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Col comunicato finale del summit della Cedeao (o Ecowas) del 10 agosto l’Africa occidentale muove un altro passo nella direzione della catastrofe. Capi di Stato e di governo riuniti ad Abuja hanno approvato una serie di risoluzioni che prevedono fra le altre cose il dispiegamento di una forza militare multinazionale promossa dall’organizzazione con l’incarico di «ristabilire l’ordine costituzionale» in Niger, la quale resterà «in attesa» che le sia dato l’ordine di eseguire l’operazione militare, nel caso che non si trovi una soluzione diplomatica alla crisi creata dal colpo di Stato che il 26 luglio ha deposto il presidente Mohamed Bazoum e ha consegnato il potere a una Giunta militare capeggiata dal comandante della Guardia presidenziale, il generale Abdourahamane Tiani.
Si è anche registrato un passaggio di testimone fra “falchi”: a caldeggiare la soluzione armata della crisi ora è soprattutto il presidente ivoriano Alassane Ouattara, dopo che le analoghe suggestioni del presidente...
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