
Nasce il governo Letta. Lupi alle Infrastrutture, Mauro alla Difesa, Alfano vicepremier e ministro degli Interni [link url=https://www.tempi.it/fotogallery/governo-letta-ecco-tutti-i-ministri#.UXv89rWeP6o]Foto[/link]
[internal_gallery gid=89508] Enrico Letta ha sciolto la riserva e ha accettato di formare il governo. Alle 17 si è presentato in sala stampa e ha letto i nomi dei suoi ministri.
I MINISTRI. Al ministero dell’Interno Angelino Alfano, che è anche vicepremier. All’economia Fabrizio Saccomanni, direttore generale di Bankitalia. Agli Esteri Emma Bonino. Alla Difesa Mario Mauro. Alla Giustizia Annamaria Cancellieri. Agli affari europei Enzo Moavero. Agli Affari regionali Graziano Delrio, attuale presidente dell’Anci. Maurizio Lupi (leggi l’intervista) alle Infrastrutture. Enrico Giovannini al Lavoro. Alla Coesione territoriale Carlo Trigilia. Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini. Pari opportunità Iosefa Idem. Alla Semplificazione va Giampiero D’Alia. Sviluppo economico Zanonato. Politiche agricole Nunzia De Girolamo. Università e ricerca Mariachiara Carrozza. Salute Beatrice Lorenzin. Gaetano Quagliariello agli Affari costituzionali. Ministro dell’ambiente Andrea Orlando. Cecile Kyenge è ministro dell’Integrazione. Massimo Bray ai Beni culturali.
SOBRIA SODDISFAZIONE. «Voglio esprimere profonda gratitudine al presidente Giorgio Napolitano e due parole di soddisfazione, sobria soddisfazione, per la squadra di Governo», ha detto il premier incaricato Enrico Letta in conferenza stampa al Quirinale. Il capo dello Stato, che ha parlato dopo di lui, ha risposto: «Enrico Letta è stato l’artefice della nascita di questo governo, io ho assecondato» il suo sforzo. «Il mio auspicio è che ci sia la massima coesione». Poi ha aggiunto: «Non c’è bisogno di nessuna formula speciale», quello che nasce «è un governo politico formato nella cornice istituzionale e secondo la prassi» della democrazia parlamentare. Domani alle 11.30 il giuramento del nuovo governo.
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14 commenti
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governo politico di compromesso. Anche papa Leone Magno santo pagò Attila, il flagello di Dio, pur di levarselo dai piedi. Leo Aletti
c’è anche ol titolare dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato. Il sindaco di Padova è considerato “vicino” al movimento.
E c’è pure Enrico Letta. Il premier è esponente di spicco dell’Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà, iniziativa nata in casa ciellina che riunisce decine di deputati e senatori di tutti gli schieramenti impegnati in progetti comuni nell’ambito della sussidiarietà.
Una bella torre di Babele ci voleva proprio in questo periodo… quando chiesero a Mussolini: “è difficile governare l’italia?” Lui rispose:”no, è inutile”. Cambia la storia ma la storia non cambia..
la solita merda
anzi peggio: un monti bis che consegnerà l’Italia a Grillo
Emma Bonino in quota George Soros
Già, ecco spiegato come fanno i radicali a raccogliere 10 milioni di euro annui di finanziamento pubblico (soldi nostri) per la loro radio. Hanno una copertura finanziaria internazionale, non a caso Soros si è iscritto al Partito Radicale. Questa è gentaglia davvero: dovevano piazzare Bonino e l’hanno piazzata. Agli ordini si obbedisce. Che vergogna
Lupi alle infrastrutture. L’uomo giusto al posto giusto, secondo la Compagnia delle Opere.
La figlia di Fantozzi ha fatto strada.
Lupi una domanda. Ha capito che Ruby non è la nipote di Mubarak?
Bonino è una iattura. Non ci fosse stata lei al Governo tutto sarebbe risultato più digeribile.
E invece ci tocca veder diventare Ministro una persona che nessuno si è sognato di votare, una tizia che nessuno aveva mandato in Parlamento, una furiosa assassina di bambini a colpi di pompe di bicicletta, nemica giurata dei valori non negoziabili e della Religione Cattolica.
Costei poi, da Ministro degli Esteri, dovrà tra l’altro incontrare e avere a che fare con Città del Vaticano e il Papa … saremo costretti a veder le delegazioni radicali rifarsi falsamente la verginità e a riempirsi la bocca di finti elogi per il nuovo Papa, nel mentre che (ovviamente) continueranno (con tanto di benedizione) con le loro battaglie “di civiltà” pro-morte e aberrazioni umane.
Il Diritto di cittadinanza agli Immigrati promosso da tale Cecile Kyenge (diventata ministro più per lo stesso fatto di essere nera e immigrata, piuttosto che competente) pone una pietra tombale a quel che resta di un’identità italiana schiacciata dall’arrivo, d’ora in poi ancora più a frotte, di milioni di stranieri.
Spero solo che ci evitino lo strazio (almeno) di disegni di Legge di Unioni Gay.
L’unica speranza è che si limiti a fare le riforme imposte da “‘o presidente Napolitano”, e subito dopo dignitosamente si dimetta…
la Bonino c’è e farà danni, quanti bastano
diritto di cittadinanza per tutti. italiani fatevi da parte.urrà.
dai non male, un governo multicolor-variopinto-e-di-sobria-soddisfazione, con due cellini doc e un’abortista doc, insomma ce n’è per tutti i gusti. E la cosa più interessante è la battuta di Napo: trattasi di governo politico…e io che pensavo fosse così, tanto per sport 😀
Non pochi neanche i ministri facenti parte dell’Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà ….a cominciare da premier !