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Gli americani non ci credono (quasi) più

Di Rodolfo Casadei
05 Aprile 2024
La pratica religiosa continua a diminuire fra i cristiani, e soprattutto fra i cattolici fra il 2001-2003 ed oggi ha perso 12 punti percentuali. A trascinare verso il basso la frequenza religiosa è soprattutto il gruppo dei giovani adulti
La chiesa di Saint Rita nel Bronx, New York, Stati Uniti (Ansa)
La chiesa di Saint Rita nel Bronx, New York, Stati Uniti (Ansa)

La pratica religiosa continua a diminuire fra i cristiani, e soprattutto fra i cattolici, mentre conosce una certa ripresa fra musulmani ed ebrei; nella popolazione generale la tendenza complessiva è alla flessione: è questo il responso dell’ultimo rapporto Gallup intitolato “Frequency of U.S. Religious Service Attendance, by Religion, 2021-2023 Averages”.
Negli Stati Uniti, secondo la media delle rilevazioni condotte fra il 2021 e il 2023, frequentano settimanalmente o quasi settimanalmente una chiesa o una sinagoga o una moschea o un altro luogo di culto il 30 per cento degli adulti: erano il 38 per cento dieci anni fa ed erano il 42 per cento venti anni fa. Il gruppo religioso che può vantare il dato migliore è quello dei mormoni (ovvero la Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni), il 67 per cento dei quali frequenta una chiesa settimanalmente o quasi. Seguono i cristiani protestanti di tutte le altre denominazioni col 44 per cento, i musulmani col 38 per cento, i cattol...

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