Nell’arsenale di Hezbollah

Reportage di Tempi dal deposito di armi del gruppo armato libanese sopra a Baalbek: cannoni, carri armati, veicoli corazzati con mitragliatrici, razzi, missili e droni. «Israele sa che siamo molto più forti del 2006»

Sulla collina sopra Baalbek, nella valle della Bekaa, tra le due catene di montagne che sormontano il Libano, svettano le bandiere gialle con una scritta verde in arabo. È un versetto del Corano: «È colui che sceglie per alleati Allah e il Suo Messaggero e i credenti, in verità è il Partito di Dio che avrà la vittoria». La scritta si intreccia con l'ombra di un fucile mitragliatore, il Khalashnikov. E il partito di Dio, in arabo, è Hezbollah.
I centocinquantamila uomini armati di Hezbollah

È nato qui a Baalbek il partito milizia sciita filo iraniano che ora è il gruppo armato più forte in Libano, che controlla, oltre la valle, tutto il territorio fino al Sud, al confine con Israele e il Golan. Centocinquantamila uomini armati che minacciano Israele con missili e razzi, a cui lo stato ebraico risponde ogni giorno con raid che uccidono capi locali della milizia. Sono loro gli uomini contro i quali Israele minaccia di scatenare una guerra all out, totale, fatta non solo di bombardam...

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