
I cowboy gay cavalcano l’atarassia neo-con
Il film di cui in questi giorni si parla di più negli Stati Uniti è certamente “Brokeback Mountain”, presentato come una “storia d’amore” e non di sesso. Il fatto che i due amanti siano uomini (rancher, ossia moderni cowboy), ci viene detto, non ha nessuna importanza. Il film sembra destinato a vincere molti Oscar (le nomination per gli Oscar saranno annunciate alla fine del mese). Qualche giorno fa, nel corso di una conversazione con alcuni studenti del Kansas, al presidente Bush, un vero rancher, è stato chiesto se avesse visto il film e che cosa ne pensava. «No», ha risposto Bush sorridendo, non aveva visto il film e perciò non poteva esprimere un giudizio. Comunque, ha aggiunto che sapeva molte cose sul ranching e che perciò avrebbe potuto parlare di quelle. Il pubblico si è messo a ridere. Il programma televisivo “Gay News” (prodotto dalla Cbs) ha ricordato al presidente che il film era proiettato in un cinema a pochi passi dalla Casa Bianca.
Gli show televisivi di seconda serata, sempre un ottimo barometro per sondare l’opinione pubblica, sono pieni di battute e scherzi su questo film (David Letterman: «Oggi a New York faceva così freddo che persino i cowboy non omosessuali si abbracciavano stretti»). Alcuni cinema in aree del paese di tendenza fortemente conservatrice si sono rifiutati di proiettarlo; tuttavia, è sorprendente notare come vi sia stata pochissima aperta opposizione da parte dei circoli conservatori. I leader dei movimenti gay non si preoccupano per le battute: sanno che la risata è già un segno di accettazione.
Sembra che Logo, il canale televisivo gay via cavo, abbia un ottimo rendimento economico. La sua programmazione ha chiaramente lo stesso obiettivo di “Brokeback Mountain”: separare “l’amore”, in quanto “autentica” vicenda, dalla identità sessuale, considerata puramente casuale e irrilevante. Non accetta un linguaggio volgare nei suoi spettacoli, per sottolineare ulteriormente la sua opposizione alla pornografia e il suo sostegno ai “valori familiari”.
Non è facile capire che effetti avrà questo tipo di accettazione sull’opposizione politica all’agenda del movimento gay. In molti Stati, per esempio, il rifiuto della legalizzazione dei matrimoni gay è ancora molto forte; ma l’emendamento costituzionale che li proibisce non sembra avere futuro. Nel frattempo, si è avuta notizia che in un cimitero di Hollywood, a notte fonda, è stato visto il fantasma di John Wayne che si aggirava piangendo tra le tombe.
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