
«Hamas vuole sterminare gli ebrei e ha lanciato 200 razzi. Solo dopo Israele è intervenuto» [link url=https://www.tempi.it/videogallery/hamas-lancia-razzi-su-israele-la-corrispondente-di-al-jazeera-corre-al-riparo#.UKpHXeMSVOk]Video[/link]
«Io spero ovviamente che le ostilità tra Israele e Gaza cessino, che si arrivi a una trattativa e a un duraturo cessate il fuoco ma non possiamo dimenticarci chi è il responsabile dell’escalation di violenza di questi giorni: Hamas». Daniele Nahum (nella foto) è il portavoce della Comunità ebraica di Milano, ritiene «sacrosanta la causa palestinese e la soluzione “due popoli, due stati”», non vuole «nascondere gli errori di Israele» ma parlando a tempi.it ricorda anche «il suo diritto a difendersi, come farebbe qualunque altro paese al mondo». Il conflitto tra Israele e Gaza va avanti ormai da sei giorni e ha già portato alla morte di 90 persone, 87 palestinesi e tre israeliani.
Tranne Stati Uniti e Inghilterra tutto il mondo, specie quello arabo, sta condannando i raid israeliani e ora si teme l’intervento via terra nella Striscia di Gaza.
Mercoledì scorso Israele ha condotto un raid su Gaza [uccidendo il comandante delle brigate al-Qassam, braccio militare di Hamas, ndr] non così, tanto per fare. L’intervento è stato deciso dopo che 200 razzi circa sono piovuti nei giorni precedenti sulle città israeliane. È chiaro che non si può dimenticare la situazione umanitaria, i morti da ambo le parti ma neanche chi ha dato il via alle ostilità facendo ricadere su di sé la responsabilità politica di questi morti e questo conflitto, cioè Hamas.
Hamas lamenta che non ci sono passi avanti nelle trattative per il riconoscimento di uno Stato palestinese.
Di fondo c’è un problema: io personalmente considero sacrosanta la causa palestinese e personalmente sono anche per la soluzione “due popoli due Stati”, ma la natura stessa di Hamas rende tutto questo impossibile. All’articolo 7 dello statuto di Hamas, come anche nelle altre parti del testo, si legge che “l’Ultimo Giorno non verrà finché tutti i musulmani non combatteranno contro gli ebrei, e i musulmani non li uccideranno, e fino a quando gli ebrei si nasconderanno dietro una pietra o un albero, e la pietra o l’albero diranno: «O musulmano, o servo di Allah, c’è un ebreo nascosto dietro di me – vieni e uccidilo»”. Per Hamas tutti gli ebrei, nessuno escluso, devono essere ammazzati e lo Stato di Israele raso al suolo. Questa ideologia è molto simile a quella del Terzo Reich. Hamas è un movimento terroristico, ha in mano la Striscia di Gaza e vuole distruggere gli ebrei dichiaratamente. È chiaro che fino a quando questa ideologia vivrà bisogna aspettarsi i lanci di razzi. E meno male che Israele ha una forza tale da potersi difendere.
[internal_video vid=59219] Israele ha delle colpe se si è arrivati a questo punto?
Io credo che a volte Israele pecchi di poca lungimiranza. In passato, specie con Netanyahu, poteva aprire di più alla leadership palestinese di Al Fatah, che è l’attore più credibile nella società palestinese, e a trattative nella Cisgiordania. Ma questi peccati non riguardano gli scontri degli ultimi giorni. Nella Striscia infatti comanda Hamas, loro hanno deciso di sparare 200 razzi sulle città del sud di Israele e Israele ha diritto a difendere i suoi cittadini.
Negli ultimi sei giorni sono arrivati su Israele oltre 400 razzi, tre anche sulla capitale Tel Aviv. Lei ha contatti con la popolazione israeliana, come sta vivendo?
È dalla Guerra del Golfo che non arrivavano razzi su Tel Aviv. La situazione è di grande tensione, c’è preoccupazione e paura, anche perché ogni due per tre suona la sirena e la gente deve rifugiarsi nei bunker. Tutti sono terrorizzati dai razzi e missili che spara Hamas ed è per questo che Israele poi interviene a Gaza e si difende. Io sono il primo a dire che bisogna cercare di ridurre le vittime civili e intervenire solo sui miliziani, ma quando si conducono questo tipo di operazioni è inevitabile che a rimetterci siano anche i civili. E Hamas lo sa.
Continua a ribadire che Israele è sotto attacco, perché?
Perché molti giornali fanno un pericoloso lavoro di astrazione. I cittadini israeliani hanno paura da anni: il 17 agosto del 2005 Israele si è ritirato dalla Striscia, da allora sono arrivati più di 16 mila razzi e missili nelle città del sud e oltre. Quindi nello Stato ebraico si vive in una perenne condizione di paura e agitazione. Israele commette degli errori ma non possiamo astrarre i raid israeliani dalle cause scatenanti dei conflitti. Aggiungo: dobbiamo imparare che se noi non cominciamo a imputare la responsabilità di questi conflitti ad Hamas, facciamo il male del popolo palestinese. Non si può sempre de-responsabilizzare i miliziani che attaccano Israele, perché tanto Israele ha un esercito forte e sa difendersi. Tel Aviv si difende, come farebbe chiunque altro, ne ha diritto e se giustifichiamo Hamas non andiamo da nessuna parte.
Come si può risolvere questo nuovo conflitto?
Possiamo fare solo fantapolitica: la soluzione migliore sarebbe una forza di interposizione internazionale con compiti di intervento per debellare Hamas da una parte e migliorare dall’altra le condizioni umanitarie della popolazione. Perché alla fine chi ci rimette di più è la popolazione di Gaza.
Hamas ha anche colpito con un razzo Gerusalemme, una città speciale anche per i musulmani, non solo per cristiani ed ebrei.
Il razzo su Gerusalemme fa capire bene che questi movimenti disprezzano la vita umana e non gli importa di città sante, che sono simbolo anche per i musulmani e l’islam. È un caso emblematico: Hamas non guarda in faccia nessuno, non gli importa se viene colpita la popolazione di Gerusalemme, che è anche araba e musulmana.
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11 commenti
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Questa sarebbe la giustificazione per quello che sta avvenendo a Gaza??
Non bisogna essere degli esperti militari per capire la sproporzione della risposta di israele!
Provo rabbia e vergogna per chi, di fronte a questa ingiustificata strage di civili, trova ancora il coraggio di dare una giustificazione a questo genocidio.
Siete voi quelli che la sanno sempre più lunga di tutti, quelli che da saccenti scranni provate vergogna, rabbia e disprezzo per chi non la pensa o non valuta i FATTI come li valutate voi.
I depositi di armi vicino ai civili sono un FATTO. Che nella statuto di Hamas sia prevista la distruzione di Israele (a prescindere dal fatto che si possa trovare un accordo per due stati) è un FATTO. Che Israele sia l’unico paese democratico (guarda che in Israele ci sono stato anch’io è ho molti amici ebrei) del Medio Oriente circondato da stati in cui ai bambini viene metodicamente insegnato ad odiare gli ebrei a prescindere è un FATTO. Che Israele non faccia altro che rispondere sempre a quelle che sono provocazioni è un FATTO. E anche sui sentimenti quello che da più fastidio è la vostra convinzione di essere gli unici a detenere e provare quelli buoni mentre chi non la pensa come voi è soltanto un cinico brutale. Anche per me l’uccisione di bambini innocenti è la cosa che suscita più rabbia, ribellione e senso di impotenza, ma c’è un enorme diffrenza tra chi (perfino commettendo errori che forse, dico forse, potrebbereo non essere commessi), eviterebbe se potesse di colpire intenzionalmente civili e chi uccide indiscriminatamente proprio i civili (compresi i bambini; prima della costruzione del muro, i kamikaze sui pulman o in mezzo alla gente ce li ricordiamo tutti). E a proposito di cristiani, lasciamo stare come vengono trattati in Medio Oriente (altro che Israele). Piantetela almeno con la vostra presunzione di essere gli unici che sanno come stanno veramente le cose.
Che Israele occupi illegalmente da 45 anni Cisgiordania e Gerusalemme Est e’ un FATTO.
Che Israele abbia compiuto una vera e propria pulizia etnica di Palestinesi a cominciare dal 48 (vedi scritti di Ilan Pappe e Benny Morris, due storici israeliani) e’ un FATTO.
Che Israele abbia costruito insediamenti illegali in Cisgiordania confiscando terre ed abitazioni dei palestinesi, e’ un FATTO
Che Israele e USA da oltre 70 anni continuino a negare il diritto dei Palestinesi a vedere riconosciuti i loro diritti e’ un fatto.
Che Israele faccia carta igienica della IV Convenzione di Ginevra e non permetta ai profughi di tornare a casa loro e’ un FATTO.
Che il fatto che Israele sia una democrazia non significa un bel niente (lo era anche la Germania Nazista quando consegno’ il potere a Hitler) e’ un FATTO.
Che Israele sia una TEOCRAZIA, dove i non ebrei vedono i loro diritti limitati in relazione agli ebrei e’ un FATTO.
Che Israele risponda solo a provocazioni (come scrivi tu) e’ una CAZZATA, visto che contravvenendo a svariate leggi internazionali, a partire dal 48, Israele ha ammazzato, sfrattato, segregato, deportato, imprigionato civili palestinesi.
Il genocidio è solo nella sua ipertrofica immaginazione a senso unico.
Gli israeliani han persino lanciato manifesti dal cielo per avvertire la popolazione di allontanarsi dai luoghi indicati come bersagli dei bombardamenti.
Ma, quando non si ha rispetto per la vita umana, si costruiscono caserme e sante barbare vicino alle abitazioni di civili.
Così poi si può incolpare Israele di massacri.
Ad Hamas non gliene frega niente se per distruggere Israele dovran perire migliaia e migliaia di palestinesi.
Rabbia e vergogna per questa voluttà di sangue, di morte e distruzione no ?
e chissà perchè questi misteriosi depositi di armi nascosti in case e abitazioni non li trovano mai…ops abbiamo sbagliato credevamo che li aveste dei milissi! Scusate se nel mentre abbiamo preso qualche bambino!
Ma non dica baggianate !
Gli ebrei invece non vogliono sterminare i palestinesi vero !?!
Ma non vi vergognate voi di Tempi di essere sempre dalla parte dei sionisti e delle lobbies Americane !?!
Ma non vedete come trattano anche i cristiani ????
Andate in israele ….. E vedete come vi trattano gia’ all’aereoporto se non siete ebrei …
” Io non sono di Tempi “.
Sono un lettore on line come lei.
Israele non ha mai detto di voler sterminare i Palestinesi.
Che gli israeliani siano delle ” teste dure ” e ci siano frizioni anche coi cristiani non ha niente a che vedere col terrorismo di Hamas.
Provi lei a non sfilare nelle sue adunate oceaniche contro Israele e vediamo cosa le succede.
In effetti l’attuale ministro degli esteri israeliano, Avigdor Lieberman, esponente di un partito di estrema destra, s’è limitato ad auspicare la deportazione di tutti i palestinesi fuori dai territori occupati…
Non bisogna essere dei geni per capire il reale stato delle cose. Sono stata in Israele e ho visto con i miei occhi l’arroganza e la prepotenza del governo israeliano. Basti solo guardare la proporzione del numero di morti: 95 palestinesi contro 3 israeliani. Forse questo signore guarda solo ciò che viene detto dalle tv israeliane o dalle versioni ufficiali fornite: “bombardato un sospetto deposito di armi” e poi si scopre che li c’erano solo civili, soprattutto bambini! Efficiente l’esercito con il servizio segreto più potente del mondo! Chi si beve queste versioni è solamente un poveretto!
Forse bisogna invece esserlo per capire che la volontà di cancellare Israele dalla faccia della terra, scagliandoli addosso missili, non è un buon viatico per la pace.
Anche per la schiacciante superiorità militare dell’avversario.
E nemmeno costruire a Gaza depositi di armi presso condominii di civili, riducendoli ad ostaggi.
Le bombe dotate di intelligenza non esistono.
A quanto pare non ne è neanche molto rifornito il genere umano.