Il caso della carne di cavallo. Nestlé ritira alcuni prodotti venduti in Italia

Di Elisabetta Longo
19 Febbraio 2013
I governi rassicurano sul fatto che la presenza di carne di cavallo in alimenti già pronti non sia pericolosa per la salute. in Gran Bretagna le vendite sono crollate

Per una quantità di carne di cavallo intorno all’1 per cento, la multinazionale Nestlè ha dovuto ritirare prodotti a marchio Buitoni (azienda comprata nell’88). Gli incriminati sono tortellini e ravioli a base di carne, sulle cui etichette è indicato solo carne di origine bovina, da oggi non più reperibili nei banchi frigo dei supermercati, fino al nuovo ordine. La Nestlè ha ritirato questi prodotti anche dal mercato spagnolo, dove vengono importati, e specifica in una nota stampa che la colpa è di «una dichiarazione fraudolenta di un nostro fornitore di carne di manzo, dall’azienda tedesca H.J. Schypke, subappaltatrice di uno dei nostri fornitori, JBS Toledo N.V».

CONTROLLI IN ITALIA. Continua lo scandalo della carne equina non segnalata, dopo i casi inglesi. In molti prodotti alimentari della grande distribuzione Tesco e Burger King, test del dna avevano segnalato la presenza di carne di cavallo, sacro per i britannici, e la colpa era delle aziende da cui tali prodotti venivano acquistati. La prima accusata era stata la Francia, da cui molte catene importavano lasagne. La Findus Italia aveva subito precisato in un comunicato stampa che per i consumatori italiani non c’era nulla da temere, visto che le filiere dei prodotti nel nostro paese sono ipercontrollate. E invece ora giunge notizia che verranno effettuati 200 controlli random su merce surgelata e fresca dai Nas di Torino, che verranno poi analizzati dall’Istituto zooprofilattico del capoluogo torinese.

CROLLO DELLE VENDITE. In Gran Bretagna questo affare della carne di cavallo, come prevedibile, incide sulle vendite di carne, sia nei supermercati sia nei fast food. La vendita degli hamburger surgelati, tanto amati dagli inglesi, sono crollati del 40 per cento, e in 850 scuole del paese sono stati ritirati molti preparati per le mense scolastiche. Ora Downing Street dice, in una nota, che stava già vigilando sulla carne equina da 18 mesi, per alcune precedenti segnalazioni. Nel frattempo, sui nuovi test effettuai da altri prodotti inglesi, emerge anche tracce di carne di asino, proveniente da aziende della Bulgaria.

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