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«Avete più paura della guerra voi occidentali che noi ucraini»

Di Eugenio Cipolla
23 Febbraio 2022
«Abbiamo bisogno dell'assistenza militare occidentale». «Se gli Usa prevedono un'aggressione ci deve essere un supporto proporzionato all’allarme lanciato». Parla Mykola Bielieskov, analista del National Institute for strategic studies ucraino
Un murales dell'artista Laika apparso nei pressi delle ambasciate russa e ucraina a Roma
Un murales dell'artista Laika apparso nei pressi delle ambasciate russa e ucraina a Roma (foto Ansa)

La calma con la quale Mykola Bielieskov, analista del NISS (National Institute for strategic studies dell'Ucraina) ed esperto di sistemi militari, accetta di rispondere alle nostre domande è invidiabile. Quando gli chiediamo cosa ne pensa del discorso con il quale Putin ha riconosciuto le due autoproclamate repubbliche separatiste di Donetsk e Luhansk, risponde facendo un quadro chiaro della situazione: «I toni di quell’intervento sono stati netti, a un certo punto sembrava come se stesse per dire ‘“Ecco perché ho preso la decisione di iniziare un’operazione a largo raggio”. In generale, il 99 per cento del discorso di Putin si è basato su due aspetti. Il primo: denunciare il fallimento dello Stato ucraino. Il secondo: inquadrare l’Ucraina come una minaccia esistenziale alla dimensione militare della Russia. La sensazione, soprattutto nella seconda parte del suo intervento, è che sta per iniziare formalmente le ostilità».
Quello che si chiedono molti, qui in Occidente, è fin dove si ...

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