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I ritratti emotivi di Lucian Freud

Di Mariapia Bruno
13 Febbraio 2012
I ritratti inquisitori dell'animo umano del nipote pittore del padre della psicanalisi invadono le sale della National Gallery Portrait di Londra diventando protagoniste assolute della retrospettiva "Lucian Freud portraits" aperta a pubblico fino al prossimo 27 maggio.

«Ho sempre voluto trasmettere emozioni con le mie opere, per questo ho dipinto persone. Sono le persone che sin dall’inizio hanno portato le emozioni nelle opere. I più semplici gesti umani raccontano storie». Questa è la filosofia creativa di Lucian Freud (1922- 2011), il pittore realista scomparso lo scorso 21 luglio ricordato soprattutto per essere il nipote del padre della psicanalisi Sigmund Freud. Dipingeva l’uomo, lo scrutava, mettendone in risalto i dettagli intimi, i segreti, le paure, le ossessioni. Per questo prediligeva i ritratti, prendendo sempre spunto dalla vita: «Non avrei mai potuto inserire in una mia opera nulla che non fosse realmente di fronte a me» affermava. E sono proprio i ritratti gli elementi chiave attorno a cui ruota la retrospettiva “Lucian Freud portraits” da poco inaugurata alla National Gallery Portrait di Londra.
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Sono 130 le opere eseguite nel corso di una lunga vita che accolgono il visitatore nella sede espositiva adiacente a Trafalgar Square, raccontandogli il percorso creativo e personale di uno dei più influenti pittori del XX secolo. Protagonisti gli amici, le amanti e i membri della famiglia dell’artista, le “persone della mia vita” – come diceva lo stesso Lucian -, che dimostrano quell’intensità emotiva e quella instancabile osservazione dell’animo afferrata e immortalata dall’artista nelle sue creazioni. Accanto ad opere già conosciute, come l’Autoritratto dell’85, ve ne sono altre che vedono qui, per la prima volta, la luce di una galleria. Tra queste il “Portrait of the Hound” (Ritratto di segugio), un doppio ritratto affettuoso dell’assistente del pittore, David, con il suo levriero. «Lucian Freud ha dipinto le persone in modo piacevolmente inquisitivo – spiega Sandy Nairne, direttore della sede espositiva – e la National Portrait Gallery è davvero lieta di riunire cosi tanti ritratti realizzati per mano di uno dei più grandi artisti del nostro tempo». Fino al 27 maggio 2012.

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