guidato da chi per venti anni ha praticato un uso proprietario e personalistico delle istituzioni e delle risorse pubbliche e ha portato l’Italia sull’orlo del baratro non può essere interlocutore di un governo di cambiamento». Fassina attacca  anche chi, dentro il Pd, interviene per indebolire il tentativo del Presidente incaricato Bersani prospettando una possibile maggioranza con il PdL per un Governo del Presidente».

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