Il decalogo del Family day per aiutare i genitori alle prese con il gender a scuola

Di Massimo Gandolfini
13 Luglio 2015
I dieci consigli del Comitato "Difendiamo i nostri figli" per aiutare mamme e papà a contrastare l’introduzione dell’ideologia gender nelle scuole dei propri bambini

difendiamo-nostri-figli

Pubblichiamo i dieci consigli del “family day” permanente per aiutare i genitori alle prese con i tentativi di introdurre la teoria del gender nelle scuole dei propri figli.

Consigli operativi concreti per contrastare l’introduzione dell’ideologia gender nell’insegnamento scolastico. Come agire e che cosa fare:

1. Ogni genitore deve vigilare con grande attenzione sui programmi di insegnamento adottati nella scuola del proprio figlio.

2. In particolare, va attentamente letto e studiato uno strumento denominato “Pof” (piano offerta formativa). In esso devono essere elencate chiaramente tutte le attività d’insegnamento che la scuola intende adottare (attenzione: in alcuni casi il Pof è annuale, in altri triennale!).

3. I genitori devono utilizzare lo strumento del “consenso informato”: devono, cioè, dichiarare per scritto se autorizzano, oppure no, la partecipazione del proprio figlio ad un determinato insegnamento. Il consenso va consegnato in segreteria e protocollato (obbligo di legge).

4. A questo punto, si deve avere ben chiaro che gli insegnamenti scolastici sono di due “tipi”:
• insegnamenti curriculari, cioè obbligatori (ad esempio: italiano; matematica, ecc..);
• insegnamenti extracurriculari, cioè facoltativi, dai quali è lecito ritirare il figlio.

5. Nel caso di insegnamenti curriculari (ad esempio, insegnamento delicato a scienze naturali, con nozioni sul corpo umano e sue funzioni, compresa la funzione riproduttiva), si raccomanda che i genitori vigilino con grande attenzione, intervenendo sul singolo insegnante e/o sul dirigente scolastico, qualora si scorgano impostazioni in contrasto con i propri valori morali e sociali di riferimento. Come sempre, più genitori si associano, maggiore è la forza di contrasto.

6. Ad oggi, l’insegnamento “gender” è possibile soprattutto nei programmi di educazione all’affettività e alla sessualità, oppure nei percorsi di “contrasto al bullismo e alla discriminazione di genere”. Sono insegnamenti extracurriculari ed à soprattutto a questi che si deve prestare speciale e massima attenzione.

7. Il consenso/dissenso deve essere formulato per ciascun singolo percorso/progetto/insegnamento (non deve essere generico), va depositato in segreteria e deve essere protocollato (obbligo di legge).

8. Il genitore ha il diritto di chiedere tutti i chiarimenti che vuole, coinvolgendo ogni istituzione scolastica, ad ogni livello: Consiglio di classe, Consiglio di istituto, Consiglio dei professori, dirigente scolastico/preside.

9. Si raccomanda di informare e coinvolgere le associazioni dei genitori:
Age ([email protected]).

10. L’articolo 30 della Costituzione italiana e l’articolo 26 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo sanciscono il diritto dei genitori all’educazione ed istruzione dei figli: ogni genitore ha grande potere decisionale e – cercando di aggregare altre famiglie – la possibilità d’intervento sugli organismi scolastici diventa tanto più forte e positiva, soprattutto se sostenuta da un’associazione genitori accreditata (Age, Agesc).

Un forte appello a tutti i genitori affinché si sentano protagonisti diretti, offrendosi come “rappresentanti di classe” ed entrando a far parte dei “Consigli di istituto”.

Massimo Gandolfini
Comitato “Difendiamo i nostri figli”

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26 commenti

  1. recarlos79

    ettore e antonio un giorno i sostenitori dei nuovi diritti vi obbligheranno a prenderlo per sentirvi uguali agli altri. vorrei che la cei riflettesse su chi si interessa al bene delle famiglie facendo il lavoro che spetterebbe a loro. ma sono troppo occupati dalla politica e a scalare gradi tra ff.

    1. Menelik

      Infatti, una parte degli altri prelati sono la prima causa della rovina della Chiesa in occidente.

  2. Giacomo

    Ma la mia domanda è un’altra: che cos’è il gender?!

    1. Fabio

      Il gender e’ una teoria elaborata ad Esalen , in California

    2. filippo

      Ancora non si capisce bene.. in quanto non esiste una definizione di legge…
      Più o meno il gender è il tuo sentirti maschio, femmina o altro (???), un concetto distaccato dall’essere biologicamente maschio o femmina..

      Questi pensano che sia cosa buona insegnare ai bambini che si può scegliere senza problemi anche da un giorno all’altro che vuoi essere diverso da quello che natura ti ha fatto..
      Altro che educazione sessuale precoce, bisogna insegnare ai bambini e ai ragazzi cos’è l’amore vero!

    3. Gerry

      La teoria del gender dovrebbe prevedere sostanzialmente la cancellazione del genere “maschio” e “femmina”, in quanto ognuno può scegliere, liberamente e a ripetizione, a quale genere appartenere. Che io sappia esistono alcune decine di “generi” tra cui si può scegliere.
      E’ incredibile, sono stati capaci di proporre l’annullamento delle differenze tra maschi e femmine.
      Roba da film fantozziani.
      Un’amica, maestra elementare, mi ha confessato che ha recenemente scoperto che dal prossimo anno scolastico dovrebbe insegnare ai suoi bambini in che modo masturbarsi.
      Renzi non smette mai di sorprendere.

      1. Raul

        La cugina di una mia amica maestra delle elementari mi ha detto che costrette masturbare a forza i bambini che si rifiutano

        1. Barbara

          Costretta da chi? In che modo? Il dirigente le ha puntato contro una pistola? Ma siamo fuori? Se qualcuno vuole costringerti a usare violenza su qualcun altro (masturbare a forza un bambino e’ violenza, x di piu’ su un minore) lo denunci immediatamente. Quindi questa storia non e’ vera, altrimenti questa fantomatica cugina sarebbe ben stupida a raccontare in giro di aver commesso un reato cosi’ grave e andrebbe denunciata immediatamente.

      2. SUSANNA ROLLI

        Mi fanno più rabbia quelli che dicono che il gender teory non esiste..Allora esiste il gender practic dato che lo stanno già praticando in alcune scuole e/o asili d’Italia (anche Trento): e i libretti gender che il sindaco di Venezia avrebbe messo all’indice? La loro esistenza se l’è inventata lui?

        1. xyzwk

          I “libretti” che il sindaco di Venezia avrebbe messo all’indice e che d’ora in poi con la riforma della scuola nessun sindaco avrà facoltà di ripetere, erano libri di favole e oltretutto ha fatto ritirare tutti i testi compresi quelli erano stati già letti in tempi non sospetti in cui a scuola si usava invece ben altri indottrinamenti obbligatoriamente, come la religione.

          1. To.ni

            Xyzwk

            Ignorante cronica: l’ora obbligatoria nella scuola italiana avveniva nel contempo che i tuoi amici progressisti oggi, ma comunisti ieri, ci volevano fare diventare felici nel paradiso sovietico. Grazie ai cattolici sei libera di sputare tutto il giorno

            Chissà che “libri di favole” dovebvano essere per avere la tua attenzione: “Biancaneve ed il prrimo aborto”, “La nonna aiuta cappuccetto rosso ad abortire”…. quelle che ti leggevano a casa da piccola

          2. SUSANNA ROLLI

            Aiuto!

          3. Barbara

            Erano (sono) capolavori della letteratura per l’infanzia, alcuni sono classici scritti decenni fa. Ma sapete di cosa parlate?

        2. Luca

          Susanna, il sindaco di Venezia ha “messo all’indice” dei libri senza averli mai nemmeno aperti.
          Non si è inventato i libri, se n’è inventato il contenuto.
          Un po’ come fate voi quando diffondete assurde falsità sulla “teoria del gender”, come l’insegnamento della masturbazione ai bambini o, peggio ancora, la negazione delle differenza di genere.

          1. SUSANNA ROLLI

            Ah!, adesso un sindaco deve mettersi a leggere TUTTI i libri che circolano a Venezia? Ci vorranno minimo cinque-sei anni prima di averli letti tutti, fuori orario di lavoro! i libretti dove due mamme aspettano un bambino, due pinguini maschi non so bene cosa fanno stanno covando un ovino…Che schifezza!, ho visto qualcosa in internet -roba seriosa, non bufale!” e mi chiedo con quali soldi son stati fatti stampare questi libretti; io li avrei dati in beneficenza (i soldi, ovvio).
            Mi informero’ meglio.

          2. Barbara

            Beh, se uno vieta dei libti, certo che deve sapere di cosa si tratta, altrimenti si copre di ridicolo. Anche chi commenta dovrebbe sapere di cosa parla.

          3. Barbara

            Tra parentesi, le uova dei pinguini sono covate dai maschi. Piero Angela ce lo racconta da quarant’anni. Ammazziamo tutti quei pennuti pervertiti! E mandiamo via dalla tv di Stato Piero Angela, che ha un nome da maschio e un cognome da femmina! Confonde le idee ai bambini che guardano i suoi documentari!

          4. Giacomo

            Io so che si insegna ai bambini nelle scuole che nessuno deve giudicare negativamente un gay o una lesbica o un uomo che si sente donna o viceversa, non che loro non debbano sentirsi tali. Dal momento che anni e anni in cui non si è tenuto conto di quanto un’educaIome inclusiva e tollerante sia una manna per la società se impartita sin dall’età infantile hanno prodotto solo confusione sull’omosessualità facendo alimentare idee connesse alla qualificazione del l’omosessualità come malattia, deviazione, turba etc, non vedo che male poasa fare a dei bambini imparare a non discriminare gli altri perché hanno un orientamento sessuale differente. Io non ho paura che miei figli diventano gay, ma credo che così imparino a valutare gli altri per quello che fanno e per come si comportano, non per le etichette che hanno addosso. Poi scusate, ma fin tanto che a scuola di queste cose non si parlava non c’erano gay? A me pare ci fossero già e magari aiutare la loro inclusione nella società potrebbe prevenire scontri di categoria che non fanno bene ai valori cristiani e anche scoraggiare pratiche che pur lecite sono fastidiose come i gay pride, che non condivido, ma che so nascere da esigenze di autoaffermazione della propria sessualità dovuta ad anni e anni di segregazione sociale con lo scopo di portare alla vergogna queste persone che, fin tanto che chiedono alcuni diritti (sono contrario a matrimonio e adozioni infatti) fanno del bene a se stessi, all’amore e del male a nessuno. Forse sbaglio, ma mi sembra un po’ arrogante da parte vostra pensare per categorie generali senza approfondire. Oltretutto io ancora non ho capito cos’è il gender: mi rispondete con “dovrebbe prevedere” o “più o meno” o citando teorici californiani che nessuno, tanto meno gli omosessuali che ho avuto modo di conoscere nella mia vita, conoscono. Quindi di fatto non sapete cosa sia il gender. E nessuno lo sa con precisione. Altra cosa che mi stupisce è che spesso si citino studi degli anni ’70 e ’60 per supportare le teorie sull’esistenza del gender: se gli studi sono così vecchi perché non si parlava di “teorie gender” e “ideologia gender” fino a 7-8 anni fa? Fin quando l’esistenza di questa pericolosa macchinazione non sarà scientificamente provata, non avrete modo di convincere né me né la maggioranza della popolazione a condividere la vostra battaglia. Mi spiace perché altrimenti ho stimato le vostre idee.

          5. SUSANNA ROLLI

            Io sono molto concreta. Andiamo al dunque. Ci sono luoghi istituiti per insegnare -le scuole. Ci sono scuole ed asili in Italia dove si insegnano corsi gender e al pratico -per esempio- si tirano giù le mutandine ai bimbi per fare conoscere meglio il sesso, più avanti la masturbazione, si fanno passare cose molto private che violano la persona stessa, altro che aiutarla a capire..Genitori, insegnanti, dove siete? Clicchi per cortesia SEX BOX SVIZZERA (pene e vagine di peluche) e mi dica a che pro, per favore. La prego di informarsi meglio, poi se ci sono genitori che ci tengono tanto che i propri figli frequentino corsi così!!, che possono aiutare le menti dei bambini che col gioco del rispetto si impara a rispettare anche gli omosessuali!!!! Poveri! Grazie, buona giornata. Dimenticato! La miglior educazione al rispetto del prossimo inizia intanto rispettando chi hai di fronte -non lavandogli il cervello e tirando giù mutande!!-, poi in famiglia.La scuola non tolga il diritto di priorità che i genitori hanno nella scelta del tipo di educazione per i figli: tutto sancito dalle leggi, nazionale ed europee.

          6. Giacomo

            Abbia la compiacenza di farmi un esempio di scuola italiana in cui si siano attuate pratiche simili anche solo lontanamente a quelle da lei descritte (“tirare giù le mutande a un bambino”). Io ho cercato e ricercato per capire i fondamenti di questa battaglia ma continuo a ritenerla insensata o quanto meno estranea alle regole che la logica dovrebbe imporre a fronte delle reali e potenziali minacce. Le cose di cui si parla o accadono altrove (con ciò intendendosi in altro Stato), e diversamente da come vengono descritte, oppure non accadono direttamente. Io penso di essere abbastanza informato, ma se l’informazione a cui debbo attenermi è quella manipolata e distorta a cui si attiene lei…mi dispiace ma ci tengo alla mia serietà. Per altro, reputo questo insensato allarmismo molto grave e controproducente sia rispetto allo sperato effetto “diamo una svegliata al prossimo sui drammi dell’oggi” sia rispetto all’altrettanto sperato e più nascosto, perché pubblicamente ineffabile, effetto “spero che i miei figli non diventino gay e che non aumentino i gay sulla terra”. La gravità di questo approccio allarmista ritengo derivi dal fatto che questo modo di pensare e soprattutto di agire si traduca poi in un conflitto sociale acuto da cui i valori cristiani rischiano di uscire martoriati dal tentativo di ricondurli a un integralismo che non è loro proprio e, in ultima istanza, il pericolo è quello di non poter più contagiare nessuno con la bellezza del (vero e importantissimo) messaggio di Cristo. Fate attenzione alle distorsioni del reale!

          7. SUSANNA ROLLI

            C’è un giurista di nome Gianfranco Amato, presidente dei giuristi per la vita.
            Sta girando l’Italia in lungo e in largo a difesa dei bambini ed era in Piazza S. Giovanni -Roma (lo ha saputo che erano più di un milione gli indignati?) il 20 giugno,insieme ad altri rinomate persone che hanno sposato nobili e sacrosante battaglie (senza spargimento di sangue e vetri infranti).
            Ho imparato tante cose da lui. E il gender è “passata” come legge, anche se con attenuanti (sara!): si informi bene, se ha figli o nipoti in età scolastica.
            Distinti saluti. /www.facebook.com/pages/Giuristi-per-la-vita/1431350443800527iornata.

          8. giovanna

            Susanna, scusa se mi intrometto, ma credo che Giacomo sappia benissimo cosa sia il gender.
            E comunque, non sono mai riuscita a capire perché dia tanto fastidio il dire che esiste una “teoria gender” da parte di gente che la incarna , la propaganda, la impone bellamente.
            Il fatto di non chiamarla “gender” cambia forse qualcosa ?
            Cambia qualcosa nelle spiegazioni, a nostra insaputa, ai nostri figli, che amare una persona del proprio sesso o del sesso opposto è un’opzione qualsiasi ? Che si può scegliere se essere maschio o femmina, quando rispettare una persona che ha questo problema è riconoscere innanzitutto che ha un problema psichico ? Come la vogliamo chiamare questa teoria ? Gender o pippo, che cambia ? Quanti si sono presentati qui, spiegando il gender dettagliatamente, e nel contempo negando che esista ?
            Evidentemente, c’è qualcosa che mi sfugge

          9. Barbara

            Se si vuole essere concreti: se si ha notizia provata di qualcuno/a che ha esercitato violenza su un bambino/a con masturbazione forzata si va alla Polizia e si denuncia. Se si perde tempo a discettarne in Rete, significa che sono chiacchiere e di concreto c’e’ ben poco.
            P.S. Sono un’insegnante e nei cataloghi di materiale didattico che ci arrivano a scuola non ho ancora mai visto vagine di peluche e simili. Se dovesse capitare vi faro’ sapere, magari qualche appassionata delle 50 sfumature di grigio puo’ essere interessata (ma il Family Day non dice niente su questo libro che ha traviato tante madri di famiglie tradizionali?)

          10. Giacomo

            Susanna, Giovanna. Io ho chiesto espressamente esempi provati delle cose che andate millantando in ogni dove. Non me li avete saputi fornire. Mi avete citato le parole di quest esimio dott. Amato che hi sentito a volte parlare, ma che non cita mai fonti che possano essere provate, quindi le notizie a cui fate riferimento sono, di fatto, pienamente inventate. Potrà anche sussistere un pericolo rispetto al futuro, ma allo stato attuale delle cose nessun agguato è in atto. Quindi la tattica di seminare il panico non è produttiva: porta a una chiusura tale che, a mio parere, potrebbe portare le vostre paure a concretizzarsi solo per la volontà di andare incontro a chi dice falsità. Quindi attenzione e sveglia! A me non andrebbe bene se le cose stessero come dite voi, ma così non è, quindi non avverto timori. Informatevi da fonti reali e non pilotate, please.

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