
Gli assassini di Charlie Hebdo “terroristi”? Piano con le parole, raccomanda la Bbc

La parola “terroristi” è troppo “carica di valore”: meglio evitare di utilizzarla per descrivere gli autori della strage di Charlie Hebdo. È l’opinione di Tarik Kafala, direttore di Bbc Arabic, il maggior servizio di informazione in lingua non inglese facente capo al network di Stato britannico, qualcosa come 36 milioni di ascoltatori ogni settimana tra notiziari diffusi via tv, via radio e via internet in tutto il Medio Oriente.
DEFINIZIONE DIFFICILE. In una intervista pubblicata tre giorni fa dal quotidiano The Independent, il dirigente della rete pubblica si è spiegato così: «Noi cerchiamo di evitare di descrivere qualunque persona o qualunque azione come terrorista. Quello che tentiamo di fare è dire che “due uomini hanno ucciso 12 persone in un attacco alla redazione di un settimanale satirico”. Basta questo, noi sappiamo cosa voglia dire e di cosa si tratti». Il giornalista di origine libanese ne è proprio convinto: «Terrorismo è una parola così carica. Le Nazioni Unite si sono sforzate per oltre un decennio allo scopo di definire questo termine e non ci sono riuscite. È molto difficile. Sappiamo cos’è la violenza politica, sappiamo cosa sono l’omicidio, i bombardamenti e le sparatorie e le descriviamo. Tutto questo è molto più significativo, crediamo, di una parola come terrorista che alla gente apparirebbe sovraccarica di valore».
PIUTTOSTO “BOMBAROLO”. Ma se le dichiarazioni del signor Kafala possono sembrare sorprendenti a molti lettori, fa notare l’Independent, bisogna tener presente che non si discostano poi tanto dalle linee guida sulla materia dettate dalla casa madre. La Bbc – scrive il quotidiano citando fra virgolette le indicazioni stilate dal network – «non vieta l’uso della parola (terrorista, ndr). Tuttavia chiediamo che sia prestata attenta riflessione in merito al suo utilizzo da parte di una voce della Bbc. Esistono modi di comunicare appieno l’orrore e le conseguenze umane degli atti di terrore senza utilizzare la parola “terrorista” per descrivere gli autori». Il manuale del perfetto speaker Bbc consiglia per esempio di sostituirla con “bombarolo”, “aggressore”, “bandito”, “rapitore” o “militante”. Questo perché «i giudizi di valore spesso sottintesi nell’uso delle parole “terrorista” o “gruppo terrorista” possono creare incoerenza nel loro utilizzo o sollevare dubbi negli ascoltatori circa la nostra imparzialità. Può essere meglio parlare di un’apparente azione di terrore o terrorismo anziché etichettare individui o gruppi».
Foto redazione Charlie Hebdo da Shutterstock
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17 commenti
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Per me sono terroristi quelli della BBC
L’ islam è uan forma di nazismo.
I musulmani vadano fuori dai coglioni. Meglio che finire schiavi o ammazzati.
E’ solo l’ultimo di tanti episodi che denunciano il cambiamento socio-culturale del Regno Unito, sempre più islamizzato (vedi anche alcune scuole pubbliche che stanno diventando madrasse islamiche).
Tra 10, 20 o 30 anni a molti di noi sembrerà normale di leggere di lapidazioni o fustigazioni comminate da un Tribunale di Roma, Parigi o Londra.
I nostri politici, permettendo la progressiva diffusione dell’islam nella nostra società, stanno distruggendo quello che l’Europa ha conquistato in secoli di lotte, guerre e sacrifici, anche a prezzo di milioni di morti.
Torneremo al medioevo, però le nostre anime belle-multiculturali-radical chic targate PD e 5S saranno contente.
Trattasi di “compagni che sbagliano”
Alcune osservazioni del giornalista Maurizio Blondet :
Non abbiamo visto i corpi dei quattro uccisi nel negozio kosher (Netanyahu ha detto che li hanno portati in Israele per seppellirli). Non abbiamo visto i cadaveri dei 17 uccisi nella redazione. Non abbiamo visto nemmeno, a ben pensarci, nemmeno i corpi dei due fratelli Kouachi: ci hanno detto che le forze dell’ordine hanno dovuto ucciderli, come hanno ucciso Coulibaly nel negozio di cibi kosher. Ma cosa ne sappiamo? Crediamo che sia vero: lo è? Siamo così sicuri che i fratelli Kouachi siano morti? E di come sia morto Coulibaly, siamo proprio sicuri? L’abbiamo visto «coi nostri occhi» precipitarsi contro la vetrina, e poi cadere crivellato di colpi dagli agenti che si affollavano fuori: ma abbiamo visto che quella grossa ombra, mentre cadeva, pareva avere le mani legate o ammanettate?
Singolare discrezione dei giornali francesi, o singolare incapacità dei giornalisti: non sono andati a intervistare le famiglie di tanti morti ammazzati. Non scavano sugli eventi di contorno, tremendamente sospetti.
Per esempio il suicidio di Helric Fredou, vice-commissario di polizia di Limoges, incaricato dell’indagine sull’eccidio di Charlie Hebdo. Ricevuto l’incarico, il commissario si sarebbe ritirato nel suo ufficio e sparato un colpo in testa. Incredibilmente, la curiosità dei giornali francesi non si è spinta oltre. Fatto ancor più stupefacente è stata una tv indiana, Zee News, nel suo speciale Daily News & Analysis (DNA), a indagare sulla morte del commissario e a parlare con i suoi familiari.
Né la sorella né la madre dell’agente Fredou credono affatto al suicidio. La sorella: «Mio fratello era a casa quella sera, e siccome era reperibile, l’hanno chiamato ed è andato al commissariato verso le 23.30… la giornata era stata tesa secondo i colleghi… erano presenti dei poliziotti da Parigi quella sera… (Mio fratello) doveva redigere un rapporto, ma c’erano state delle frizioni, non so perché. Ha detto che doveva fare una telefonata urgente e, quando dopo un po’ non era ancora tornato… hanno mandato un collega a cercarlo… elo hanno trovato morto! Non ha lasciato nessuna lettera né il distintivo sulla scrivania» (molti dei poliziotti che si suicidano, lasciano il loro distintivo in vista). Dei personaggi sono venuti da Parigi per spiegarci come era successo…Ci hanno portato via i computer e il suo cellulare privato; ci hanno preso tutto e questo ci ha colpito, ma ci hanno detto che era la procedura».
Nel pomeriggio dell’8 gennaio, gli agenti hanno frugato il domicilio del defunto collega in presenza di madre e sorella. Le due donne hanno dovuto insistere perché fosse consentito loro di vedere il corpo del loro caro alla morgue: «Aveva una benda sulla fronte. Sul lato, trapanato a causa dell’autopsia. Dietro il cranio, non c’era niente».
Leo
Certo, perfettamente logico, praticamente paranoico, il mistificatore ha scovato Blondet come un tartufo a prova di fiuto islamista e tuta la tiritera è che non è vero niente. Così come gli attenatori dell’11 settembre 2001 si sono fatti convincere dalla C.I.A. a sucidarsi per fare un favore all’Occidente, come è provato dal punto di fusione del ferro e come è provato dal fatto che nessuno ha visto gli aerei schiantarsi sulle Torri, per poter fare la guerra totale al mondo islamico – lo vediamo tutti, roba che se dici che sei contrario all’immigrazione sei razzista, vuoi la guerra, la stampa ti attacca da ogni lato, minacciano gli islamici ti minacciano e nessuno ti protegge, la polizia non indaga su queste minacce e la magistratura ti mette sotto inchiesta.
Allo stesso modo, i morti di Charlie Hebdo li ha fatti fuori la polizia francese per permettere agli islamici di dire “Je suis Charlie” e dichiararsi “doppiamente vittime”, anziché doppi e basta. Che l’eccidio di Charlie Hebdo sia un complotto è provato
– dal suciidio di un poliziotto che non mette in mostra il distintivo;
– dal fatto che le indagini della polizia su un caso di sucidio prevedano il sequestro di oggetti di proprietà del morto;
– dal fatto che un suicidio sia sempre sospetto;
– dal fatto che dei contornti della vicenda si interessi una televisione indiana, cioè, di un Paese che, come è noto, vede magistratura, polizia, governo, stampa e tv mobiliatrsi per fare processare i soldati dell’esercito indiano che, in missione per conto dell’O.N.U., sono accusati di crimini come stupro e estorsione, mentre tiene in carcere senza processo due marò italiani accusati di reati commessi inel corso di una missione per conto dell”O.N.U.
Dietro l’attivismo complottistico pro-islamista di questi mistificatori, non sappiamo se e chi c’è: dentro il cranio di questi complottisti trapanati dalla paranoie ideologiche, c’è quello che i familiari del suicida hanno visto sul retro del loro familiare.
Massì, crediamo invece a Blondet…chi ha mai visto le presunte vittime? Basterebbe chiedere a moglie e parenti, invece di farsi delle stratosferiche seghe mentali.
Ma come fa uno come Blondet ad aver il coraggio di guardarsi allo specchio la mattina? Mi pare che si definisca pure cattolico e nonostante questo non ha paura di quello che lo attende nell’oltretomba come premio per tutte le falsità e le bestialità che ha detto nella sua povera vita? Non riesco proprio a capire da dove possa nascere così tanta cecità, odio e livore.
(PS spero che questo secondo messaggio venga pubblicato a differenza del primo, se poi anche il primo dovesse spuntare mi scuso in anticipo per la ripetizione, purtroppo questi sono i misteri del funzionamento di questo forum)
Caro Mappo, Blondet crede che i servizi segreti occidntali, anzi, americani, abbiano convinto alcuni islamici che hanno combattuto in Siria a farsi due passi in favore di telecamera, fingere di sparare come hanno sparato a un uomo inerme a terra e poi, farsi ammazzare, mentre la C.I.A. e il Mossaad, in assoluta libertàò d’azione grazie alla complicità di Hollande e al Ministro degli Interni, finivano i giornalisti di Charlie Hebdo ovvero convincevano loro e le loro famiglie a fingere di essere stati uccisi: mentre, chissà,. sotto nuove identità e a spese dei governi occidntali sul piede di guerra ai nasrei di aprtenza della marcia “Je suis Charlie”, andrano a godersi a vita la Costa Azzurra o i Caraibi.
Questo, Blondet. Poi, ci sono i complottisti paranoici scervellati che copincollano senza che nessuno possa fermarne o ne cancelli le corbellerie. Gli uni valgono gli altri: zero.
Il politically correct ottenebra le menti. Un po di gloria, però, l abbiamo avuta anche noi.
Vomitevole.
Ecco come è ridotto un paese un tempo glorioso.
Figuriamoci noi che gloriosi non siamo mai stati.
Non è creare ” Terrore” nella gente sparare e uccidere persone in un giornale, poliziotti per strada sparando come pazzi, ed infine in un supermercato ?! Mah.. Della serie speriamo che non vogliano farci passare come ” Normali” queste cose . Non è che questo Tarik Kafala è MUSULMANO?! No, ditemi che non lo è. Lo sport dei musulmani dopo gli ultimi fatti mi sembra sia quello di urlare a tutti che ” sono perseguitati per l’azione di ogni bombarolo che ammazza in nome di Allah e che dopo l’11 settembre non vivono più e che se accadono queste cose l’Occidente , Tutto , ha tante responsabilità, perché ha iniziato a saccheggiare, prima con il Colonialismo e poi ora con Bombardamenti la Libia, la Siria, l’Afghanistan, e anche l’Italia è colpevole”. Hanno una religione con Sure che inneggiano ad uccidere e che PALESEMENTE vanno contro le Costituzioni dei Paesi Occidentali , alcuni di loro sostengono che “..si è vero ma ci sono anche Sure Abrogative che Annullano quelle dove si Dice di Uccidere..”ma nessuno di loro Cita queste Benedette Sure cui forse appellarsi un giorno per non essere uccisi..diventasse normale avere queste Comuni Azioni Criminali in Europa. I musulmani in minoranza vogliono moschee ed in maggioranza vogliono la Sharia. Ieri mi sono vergognata quando a Viareggio è spuntato uno striscione con scritto “solidarietà ai prigionieri palestinesi” . Le seconde generazioni , nate e cresciute in Italia, ci rinfacciano il Colonialismo e dicono che l’Italia bombarda Libia, Siria e Afghanistan ed ammettono tranquillamente che sono italiani ma che non sentono l’Italia come loro Patria, facendo intendere che ciò è colpa degli italiani che discriminano i musulmani. Non so cosa gli abbiamo fatto a questa gente e non capisco perché siano così arrabbiati con l’Occidente per fatti vecchi come il cucco. Mi chiedo dobbiamo continuare a soccorrerli in mare con il nostro esercito, da noi mantenuto, per sentirci dire che quel l’esercito è colpevole di bombardamenti attuali in Medio Oriente, quando tutti i musulmani e tanti italiani PD , la passata primavera, manifestavano in piazza urlando che ” bisogna andare ad aiutare chi combatte contro Assad che sta uccidendo un popolo!!” . Bene ci siamo andati , li abbiamo aiutati ?! Ecco il guadagno le 2G vanno a dire che “l’Italia bombarda la Siria”. Gli stessi gridavano che si doveva far cadere Gheddaffi aiutando i ribelli, l’abbiamo fatto ed ecco che ci rinfacciano di ” Aver bombardato la Siria” ..quindi scusate ma iniziamo a farci una super mazzata di …nostri , smettiamo di soccorrerli in acque internazionali e smettiamo di sperperare carburante di caccia bombardieri ed armi per “combattere tiranni che tutelano comunità non musulman?!..”
“Sparando come pazzi”
Attento Ale, che ora esce fuori il solito misirizzi filo-islamico che ti fa notare quanto sia in realtà meticolosa la preparazione meticolosa all’uso delle armi di questi macellai e quanto tu sia disinformato (e io idem).
Il politicamente corretto della bbc è vomitevole !Quando parlano però della situazione nordirlandese allora il termine terrorismo va più che bene, anche perche in quel caso non ci sono la Lega araba o la conferenza panislamica che possono risentirsi !
Propongo il termine “ragazzi che sbagliano”. Per quelli della BBC, invece,suggerisco l’elegante “paraculi”.
L’esempio a tutti e per tutti di falsità-standard e vigliaccheria-modello è farina del sacco di mr. Obama, che, per gli attentati commessi da islamici, parla come “Disastri compiuti dall’uomo”: come gli incidenti automobilistici, il crollo di un viadotto o di una diga, un incendio colposo, l’effetto di qualcosa di involontario, dovuto a insipienza o mancata sorveglianza, che va molto oltre le intenzioni di gente inesperta o senza troppi scrupoli.
Poi, ci sono quelli, fra i tanti che intervengono da cattolici qui, che chiedono cosa sia la dhimmitudine; o fanno come Totò in quella celebre gag in cui raccontava di porendee sganassoni e la cosa lo divertiva perché a picchiarlo era un uno che voleva malmenare un altro. E non vogliono ammettere che, da quando abbiamo permesso agli islamici di stabilirsi qui in massa, siamo meno liberi di prima.
Condivido, Raider.