Cartolina dal Paradiso

Idee per un solido arsenale informativo dedicato all’esercito delle famiglie

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Pubblichiamo la rubrica di Pippo Corigliano contenuta nel numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti)

Dopo i tre Family Day la famiglia italiana ha una identificazione sociale che prima non aveva. Si dava per scontato che la famiglia c’era ed era la forza del paese anche in tempi difficili e con politiche dissennate. Ora la famiglia sta diventando militante e ha bisogno di essere attrezzata culturalmente e politicamente.

I genitori sono sempre impegnati e proprio per questo l’ultimo Family Day si è presentato come “eroico”: tempo, denaro e viaggi sono stati impiegati superando i disagi. Ora c’è bisogno che la famiglia sia informata e viva in un clima culturale costruttivo e tonificante, tenendo sempre presente che il tempo da dedicare all’autoformazione è poco.

Sarebbe da auspicare che si raccolgano segnalazioni di dati scientifici, notizie, libri, video… che meritino di essere visti e conosciuti, presentati da brevi recensioni.

Esempi ce ne sono: le conversazioni di Franco Nembrini su Dante di Tv2000 raccolte su YouTube o le chiacchierate con i giovani di Alessandro D’Avenia; tanti articoli di Tempi che meritano di essere conservati; l’articolo di Marina Corradi su Avvenire sugli esperimenti inglesi sugli embrioni; i libri di Costanza Miriano sull’impegno per la felicità matrimoniale; il romanzo gradevolissimo Il risveglio della signorina Prim; libri buoni per bambini…

Un emporio culturale in cui la famiglia può pescare. Già ci sono bei siti di documentazione (documentazione.info) o per scegliere un film (familycinematv.it). Occorre continuare con iniziative del genere.

@PippoCorigliano

Foto Ansa

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    3 commenti

    1. lucillo

      Arsenale
      Esercito
      Militante
      Eroico

      mancano solo i bambini soldato e abbiamo tutto… che poi… mancano?

    2. recarlos79

      sono dell’idea che la famiglia debba diventare il riferimento ideale della politica, perché di fatto lo è già dello stato. ciò vuol dire politiche del lavoro, parità scolastica e sistema fiscale agevolato. una sponda importante (anzi, un inizio di dialogo per una convivenza senza conflitto) si potrebbe trovare nelle famiglie degli immigrati (non lasciamoli ai partiti). ma poi qualche prete illuminato ci verrebbe a dire che così diventeremmo una lobby, sconsigliata da francesco.

    3. jb Mirabile-caruso

      Non c’è dubbio alcuno: la Famiglia deve abbandonare definitivamente il suo “passivismo” e diventare permanentemente “attiva”, nella consapevolezza che – nel contesto degenerativo presente della Politica – una stragrande maggioranza portatrice di valori universali ed inoppugnabili è condannata a perdere se passiva, mentre una sparuta minoranza portatrice di vizi e del nulla assoluto ha il sopravvento su di essa in forza del suo “attivismo”.

      Va anche osservato che la Chiesa – come Istituzione – sta attraversando un periodo storico di profonda e gravissima crisi, ed è bene comprendere che l’iniziativa di questo riscatto di attivismo Cristiano, Umano ed Antropologico deve essere interamente supportato dal LAICATO, com’è, d’altronde, nella logica delle cose se è vero – com’è inoppugnabilmente vero – che essere “credenti” implica la precisa responsabilità di essere, al contempo, anche “cittadini” pienamente e costantemente consapevoli di tutto quanto avviene nella Nazione per opportunamente intervenire con il proprio peso elettorale.

      Il Laicato Cristiano deve diventare attivamente apologetico!

    I commenti sono chiusi.