
I partiti anti-euro volano nei sondaggi. E ringraziano la sinistra che si è dimenticata della classe operaia
Secondo i calcoli del think tank Open Europe, i cosiddetti partiti anti-euro potrebbero superare il 30 per cento dei voti in tutto il continente alle prossime elezioni europee di maggio, in netta ascesa rispetto al 24,9 per cento ottenuto nel 2009. Un sondaggio del Sunday Times mostra che in Gran Bretagna l’Ukip, partito nazionalista e conservatore guidato da Nigel Farage (foto a destra), supera in gradimento sia i conservatori del premier David Cameron sia i laburisti, superando il 31 per cento dei consensi. Da chi li attingerà? Secondo l’agenzia Reuters, l’Ukip, come avviene per tutti i partiti anti-euro degli stati europei, prende sempre più voti «dalla classe operaia, che disincantata dalla politica, ha sopportato il peso della globalizzazione e della crisi finanziaria», sentendosi ignorata tanto dal Labour quanto dai Tories, che hanno preferito occuparsi di matrimoni omosessuali e politiche a favore degli immigrati.
UKIP – REGNO UNITO. «La destra non è più solo un rifugio per la classe media formata da conservatori che vivono in bei quartieri e si lamentano sul campo da golf dei costi dell’Unione Europea», osserva la Reuters. «Al contrario, il messaggio anti-immigrazione e anti-establishment dell’Ukip intercetta i voti della classe operaia», attingendo «al sostegno del proletariato e degli elettori poveri che tradizionalmente appoggiano il partito laburista di centro-sinistra». Si tratta di gruppi sociali che vengono definiti «left behind». Lavoratori “lasciati indietro”, non considerati dai politici laburisti, e che ora hanno trovato chi accoglie le loro istanze. «Abbiamo strappato molti elettori ai laburisti nel nord dell’Inghilterra», tradizionale feudo di sinistra, aveva detto Farage a febbraio in un’intervista raccolta proprio dalla Reuters. Il motivo è semplice: l’immigrazione interna all’Europa danneggia i britannici più poveri. «Dal 2004 la Gran Bretagna ha visto entrare sul suo territorio più di 650 mila immigrati, per lo più provenienti dai nuovi paesi membri dell’Europa centrale», nota l’agenzia nella sua analisi, «e i nuovi arrivati hanno fatto a gara con i lavoratori locali per i lavori a bassa retribuzione, deprimendo i salari e alimentando la concorrenza per alloggio e istruzione».
FRONT NATIONAL – FRANCIA. In Francia, il centro-sinistra, come in Gran Bretagna, tenta di riconquistare il voto dei colletti blu, candidando membri del sindacati nelle zone industriali come la Lorena. Ma «sembra una causa persa», nota la Reuters. Non solo il socialista François Hollande è il presidente meno amato della storia della Repubblica transalpina, ma «secondo un sondaggio Ifop pubblicato la scorsa settimana (23 aprile) il Front National è in testa nella circoscrizione orientale, con il 26 per cento, e il partito conservatore, Ump, ottiene il 24 per cento, mentre i socialisti sono fanalino di coda con il 15,5 per cento». In Francia non c’è solo l’immigrazione a portare gli elettori di sinistra a votare il partito guidato da Marine Le Pen, spiega la Reuters. «La chiusura di fabbriche, i salari stagnanti, la disoccupazione elevata e la crescente disuguaglianza hanno spinto molti degli elettori di sinistra a votare contro i socialisti». Inoltre, conclude l’agenzia, «come in Gran Bretagna, molti di questi elettori hanno valori sociali conservatori e sono stati alienati da scelte politiche progressiste come il matrimonio gay».
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8 commenti
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La sinistra europea è purtroppo quella che è, ma i popolari e i liberaldemocratici europei sono identici,completamente asserviti alla troika !
Si cerca sempre di incolpare gli altri, la sinistra, gli omosessuali, gli immigrati, ecc.
E’ come un condimento che si usa per ogni minestra.
Perché non parlate, almeno qui in Italia, di dove ci hanno portato tanti anni di governo di Berlusconi?
Per non parlare di questi errori, si parla sempre di altri.
Anche io ho avuto fiducia, un tempo, in lui, ma adesso basta.
Se siamo a questo punto, guardiamo le cause alla radice
Bravo..concordo con te. Hanno governato per venti anni e ci hanno ridotto a pezzi. E’ l’ora che la gente faccia un bell’esame di coscienza prima di votare. La “furbizia italica” la stiamo pagando a caro prezzo tutti ed è ora di smettere di dare la colpa di quello che ci è accaduto ad altri. Abbiamo avuto dei politici dissennati che non hanno investito nella società e nel lavoro e questo ci ha esposto gravemente agli squali della finanza internazionale e chissà se ci rialzeremo mai.. Ma essere così ciechi da continuare a votarli, come ho letto che faranno alcuni mi fa rabbrividire.. Lo ha detto lo stesso B. “come possono pensare di Rieducarmi con i servizi sociali” . Io non so se sia innocente, perseguitato dalla magistratura o colpevole e francamente non mi importa anzi non sopporto più di sentir parlare dei suoi guai quando l’Italia sta affondando. Vuole fare qualcosa di buono? Si ritiri a vita privata si concentri su se stesso per dimostrare che è innocente e ci faccia governare da gente che non ha i suoi casini.
E va beh, la sinistra si è dimenticata della classe operaia.
La destra, invece, di cosa si è dimenticata?
Intanto è divertente assistere a questo interesse per la sinistra, da parte di un giornale che ormai si vergogna a parlare della destra.
Come mai nemmeno un articolato sul perseguitato di Arcore? Sul difensore della Famiglia, d’ ora in poi della “Sacra Famiglia”? Sul suo partito personale che perde pezzi ogni giorno di più?
Dopo ventanni di sostegno indefesso alle destre becere e impresentabili berluscon/bossiane, in attesa di capire se possono , come gregge belante, convergere su qualcun’altra abbastanza reazionaria, per prendere un pò di tempo, si occupano della sinistra che avrebbe dimenticato la classe operaia.
Ma quando mai vi è interessata la Classe Operaia? Ormai è l’ automazione dei processi di produzione che l’ ha sempre di più sfoltita.
Non è che non votino più a sinistra, è che non ci sono quasi più Operai. Si sono riconvertiti in qualcos’altro o sono disoccupati e votano per lo più Sinistra e M5S.
Il fatto che crescano i partiti anti-euro è un fallimento per tutti i partiti, non solo per la sinistra.
Se Renzi c’è, è bene che batta un colpo, perchè anche in Italia la netta impressione è che il PD tenga di più alle lobbies LGBT e agli extracomunitari in continuo afflusso dall’Africa, che agli italiani.
visto che in molti articolo ci si mette in mezzo la storia dei matrimoni gay e degli immigrati, mi adeguo e dico che non cambierà nulla in europa. molti, qui su tempi.it, si augurano che il 25 maggio vincano i partiti cattolici e comunque anti europa. poi magari gli stessi, in votazioni nei singoli paesi, guadagnano ancor più consenso. così se pur nel parlamento europeo si osteggiano i matrimoni gay e l’immigrazione di massa, nei singoli paesi i partiti anti europa agiscono di testa propria col pretesto che dell’europa bisogna sapersene fregare. e cioè non tolgono i matrimoni gay ove ci sono e anzi li mettono ove non ci sono, e favoriscono pure l’immigrazione dal mondo arabo. e i partiti cattolici… forse faranno lo stesso. mi puzza che tanto hanno orchestrato bene la cosa. di certo i partiti anti europa sono una mossa astuta se i partiti cattolici vincono il 25 maggio. siamo noi che ci illudiamo.
C’è un errore grossolano nel titolo. La sinistra non si è mai interessata della ‘classe operaia’, anzi. L’ha usata e la usa come testa d’ariete per raggiungere il potere, dopodiché se ne disinteressa concedendo ogni tanto qualche briciola. Non è la sinistra che ama il popolo, Dalla Storia si evince che è come sto scrivendo. Ogni tanto imbecca il suo ‘popolo’ convincendolo che ora è bene interessarsi dell’emancipazione femminista. Subito dopo insegna che bisogna dar spazio ai giovani. In seguito guida le battaglie contro coloro che non si rassegnano al loro stra-potere. Oppure -ciechi che guidano altri ciechi- portano la massa (perché tale ci considerano) a condividere con loro le loro ideologie. Napolitano insegna nulla? Lui che è più rosso del fuoco dove ci sta portando,dimenticando che è Presidente d’Italia e non un servo d’Europa?