Hong Kong, cardinale Zen: «Sono in pace. Pregate per me»

Di Rachele Schirle
19 Maggio 2022
Il porporato ha ricevuto in visita il vescovo di Hong Kong, Stephen Chow. Il 24 maggio, dopo un'udienza in tribunale, Zen potrebbe essere di nuovo arrestato dal regime comunista cinese che governa la città
Il cardinale Zen insieme al vescovo di Hong Kong, Stephen Chow
Il cardinale novantenne Zen (sinistra) insieme al vescovo di Hong Kong, Stephen Chow

«La pace è una grazia e io sono in pace». Sono le parole che il cardinale Joseph Zen Ze-kiun, arcivescovo emerito di Hong Kong, ha scritto in una lettera inviata ieri all’attuale arcivescovo, monsignor Stephen Chow. Il prelato, insieme al vescovo ausiliario Joseph Ha, aveva fatto visita al novantenne cardinale domenica per sincerarsi della sua salute dopo l’oltraggioso arresto subito l’11 maggio.

L’arresto del cardinale Zen a Hong Kong

Il cardinale Zen era stato arrestato in quanto socio del “612 Humanitarian Relief Fund”, che ha aiutato dal punto di vista legale, psicologico e medico migliaia di attivisti durante le manifestazioni del 2019, raccogliendo donazioni e distribuendo oltre 31 milioni di dollari in aiuti.

Rilasciato la notte stessa, il porporato non ha fatto dichiarazioni ma il suo arresto ha confermato quanto sia tragica la situazione dei diritti umani a Hong Kong a due anni dall’entrata in vigore della legge sulla sicurezza nazionale. Imposta dal regime comunista cinese, la legge ha cancellato l’autonomia della città e sradicato ogni libertà civile e politica nell’ex colonia.

«Sono in pace, pregate per me»

«Abbiamo trovato il cardinale in ottimo spirito», ha scritto in una nota il vescovo Chow. «Lui sa che noi e tanti altri ci preoccupiamo molto per lui», ha aggiunto forse riferendosi alle tante critiche, uscite nell’ultima settimana, secondo le quali il Vaticano e la diocesi di Hong Kong non avrebbero fatto abbastanza per dimostrargli solidarietà in una situazione difficilissima.

Nella lettera inviata ai vescovi, il cardinale Zen ha scritto:

«Mi avete trovato profondamente in pace durante la vostra visita. Spero che tutti possano esserlo. Il Signore resuscitato non ha forse detto: “La pace sia con voi” ai suoi apostoli? La pace è una grazia e condividere la pace con gli altri è nostro dovere. Vi benedico tutti».

Monsignor Chow ha poi aggiunto che il cardinale Zen «ha ricordato a tutti che non è necessario mostrargli sostegno e appoggio pubblicamente. Continuare a pregare è sufficiente».

Il cardinale Zen in tribunale il 24 maggio

Sono parole prudenti e piene di cautela quelle del cardinale Zen, in linea con la sua difficile posizione giudiziaria. Secondo quanto riportato dal Guardian, infatti, il porporato, attualmente libero su cauzione, dovrà ripresentarsi in tribunale il 24 maggio, giorno in cui potrebbe essere nuovamente arrestato se l’accusa di «aver collaborato con forze straniere per danneggiare la sicurezza nazionale» venisse formalizzata.

@LeoneGrotti

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