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Su Strisciarossa Alfiero Grandi scrive: «La legge elettorale sarebbe il completamento del disegno della destra: maggioranza parlamentare garantita con un premio anche per coalizioni che ottengono una percentuale di voti validi ben al di sotto del 50 per cento e parlamentari di fatto nominati dall’alto perché eletti in liste collegate ai candidati premier. Insomma, tra la proposta dell’Italicum di Renzi e quella della destra oggi c’è notevole sintonia. Con buona pace della cospicua giurisprudenza della Corte costituzionale in tema. In questo quadro, deputati e senatori potrebbero solo approvare le proposte di un governo che avrebbe nel presidente del Consiglio un centro di potere fin troppo ingombrante: è un cambio istituzionale radicale che contrappone il ruolo del premier a quello del Parlamento, definitivamente relegato in posizione subalterna.
L’opposizione, però, non può limitarsi ad emendare e, anzi, deve chiarire al paese che votare il capo del governo è un cambio di sistema cos...
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