
I no-global dell’Apocalisse
Filoguerriglieri e paranoico-apocalittici. L’identikit aggiornato dei no-global italiani farebbe venire il mal di mare a un vecchio marinaio, ma tocca fissarselo in mente comunque per un motivo molto serio: tutte le strategie che la sinistra sta dibattendo per portare l’assalto al governo del centro-destra prevedono la loro partecipazione nel cruciale ruolo di truppe di assalto. Per Cesare Salvi (Ds) i ragazzi di Agnoletto & Casarini «Prima di Genova, a Genova e dopo Genova hanno dimostrato la loro grande capacità democratica e pacifica», per Fausto Bertinotti «sono gli animatori della democrazia in Italia». E allora vediamoli da vicino, questi specchiati democratici.
Filoguerriglieri
I no-global, si sa, da sempre nutrono una smisurata stima per Fidel Castro. Il quale è il più noto sponsor internazionale delle Farc, i guerriglieri narco-comunisti colombiani le cui gesta coraggiose sono narrate alle pagg. 9-11 di questo numero di Tempi. Intendiamoci: il sostegno cubano alle Farc non è finanziario, ma politico. Negli anni Sessanta Castro fornì alle Farc addestramento e basi a Cuba, armi, medicine e finanziamenti. Ma oggi i rapporti si sono invertiti: divenute benestanti grazie al narcotraffico e ai rapimenti, le Farc pagano profumatamente i servizi che Castro fornisce loro, e cioè mercenari per l’addestramento sul posto, acquisti di armi al mercato nero e le prestazioni professionali di 500 medici cubani che sono entrati nel territorio controllato dalle Farc dopo l’avvio del processo di pace (poi deragliato per colpa dei guerriglieri) nel 1998. In cambio, il lìder maximo ha garantito una sponda internazionale alla strategia scelta dai guerriglieri: sfruttare l’immunità concessa loro dai meccanismi del processo di pace per rafforzarsi organizzativamente e militarmente.
Sarà anche per questo che i no-global italiani mostrano un’attrazione fatale per i narco-comunisti colombiani: lo attestano decine di articoli, iniziative, siti Internet e addirittura interventi parlamentari. Non si tratta solo di gruppuscoli o centri sociali. Un ruolo importante nel sostegno alle Farc ce l’ha Rifondazione comunista (Rc). Su Liberazione, il quotidiano del partito, da anni appaiono regolarmente servizi sulla Colombia che presentano le Farc sotto una luce positiva. In un pezzo apparso subito dopo l’avvio del processo di pace all’inizio del 1999 Franco Bonato scrive che «la resistenza guerrigliera pone limiti all’immensa organizzazione dell’ingiustizia» e che è «pura illusione pensare che la pace sia dietro l’angolo… le stesse Farc dichiarano esplicitamente che non ci potrà essere pace senza una trasformazione profonda, strutturale delle condizioni di vita della popolazione». Nello stesso numero del giornale Marco Consolo riesce nell’impresa di condurre un’intervista a Manuel Marulanda, il capo storico delle Farc, senza fare domande sul coinvolgimento della sua organizzazione nel narcotraffico (alla fine è Marulanda stesso che solleva la questione, naturalmente smentendo tutto) o sull’abitudine di finanziarsi con rapimenti di civili. A Modena la locale Associazione di Solidarietà Internazionalista con Cuba ha aderito, alla fine del ’98, al Coordinamento nazionale di appoggio alla lotta delle Farc. Gli attivisti del gruppo si riuniscono normalmente presso la sede di Rc e la loro adesione è stata pubblicizzata sul sito istituzionale del Comune di Modena, nello spazio riservato alle associazioni. Ma l’episodio più clamoroso resta probabilmente l’intervento dell’on. Graziella Mascia durante il dibattito parlamentare sui provvedimenti anti-terrorismo del governo dopo gli attentati dell’11 settembre: «Faccio notare – dichiarò il deputato di Rc – che anche oggi moltissimi dei movimenti di liberazione, cito le Farc, che magari a molti non sono simpatici, sono nell’elenco del terrorismo internazionale. Noi consideriamo quello un movimento di liberazione. Come si vede, le interpretazioni possono essere più di una».
Paranoico-apocalittici
In un’intervista apparsa sul n. 16 di Tempi Alain Finkielkraut, stigmatizzando l’apparizione di un libro “negazionista” di autore francese sugli attentati dell’11 settembre, apparentava quel testo, le voci sul ruolo del Mossad israeliano e il clima culturale di cui tutto ciò è figlio all’“antisemitismo apocalittico” dei Protocolli dei Savi di Sion. Apocalittico è pure l’antioccidentalismo islamico di Osama Bin Laden secondo un esperto come Massimo Introvigne, o il nazional-bolscevismo del Movimento Eurasia (in maggioranza russi, ma anche italiani), che nel loro sito “Delenda_Carthago” (Cartagine sarebbe l’alleanza euro-atlantica, cioè la Nato) commentano gli attentati dell’11 settembre con la citazione dell’angelo che annuncia la caduta di Babilonia in Apocalisse 18, 1-3: «è caduta, è caduta Babilonia la grande ed è diventata covo di demòni, carcere di ogni spirito immondo… perché tutte le nazioni hanno bevuto del vino della sua sfrenata prostituzione, i re della terra si sono prostituiti con essa e i mercanti della terra si sono arricchiti del suo lusso sfrenato». Ma la chiave apocalittica la troviamo anche fra i maestri spirituali del movimento no-global italiano, primo fra tutti il padre comboniano “Alex” Zanotelli. Il pezzo forte di una sua recente intervista al quotidiano trentino L’Adige è l’apertura in cui egli commenta il famoso passo dell’Apocalisse sulla Bestia: «Allora la terra intera, presa d’ammirazione, andò dietro alla Bestia e gli uomini adorarono il drago perché aveva dato il potere alla bestia e adorarono la bestia… L’adorarono tutti gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto nel libro della vita dell’agnello immolato». Commento: «La Bestia è l’Impero, il Faraone, la potenza demoniaca che opprime e schiaccia i più deboli. I cristiani sono quelli che resistono alla Bestia, mentre gli altri si identificano col sistema. Purtroppo oggi la Chiesa si è berlusconizzata, e non ha più voce nel denunciare la Bestia». Chi dunque vota Berlusconi va all’inferno, essendo un adoratore del diavolo. Con sobri democratici come questi Salvi e Bertinotti vogliono ridare linfa alla sinistra italiana. Auguri.
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!