
Grillo si sfila dalle pazze elezioni regionali sarde perché M5S «non è pronto» (leggi: è crollato nei sondaggi)
Il Movimento 5 Stelle non parteciperà alle elezioni regionali per la Sardegna. Lo ha deciso, in qualità di “garante” del non-partito lo stesso Beppe Grillo. A spiegarne i motivi è la deputata sarda Emanuela Corda, su Facebook. «Noi non presenteremo alcuna lista, perché non siamo ancora pronti per farlo».
5 STELLE SPACCATI. Secondo Corda, tra i pentastellati sardi c’è «ancora troppo livore, troppa incoscienza, troppo protagonismo nell’esternare ai quattro venti, un malessere che è figlio primariamente delle nostre stesse debolezze e delle nostre fragilità». Corda teme che alcuni suoi colleghi «abbiano scambiato il Movimento per uno sfogatoio dove poter fare il proprio comodo», non curandosi del fatto che «in certi contesti, occorra rispettare delle elementari regole di buona educazione». Il riferimento è allo scontro agguerrito tra fazioni di 5 Stelle sulle regole per esprimere una lista di candidati per le elezioni regionali. I grillini sardi non sono riusciti a esprimere «un metodo definito e regole certe condivise» e alla fine, Grillo ha deciso di impedire l’uso del simbolo alle elezioni. «Era dispiaciuto e arrabbiato perché in tutti questi mesi non si è trovata una soluzione», ha confessato il sindaco di Assemini, Mario Poddu. Oltre alle diatribe locali, Grillo deve fare i conti con i risultati modesti di tutte le elezioni che sono seguite a quelle nazionali. Più che il timore di una sconfitta sarebbe l’esito che avrebbe sui media, in vista delle elezioni europee di maggio.
CONFUSIONE. La situazione politica in Sardegna è caotica, anche per gli altri partiti. Le elezioni sono state fissate dalla giunta Cappellacci al 16 febbraio, ma soltanto ieri il centrosinistra ha trovato il suo candidato. Si tratta di Francesco Pigliaru, ex assessore al bilancio sotto la giunta Soru. Pigliaru è stato nominato dalle varie correnti del Pd dopo la rinuncia della vincitrice delle primarie, Francesca Barracciu, indagata per peculato. Problemi non mancano al centrodestra guidato dal presidente uscente Ugo Cappellacci, ex Pdl, ora gruppo misto. L’ex capogruppo del Pdl in consiglio Regionale, Sisinnio Piras, è in carcere con l’accusa di peculato e altri consiglieri regionali del centrodestra, così come nel centrosinistra, sono finiti nel mirino della Procura di Cagliari per l’uso dei rimborsi elettorali.
Michela Murgia (foto a destra), femminista e scrittrice, candidata presidente per Sardegna Possibile, è convinta che in questi mesi si sia assistito in Sardegna al «suicidio politico del Pd». Ad AffariItaliani Murgia ha spiegato che i democratici sarebbero «fuori dai giochi» nelle elezioni sarde, a causa della loro classe dirigente, che «non ha un progetto». «Se andrà bene – sostiene Murgia – arriveranno terzi. La sfida, quindi, è tra noi e il Pdl di Cappellacci».
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