
Guardando le facce in studio da Santoro ho capito chi votare
La tesi è questa. Il giustizialismo, o manettarismo infiorettato di nomignoli, l’elenco crudele e gaudente dei peccati altrui, l’estasi per il “momento magico” dell’arresto, è una falsificazione assoluta dell’umano. È la pretesa luciferina di trasfigurare il mondo con il detersivo penale e l’umiliazione del prossimo. Genera infelicità. Per questo è più cattivo del male che vuole estirpare: perché crede di essere il Bene.
Boris lo ha compreso giovedì 10 gennaio (Servizio pubblico, Santoro, Travaglio e Berlusconi, d’ora in poi S T e B). In due momenti. 1) Quando T ha abbandonato i fogli dell’accusa contro B e si è messo in pochi minuti a disegnare il mondo perfetto, un mondo fatto tutto da gente come lui: onesta, lavoratrice, dura ma giusta, dove il bene e il male sono il bianco e il nero stabilito dalla Legge, e non c’è bisogno di essere buoni, perché la vita pubblica è regolata come un orologio di Ingroia. Gli occhi erano fiamme di metano in T ed è esplosa l’ovazione. 2) Quando B ha elencato le cause civili di T. T si è completamente smarrito, dinanzi all’evidenza che il suo metodo stavolta feriva lui. Il suo volto diceva: non sono io quello lì. Io sono assai più grande delle cause civili e penali. Gli altri sì che coincidono con le loro grane penali e le loro frequentazioni sbagliate, ma non io. Io ho accusato uno di essere un pregiudicato e invece era lindo, e ho frequentato in vacanza un tale che poi si è scoperto essere un favoreggiatore della mafia (B non ha fatto in tempo a nominare Ciuro), che problema c’è? Io sono io, non sono Dell’Utri. Era smarrito il nostro T. Qui tutti mi vogliono bene, perché nessuno interviene a fermare B con la sua tenaglia di carte che stringono la mia candida anima? S come un padre ha cercato di disarmare B. Ma ormai era fatta.
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Critica televisiva e politica? Il tema è vasto, e francamente Boris non sarebbe adatto, non è mica il grande Max Bernardini. È rimasto al bianco e nero, o al massimo alle fiamme e al sangue delle campagne elettorali praticate un dì dai contadini russi, che di tanto in tanto appendevano i tiranni. (In fondo però campagne viene da campagna, dunque i contadini e dunque Boris sono esperti). La domanda, tornata prepotente dopo Servizio pubblico, è questa: ma la tv dice la verità nella competizione politica? Si contano le ore di presenza in video, si fa il minutaggio degli spazi, come se la quantità hegelianamente (Scienza della logica, 1812) determinasse la qualità. Dopo di che tutti sostengono, vedi la citata trasmissione: è stato un divertimento e basta, assenza di programmi, eccetera. Balle. La tv qualche volta dice la verità. Non sul mondo. Ma sulle facce. Anche bistrate, laccate, smaltate, ma quelle sono, e bucano il trucco come le stelle la coperta del cielo. Le facce. Esse non sono maschere. Siamo noi. Non è che abbiamo una faccia, siamo una faccia. L’ideologia gender sostiene il contrario. Così come il sesso, tutto il corpo sarebbe un’aggiunta alla nostra essenza incorporea. In fondo gli uomini sarebbero solo volontà e risentimento. Falso. Siamo più grandi del corpo, ma siamo il corpo. Mescolanza di finito-infinito. E noi uomini abbiamo lo strumento per capire i volti e gli sguardi: si chiama cuore. Dunque prima delle competenze in politica conta la posizione dinanzi alla vita che è comunicata dagli smarrimenti, dalla baldanza, dal furore. E da lì, dalle facce, da guardare sempre con tenerezza, emerge il giudizio sul mondo. E secondo me si capisce anche chi votare.
(Una cosetta. Una domanda di Boris per T, una curiosità inevasa. “Lui ha scritto del ‘momento magico’ dell’arresto, quando scattano le manette. Pratica per caso il bondage?”).
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18 commenti
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Ma l’autore dell’articolo è sempre l’ex agente segreto, che in segreto, ha scritto un’articolo che ha fatto rischiare la galera a Sallusti?
Certo che attaccarsi a Sallusti, per uno invecchiato a pane e repubblica, come il signor Luigi Lupo, dev’essere l’ultima spiaggia !
Divertente !
Adesso speriamo che Farina o Betulla o Boris, uno di tutti questi (continua con l’aver problemi di identità?????), si degni di rispondere a questa mia.
Lei scrive:”tutti sostengono, vedi la citata trasmissione: è stato un divertimento e basta, assenza di programmi, eccetera”. Sa, io sono antiquato e penso che proprio dei programmi bisogna parlare (e solo di quelli se siamo in campagna elettorale) e anche il suo capo Silvio non è capace di entrare nei dettagli quando parla di programmi (evasivo come tutti gli altri politici!). Invece lei qui ci viene a dire che bisogna guardare le facce e i suoi amici redattori di TEMPI ci parlano dei cuori tristi (citando la frase del card. Caffarra). Io me ne fotto delle facce (sono tutte di vecchi politici che non se ne vanno più -con cerone o acqua e sapone non importa – e anche quelle di Lupi, la sua, di Formigoni, di Mauro…quando vedo la vostra ripetete come pappagalli “più società e meno stato” oppure “persona,famiglia,società” (detto da Lupi in un tg) slogan che cl dice da 50 anni. CHE COSA PROPONETE LEI ONOREVOLE (IN PARLAMENTO NON SO CON QUALE NOME I SUOI COLLEGHI LA CHIAMANO) E I SUOI AMICI DEL SUO PDL COME PROGRAMMA OGGI, IN QUESTI TEMPI DI CRISI, NELL’ANNO 2013??????????????????????????????????????
Ps: quanto alla faccenda dei cuori tristi, io sono felice di non avere un cuore ciellino e non ragiono come i ciellini, che pensano di essere gli unici detentori del cuore lieto (l’aggettivo che piace tanto a loro).
E mi lasci aggiungere che anche il suo capo Silvio non è d’accordo con quello che lei qui scrive: lui non guarda le facce e neanche i cuori. Lui preferisce guardare altre parti del corpo!
Anche a me non fa schifo dare un’occhiata ad altre parti del corpo di una bella donna, dopo averla guardata negli occhi.
Però a me non fanno alcun tipo di sputtanamento mediatico perché, grazie a Dio e alle mie capacità limitate, non riuscirei mai a fare il premier del centro dx.
A quelli come lei non gliene sarebbe fregato niente se a guardare il lato B di una bella donna fosse stato un vostro beniamino.
Non venite a farmi le menate sulla moralità.
La usate solo per far fuori gli avversari politici, se faticate con altri mezzi.
Caro signor dottor professor David, ha la faccia paonazza ! 🙂
Complimenti a Tempi tutti i peggiori giornalisti d’italia scrivono sulla vostra testata, e poi volete anche porvi come testata di un certo pregio, iniziate a selezionare un po gli inserzionisti poi ne riparliamo….
P.S
C’è una differenza abissale tra condanne civili e condanne penali, se nn ci arrivate dasoli io mi preoccuperei se fosse in voi….
E’ vero.
Ma quando si raccontano balle, non c’è nessuna differenza.
Sei un bugiardo.
Che ti mettano in prigione o ti condannino a risarcire non cambia nulla,
Bugiardo sei e bugiardo rimani.
popolo ciellino, quanto sei caduto in basso se non hai più la forza di ribellarti da questi sedicenti “giornalisti” ps: betulla, capisco che anche tu devi lavorare, ma non ti vergogni delle stupidaggini che scrvi?
Ma volete mettere i problemi giudiziari di T con quelli di B???? Ma dico io, non ho parole!
Berlusconi in quella trasmissione ha usato lo stesso criterio di giudizio di Travaglio e Santoro, dimostrando quanto sia pretestuoso quando sia l’unico criterio con cui giudicare l’operato delle persone. È un po’ come quando la sinistra grida: “legalità! Legalità” e dimentica che rispetto della legalità implicherebbe anche non occupare le scuole e le autostrade, non fare picchetti davanti alle fabbriche, non impedire di parlare nelle Università a chi non è di sinistra, non occupare spazi privati o pubblici per farne centri sociali abusivi, non spacciare hascisc anche se è molto “cool”, eccetera. A un certo punto Santoro e’ arrivato a dire, per difendere Travaglio: ” e cosa vuoi che sia una condanna?” Dimostrando così che il giustizialismo per questi nuovi giacobini, va bene solo quando colpisce chi comunque è già stato riconosciuto come nemico.
quando si è votato per eleggere il Sindaco di Palermo, alcuni citavano il proverbio “megghiu u tintu canusciutu che u bonu a canusciri”.
Forse Renato Farina lo citerebbe volentieri per suggerirci il PDL.
Peccato che “tintu” sia una persona non perbene. Leoluca Orlando pare non si sia offeso. Chissà se Berlusconi o altri, invece, si offenderebbero.
Ah, Farina, come dire che se non avesse visto quella trasmissione, avrebbe avuto dubbi? Ma va la!!!
Scusi, ma lei, oltre al PDL, chi è che se lo può pigliare?
Rode, come rode, che quella trasmissione abbia avuto un palese significato, sia politico, che umano, che elettorale !
Quandi si passa dalle offese di basso livello a quelle di bassissimo livello, vuol dire che la rosicatura è a puntino !
Lei vota Berlusconi???
Sicuramente il PD ci proverebbe con lui ( come con tutti ), se il suo voto fosse l’ago della bilancia.
Secondo me T era assolutamente stupito dal fatto che B non capisse la differenza tra civile e penale…e si anch’ io ho capito x chi votare…ma soprattutto x chi non votare!
Non penso proprio, perché di Berlusconi lei può dire di tutto.
Meno che sia scemo.
Poi civile o penale non fa alcuna differenza, quando si sputtana qualcuno perché è un bugiardo e nello stile con cui lui lo fa sempre senza mai guardare per il sottile.