I palestinesi disperati manifestano contro Hamas (che è ancora forte)

Dalle strade che portano all’ospedale indonesiano nel nord di Gaza City, dove sono ricoverati la maggior parte dei bambini feriti nei bombardamenti, al campo profughi di Jabalia, roccaforte dei terroristi di Hamas, martellato dall’artiglieria israeliana, fino alla cittadina di Beit Lahaia, che Israele si prepara a colpire dopo aver intimato ai residenti di andarsene al più presto, e a Khan Younis, nel sud della Striscia, migliaia di persone scendono in strada da giorni.
Sventolano bandiere bianche. I cartelli che mostrano alle telecamere invocano, in inglese, “Stop the War”, “Stop Hamas”, “We want peace”: messaggi diretti al mondo intero, non ai leader palestinesi o all’esercito israeliano. Migliaia di appelli postati sui social chiedono la fine della guerra, chiedono ad Hamas di rilasciare gli ostaggi. È la prima volta che il popolo di Gaza si mobilita contro Hamas.

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