Siete sicuri che sia giusto sottrarre il piccolo Achille a sua madre Martina Levato?

Di Maurizio Tortorella
19 Agosto 2015
Nemmeno a Annamaria Franzoni sono stati tolti i figli. Perché a lei sì? Ancora una volta, la giustizia di questo Paese sembra lontana, nemica, ottusamente chiusa in se stessa
La studentessa bocconiana Martina Levato viene portata nell'aula delle direttissime del palazzo di Giustizia di Milano, 8 gennaio 2015. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

È proprio giusto sottrarre il piccolo Achille, neonato, a sua madre condannata (in primo grado) a 14 anni per le gravissime lesioni procurate con il lancio di acido contro un ex fidanzato? È certamente possibile che Martina Levato, reclusa a San Vittore insieme al suo complice Alexander Boettcher, non sia una buona madre. Ma è corretto, dal punto di vista legale e di principio, che il Tribunale per i minori di Milano strappi un bambino a una donna detenuta e non riconosciuta definitivamente colpevole? Domanda aggiuntiva, ma non secondaria: questa severa procedura viene sempre seguita in tutti i Tribunali italiani, e nei confronti di tutti i condannati per fatti anche più gravi? Davvero mafiosi, assassini e rapinatori, ma anche truffatori, ladri e corruttori decadono sempre dalla patria potestà in quanto genitori poco affidabili? La risposta è no, non è affatto così.

Basta ricordare il caso, antico e recente, di Annamaria Franzoni, condannata in via definitiva a 16 anni di reclusione per l’uccisione del figlio secondogenito Samuele (morto nel 2002 a Cogne): una volta scontata la pena, nel giugno 2014 è tornata a casa sua e vive accanto al primogenito (oggi ventenne) e al terzo figlio, nato nel frattempo (oggi ha 12 anni). La decisione è stata confermata nell’aprile scorso. Nessuno ha mai pensato di sottrarre la maternità alla condannata. Nel suo caso il Tribunale ha preso per buona una perizia in base alla quale «non v’è più il rischio che si ripeta il figlicidio». Ma può dirsi davvero una buona madre, Annamaria Franzoni? Chissà, forse lo è. Di certo, nel suo caso, le colpe di una donna ritenuta dalla suprema Corte di cassazione l’assassina del figlio sono parse più lievi di quelle di due lanciatori di acido.

E allora? E allora, ancora una volta, la giustizia di questo Paese sembra lontana, nemica, ottusamente chiusa in se stessa e nella sua capacità di reagire con velocità (e non sempre con correttezza) soltanto ai casi illuminati dal clamore mediatico. Uno può anche pensare che Alexander Boettcher e Martina Levato, che la stampa ha inchiodato per sempre all’etichetta noir degli «amanti all’acido», non formino la perfetta coppia di educatori. E che il piccolo, nato il 15 agosto, meriti decisamente di meglio. Fin qui, forse, siamo tutti d’accordo.

Ma la pena finale, che probabilmente i due meritano per quanto hanno fatto, deve inevitabilmente coinvolgere la loro creatura? Il piccolo Achille, per una colpa che non è sua, dovrà essere collocato in una casa-famiglia; poi verrà affidato a un’altra coppia, le sarà dato in adozione. È davvero giusto, questo? Sostengono gli avvocati, riuniti nell’Unione delle camere penali, che «nessuna condanna può autorizzare a sottrarre d’imperio un neonato alla propria madre, a meno che essa non venga motivatamente giudicata incapace di accudirlo».

Ora i quattro genitori dei due condannati, i nonni di Achille, si offrono di fare da genitori adottivi al nipotino neonato. Verranno considerati? Oppure il Tribunale la respingerà, temendo che questo sia un aggiramento della richiesta di allontanamento tra madre e figlio? Tante volte è acaduto, anche in casi più facili: chi scrive ha descritto in un libro il caso, terribile, di una bimba di sei anni, Angela, sottratta alla sua famiglia dal tribunale dei minori di Milano per un inesistente caso di pedofilia attribuito al padre. Anche in quel caso, 
i nonni chiesero di poterla tenere con sé, nell’attesa dell’assoluzione dell’uomo (che arrivò in Cassazione qualche anno dopo). Non furono nemmeno ascoltati. In due morirono di crepacuore, senza poter riabbracciare la nipote. È giustizia, questa?

@Mautortorella

Foto Ansa

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51 commenti

  1. Roberto

    E’ giusto, giustissimo separare questi genitori e questi nonni da questo bambino. Il comportamento dei figli è largamente determinato dalle esperienze familiari e se il risultato delle esperienze vissute dai due genitori nelle famiglie d’origine è ciò che abbiamo letto con i nostri occhi sui quotidiani è ovvio che né loro né i nonni sono adeguati.

    Questo bambino deve essere separato e crescere in una famiglia adottiva i cui riferimenti la famiglia d’origine deve perdere le tracce.

  2. Ellebi

    Credo non ci sia nulla di peggio di sottrarre un figlio ai propri genitori. Ritengo proprio sia l’ultima “opzione” da mettere in pratica, e possa essere messa in pratica solo nel caso che i genitori siano incapaci di “ragione comune” e quindi che i figli possano trovarsi in pericolo. I figli di criminali sono figli di criminali, è la realtà, nulla c’entrano con i crimini dei loro genitori, ma non è possibile cambiare la realtà. Credo anzi che il tentativo di non aderire a questo principio di realtà sia dannosissimo per quei figli che sottratti ai genitori naturali, sono dati in adozione. Questa pratica, piuttosto comune in Italia, che è il frutto di accordi fra certa magistratura e assistenti sociali (il cui potere è ormai diventato abnorme) è abominevole. (veramente grande è la responsabilità che si prendono coloro che decidono di sotrarre i figli ai loro genitori naturali, se non davanti agli uomini, certo davanti a Dio) Si, anche da ciò si intuisce come la Giustizia italiana funzioni, cioè non funzioni. Aderisco totalmente alle preoccupazioni dell’autore di questo articolo. Aggiungo che è indispensabile (anche in ragione di questi casi, ma certo non solo) la riforma del sistema giudiziario italiano, si tratta certo, e sempre di più ormai aderiscono a questa opinione, compresi molti giornalisti di questa rivista, della riforma istituzionale più importante e delicata fra quelle messe in cantiere da più di un governo negli ultimi anni, poichè essa fa riferimento diretto alle “libertà fondamentali” di un sistema democratico. Un saluto

    1. Roberto

      La sua è solo una posizione politica, mi dispiace. Una valutazione razionale e pragmatica non basata su assunti a priori di tipo politico e/o religioso è l’unica strada da percorrere. La sviluppo del comportamento nel bambino inizia dal momento che nasce e…un po’ prima, per alcuni determinanti. Ergo non ci sono dubbi.

  3. Emanuele

    Leggendo i commenti emergono tutte le contraddizioni del nostro tempo…

    1. Più o meno velatamente, per qualcuno la sottrazione del figlio sarebbe una specie di pena aggiuntiva da infliggere alla madre. Questo è in linea con l’idea che i bambini siano oggetti necessari per la gratificazione degli adulti, oggetti che si possono comprare, ordinare, regalare, scegliere a piacimento.

    2. Altri ritengono che sia meglio per il bimbo trovare subito una famiglia amorevole. Ma qui si trascura ciò che la scienza ha dimostrato: allattamento al seno, contatto pelle a pelle con la madre sono fondamentali per lo sviluppo del bambino nei primi mesi. Privare il bambino di ciò può avere ripercussioni mediche importanti per tutta la vita.

    Al bambino, inizialmente non interessa la moralità e correttezza dalla madre verso gli altri, gli interessa solo ciò che la madre gli da. Se la madre non rifiuta il bambino, non c’è motivo di separarlo subito, se quel che si cerca è il bene del bambino.

    Pensare che tutto si risolva con la buona educazione è un’illusione: ciò che lega madre e figlio sono carne, sangue ed ormoni… legame che va ben oltre il taglio del cordone.

    3. Si pensa poi che qualunque genitore bravo e buono sia meglio di uno madre delinquente o disgraziata … provate a chiedere a qualche assistente sociale, vi dirà l’esatto contrario: la madre biologica, se pur molto imperfetta, è sempre da preferirsi ad un estraneo, per quanto motivato ed amorevole.

    Per questo nella stragrande maggioranza dei casi si preferisce l’affido temporaneo all’adozione, risolti i problemi della madre o della famiglia si circa di ricongiungere i figli ai genitori.

    In questo sito si invocano sempre gli esperti, ecco, ascoltiamoli anche in questo caso…

    1. Ale

      Emanuele se siamo bestie basta il contatto fisico , se siamo esseri umani serve anche una stabilità emotiva e psichica che non influenzi negativamente le azioni future del bimbo. Il latte materno può averlo, ma il contatto cutaneo può stabilirlo benissimo con genitori adottivi, più stabili psichicamente di questi due, senza alcun danno per la sua salute fisica e psichica. Il PM ha considerato il codice civile che regola la potestà genitoriale e l’articolo del cod.penale che può farla decadere ovvero la Levato e Boettcher, visto quanto fatto di recente di aggressione alla persona verso più soggetti, vista la manipolazione mentale e rafforzamento uno sull’altro con coinvolgimento anche di terzo complice, rappresentano un potenziale pericolo per la salute psichica del bimbo e sarebbe da sciocchi non porsi questo visto che non hanno alle spalle un percorso fatto di recupero. E per recupero non può lo Stato di affidarsi a comunità alla Exodus, valide quanto vuoi, ma non devono sostituirsi al carcere. Non c’è voglia di punire ulteriormente la Levato ma necessità che un soggetto così non rappresenti più un pericolo per la salute fisica e psichica di altri, Pietro Barbini in primis deturpato a vita e non vedente grazie a tali soggetti.

      1. Frama

        Come si fa a stabilire il contatto fisico con la madre adottiva? Persi i primi otto giorni di vita un bambino ha perso molto. Istruisciti sull’importanza dell’allattamento al seno da subito e vedi che in fondo e’ il completamento del parto.
        Se la madre è inadatta o indegna perché non parlarne dopo lo svezzamento del piccolo?
        Tanto piu’ che sono lenti a scegliere il genitore adottivo. Quando si decidono, fra ordinanze provvisorie ed inevitabili ricorsi, il bambino può andare a fare il soldato, come si diceva una volta …Hanno fatto un grave torto alla vita del piccolo! Ma i pediatri della Mangiagalli non l’hanno detto? Gli hanno regalato ”le scarpine” e gli hanno rubato il seno della madre: interventi all’italiana!

        1. Ale

          Informati tu perché sta allattando. Non lo tiene sempre perché deve scontare una pena, ma doveva pensarci Lei, la Levato, quando incinta tirava acido in faccia alla gente, che forse poteva cambiare in peggio anche la propria vita e proprio perché incinta doveva dire “che ca@@o sto facendo????” Lei doveva fermarsi e pensare al piccolo che aveva in grembo ed a come gli avrebbe condizionato l’esistenza in peggio, da appena nato, con carceri e sbarre per non parlare dell’effetto di ciò sui primi anni di vita, quando inizierà il confronto con gli altri bimbi. Voi tutti a flesciarvi per il primo contatto fisico e poi non considerate minimamente il grigiore dell’esistenza di questo piccolo che, vedrà i propri genitori in galera, mentre quelli degli altri bimbi li porteranno al parco, alla partita, a scuola, al compleanno degli amici e lui no. Il danno psichico di tutto ciò perché non lo considerate minimamente ?? È importante il primo abbraccio, che infatti ha avuto, ma sono non meno importanti i primi anni di vita e non è bello viverli da semi recluso per vedere i genitori ..finirà come la storia di tanti bimbi sfortunati ..finché i nonni sono in salute rimangono nell’ambito familiare, poi perduta la salute dei nonni vengono dichiarati adottabili a 10-11 anni e finiranno in affido a qualche coppia volenterosa o a gente che prende tanti bimbi in affido, pagata per far cio, con arcinote case famiglia. Ma questo è l’interesse del minore, conoscere le origini biologiche seppur disastrate.

      2. Emanuele

        …dai tuo interventi si deduce che non hai figli (e se ne hai o non ne hai, certamente non hai mai letto un libro di puericultura, pediatria o psicologia infantile.

        1. “…il contatto cutaneo può stabilirlo benissimo con genitori adottivi, più stabili psichicamente di questi due”

        Il contatto funziona bene solo con la madre e forse (ma ancora gli studi non sono del tutto chiari) con il padre. Tant’é che esiste una vera e propria terapia, soprattutto per i prematuri, che si chiama marsupioterapia, che consiste nel contatto fisico prolungato pelle a pelle con la madre. L’effetto è immediato: stabilizzazione del battito cardiaco, respirazione più regolare, migliore ossigenzione del sangue, diminuzione degli ormoni da stress.

        Se bastasse un contatto qualunque, tale terapia potrebbero farla gli infermieri o i medici, in realtà funziona bene solo la madre (so di cosa parlo perché ho avuto una figlia prematura).

        Inoltre, nei primi giorni di vita, al bambino non interessa per nulla la stabilità psichica dei genitori e, a meno che la madre non minacci la vita stessa del bambino, la separazione può fare solo male.

        2. L’allattamento dopo un parto cesareo e senza il contatto del bambino è molto complicato. La madre necessita della suzione per stimolare la produzione del latte, inoltre la suzione del bambino cambia durante la poppata stimolando le ghiandole materne a produrre latti con composizione diversa: più o meno grassi, più o meno ricchi in proteine, etc.

        Il tiralatte, spesso, non permette una produzione di latte sufficiente e per lungo periodo (l’OMS raccomanda l’allattamento al seno esclusivo fino al 6° mese compiuto e misto fino all’anno di età).

        Come consigliava Frama, si poteva aspettare lo svezzamento… certo il bambino non avrebbe subito né danni psicologici né derisione dei compagni.

        3. “…Non lo tiene sempre perché deve scontare una pena, ma doveva pensarci Lei, la Levato, quando incinta tirava acido in faccia alla gente…”

        …nuovamente sembra che la sottrazione del bambino sia più una pena accessoria contro la madre, piuttosto che mirare al benessere del bambino…

        1. marti

          A pensar male, si potrebbe notare che quell’Ale che non faceva che parlare di fecondazione artificiale, e che sembrerebbe, a suo dire, la stessa che scrive qui, era pappa e ciccia con Filomena, pur avendo affermato oggi con sicurezza di non conoscerla.
          A pensar male si fa peccato, ma si indovina.

          1. Ale

            Marti… Leggi meglio. Ho scritto di non conoscere gli altri nickname di cui parla Giovanna. Mi ricordo bene di Filomena ma è tanto che non vi leggo ed è stato singolare per me ritrovare la vecchia schermaglia tra Giovanna e altri nickname che Lei riferisce a Filomena o chiunque sia. Comunque non capisco perché Giovanna ritenga che ogni intervento, non uniforme al pensiero dei vari articoli in oggetto, debba necessariamente essere ricondotto ad un unico individuo. To_Ni ha provato a spiegarmi che hanno smascherato un multi nickname e gli credo ma credimi forse il pathos o acredine che Giovanna mette nei suoi interventi…non credi potrebbero essere la causa dell’azione strana di un multi nickname ?! Sinceramente fin dall’inizio l’ho trovata quando indigesta e quando maleducata..così discernere tra chi era la vera Giovanna e il suo troll diventava per me un’esercizio troppo faticoso e per tanto tempo non ho risposto a suoi interventi, perché li trovavo appunto strani. Per me il termine calzante è Giovanna D’Arco che appunto era santa per i francesi e ..”particolare” per gli inglesi ovvero per alcuni mette pathos e per altri acredine nei vari interventi. Comunque non un tuo commento sul l’articolo ma solo ricerca affannosa di tracce di questo fantomatico multi nickname… Marti, chi sei realmente?!

        2. Ale

          Emanuele mi auguro che le azioni di queste persone siano state indotte dall’abuso di qualche intruglio per dimagrire tipo Anfetamine o altro visto che sia Levato che Boettcher che il terzo complice sembravano “fissati” e molto cambiati fisicamente in poco tempo e questo li renderebbe una volta ripuliti non pericolosi. Ma credimi non lo dico io bensì giustamente il PM che si è posta il dubbio se un domani, visti i soggetti, la salute psichica del bimbo non sia in pericolo. Circa contatto cutaneo e latte che ci sia pure se è un bene per quel bimbo ma non per questo la Levato deve evitare il carcere..mi auguro che se i nonni dovessero risultare non idonei all’adozione il bimbo viva in strutture tipo comunità grazie a cotanti genitori

  4. Ale

    Da quanto riportato su giornali riguardo alle indagini e colloqui psichiatrici risulta che la Levato, per una concezione distorta della sua mente, abbia voluto “Purificarsi prima di cercare una gravidanza, colpendo al volto con l’acido i ragazzi con cui aveva avuto storielle ..” . Dunque ad una così voi lascereste un bambino da crescere ed educare …quando deve imparare lei stessa a vivere civilmente?! Quello che forse è più recuperabile è il padre Alexsander che sembra tanto un pallone gonfiato, vittima di ormoni vitamine e della psiche della Levato…ma forse tolti questi potrebbe essere un buon padre e mi sembra che abbia già dei figli o no?! Piuttosto un affido a qualcuno e forse un domani riconferma della potestà genitoriale a Lui..ma su di Lei ..boh siete sicuri che non ci siano i presupposti per la decadenza della potestà genitoriale da subito ad una che “vuole Purificarsi” buttando l’acido in faccia ad una persona con cui avrebbe avuto storie di sesso o amore o altro?! Ovvero è sicuro il bimbo vicino ad una madre così?! Un ragazzo è diventato cieco grazie alla voglia di purificazione pre-gravidanza della Levato.. Questo secondo voi è il primum movens di una gravidanza ?! È un atto di amore sfigurare il prossimo prima di rimanere incinta?! E soprattutto perché causare tanta sofferenza a 3 persone (la lista prevedeva 5 persone) prima di prepararsi ad un qualcosa di unico come generare una nuova vita umana?! Siete sicuri che con questi presupposti la Levato abbia il SACROSANTO diritto di stabilire un legame affettivo con un innocente?! E quell’innocente non ha il sacrosanto diritto ad avere due genitori senza manie psicotiche che possono mettere a rischio anche la sua incolumità?! Non ha sfigurato solo una persona e poi si è fermata dicendo “che ca>>o sto facendo??” ma ha aggredito 3 , TRE , persone con l’acido per “Purificarsi prima di una gravidanza” !!!!! secondo voi un soggetto così può lavorare su se stessa ed essere un buon genitore?! Mah!! Non penso ci sia la volontà di crocefiggere alcuna ma il legittimo dubbio circa l’affidabilità psichiatrica di questa donna. Sembra tanto un rito di qualche setta.. Segni di acido su di loro e aggressioni ad ex di lei.. È per questo che è legittimo porre dei dubbi sull’affidabilità psichica di questi due..ripeto forse forse lui è meno peggio di lei.. Senza dubbio può essere recuperata al vivere civile ma dubito che, dovendo fare ora un percorso tanto impegnativo, possa anche essere una madre stabile, emotivamente e psicologicamente per un neonato. Poi se è solo un discorso di riproduzione allora è un altro paio di maniche.

    1. giovanna

      diritto a genitori con fedina penale pulita?
      bene fisiologico e ormonale della donna che lo ha partorito ?
      siete SEMPRE contrari alle fecondazioni omologhe ed eterologhe ?
      dimostrate di non aver a cuore né il bene di un innocente né di tante coppie adottive ?
      se è solo un discorso di riproduzione ?

      Ma che dice. signora o signor Ale ?
      Tra l’altro, qui non siamo sul sito di Novella2000 ,né dal parrucchiere !

      Ho apprezzato molto, invece, l’intervento di Michele.

      1. Ale

        @ cara Giovanna non perde mai l’occasione per confermare il suo stile. L’articolo era fuori luogo, con un buonismo fuori luogo che non tiene in debita considerazione la deturpazione fisica delle vittime di questi due, ed era fuori luogo visto che paragonava il caso della Franzoni a quello di questi due ragazzi. Nel caso della Franzoni il marito era completamente estraneo al crimine qui entrambi i genitori sono colpevoli di un crimine verso la persona. Il loro agire ha causato profonda sofferenza alle vittime, che devono ancora affrontare decine di interventi ricostruttivi, quindi è dovere dei giudici chiedersi se ora, che sono diventati genitori, siano in grado di discernere ciò che è bene e ciò che potrebbe essere dannoso per un neonato. Non lo dico io o i giornali che Lei legge dal parrucchiere bensì il Codice Civile e gli articoli che regolano la potestà genitoriale. Lo scopo è “Prevenire” ovvero evitare un danno fisico o psichico al minore da parte del genitore ….e con quanto fatto dalla Levato e Boettcher a persone indifese e per futili motivi …è legittimo che i giudici ed il PM si siano posti il quesito. Purtroppo il bimbo vivrà in strutture carcerarie e comunità.

      2. SUSANNA ROLLI

        Giovanna, non pensi che Ale sia lei?

        1. SUSANNA ROLLI

          Meglio detto, X…..K?+

          1. giovanna

            Ma certo , cara Susanna !
            Se si poteva avere qualche dubbio ( dato che non ha tirato fuori l’importanza fondamentale del preservativo nella vita di tutti gli esseri umani, fin dalla nascita e nemmeno ha parlato di roghi e inquisizione , ma certo quelle frasette che ho riportato puzza vano di horror nick lontano un miglio ! ) ce l’ha tolto lei dandosi ragione da sola col solito horror-nick d’appoggio becero e luciferino, oggi “Corynoa” !
            E anche il fatto di parlare del “mio solito stile”, da parte di una che compare all’improvviso, la dice lunga !

            Ma quanta cattiveria hai dentro, vecchia imbrogliona ?
            Ma quanto disagio hai dentro ?
            Ti compatisco sinceramente e non mi rassegno al fatto che tu non abbia nessuno vicino che ti sostenga e ti aiuti : non c’è nessuno vicino a te che sa come passi il tempo, vero ?

          2. Ale

            Giovanna, primo sono mesi che non scrivo alcunché e se ho scritto ora è perché sono in ferie, secondo non sono Filomena o Yz o altri nickname che non conosco. In passato per mesi l’ho ignorata e lo avevo scritto considerando la strana sua tendenza a perseverare in certi atteggiamenti verbali e mentali che non approvo e con cui non voglio confrontarmi. Lei mi ha pesantemente criticata per aver scritto che pur non approvando l’aborto non condanno chi lo ha fatto o lo fa, mi ha fatto capire che condanna donne come me che sono ricorse alla Pma omologa e che hanno pensato all’eterologa, solo per averci pensato e che poi non ho fatto. Al tempo stesso il caso in oggetto è interessante perché comunque sia evidenzia che per potenziali genitori adottivi non c’è posto, anche di fronte a genitori biologici che potrebbero danneggiare e plasmare in negativo la psiche di un bambino, visto quanto fatto da uno sulla psiche dell’altra oltre che su quella di un terzo complice. L’articolo invoca il perdono e la compassione verso la Levato ma omette e dimentica Pietro Barbini, sfregiato ed ipovedente grazie a questa donna. Non le nascondo che se avessi tanti figli come ha lei non mi sognerei nemmeno lontanamente di perdermi a leggere Tempi.it ma purtroppo così non è. Comunque vicino a me ho mio marito, i miei amici e i miei parenti, tutte persone stupende che mi amano quindi non sono sola. Sono invece felice per lei se trae godimento dalle disgrazie altrui, ovvero il mio non avere figli, non è escluso che adotti e se così dovessi fare andrò fuori Italia, come già suggeritomi dai Tribunali di minori consultati. Ed il caso in oggetto è la riconferma che l’Estero è l’unica alternativa. Mi dispiace per questo Piccolino, che farà fuori e dentro da carceri e Comunità, suo malgrado, e mi auguro che la signora Levato, che mentre era incinta tirava acido in faccia alle sue vittime, trovi due anime pie che lo prendano in affido per il tempo del suo ravvedimento. Mi auguro che non sia l’ennesimo Bimbo dichiarato adottabile a 10-12 anni quando pochi o nessuno si sentiranno in grado di adottarlo..visti i genitori disastrati alle spalle. Non riesco a capire come si possa andare a tirar acido in faccia alle gente quando si aspetta un bimbo e pretendere perdono e comunità senza un dovuto percorso di detenzione. Il codice civile ed il codice penale disciplinano rispettivamente la potestà genitoriale e la decadenza della stessa con specifici articoli e la decadenza subentra quando c’è anche solo il rischio di danno non solo fisico ma anche psichico su minore e ciò al fine di prevenire. Quindi nel caso della Franzoni il problema non si poneva perché il padre uno non era coinvolto e due è sempre stato una roccia per cui ho trovato l’articolo fuori luogo con tale confronto. Il fatto che quest’uomo, che trovo unico nella propria forza d’animo, abbia avuto la forza di perdonare la moglie, la Franzoni, non ci autorizza a tirare fuori il caso per paragonarlo con Levato-Boettcher è quanto meno irrispettoso.

  5. Sergio

    “Una lunga esperienza mi ha insegnato che proprio nei lavori di psicologia non si è mai abbastanza cauti nell’uso dei termini e dei concetti, giacché in nessun campo i concetti subiscono maggiori variazioni che in quello della psicologia; le quali variazioni, spesso, danno adito ai più irriducibili malintesi”.
    (C.G. Jung)

    In psicologia, ogni caso è unico e particolare e, quindi non va mai generalizzato.
    Il comportamento di questi due giovani denota gravi problemi caratteriali e psicologici e coinvolge, anche, i loro genitori che nulla hanno fatto per cercare di aiutarli.
    Non mi permetto di aggiungere altro in quanto non “conoscitore” della realtà ma solo di ciò che ho letto ed ascoltato dai vari informatori-comunicatori televisivi e per via cartacea.
    Avere un figlio significa assumersi una responsabilità importante e, quindi, significa essere pronti e consci.
    Non giudico, ripeto, ma alla mia età, guardandomi intorno, sono molto preoccupato della società che si sta sviluppando, con la perdità di molti valori che, di contro, hanno forgiato la mia vita.
    Tra questi: responsabilità, rispetto, famiglia e società.
    Non aggiungo altro, dr. Tortorella.
    Cordialmente,

    Sergio

  6. lady

    Quel cuccioli no deve stare con la sua mamma.

  7. Ale

    Il paragone con la Franzoni non regge ed è inopportuno, perché nel caso del piccolo Samuele il padre non ebbe alcun ruolo nel delitto, e quindi l’adozione in quel caso non si poneva neppure lontanamente necessaria all’orizzonte, essendo appunto il padre con fedina penale pulita. La cosa migliore per questo bambino sarebbe l’adozione da parte di una coppia che vive il più lontano possibile da quel contesto, malato e patologico. Non dimentichiamo che i nonni sono stati ritenuti tutti e quattro non idonei, almeno al momento e sembra ritenuti responsabili, in parte, delle personalità fortemente egocentriche dei due neo genitori. Pensate un attimo al poveretto che avrà la faccia rovinata a vita dall’acido…come hanno fatto questi due a non fermarsi prima di commettere un gesto tanto atroce??? I nonni, ovvero i genitori di questi due personaggi come possono ritenere sano, per un’innocente ovvero il bimbo, avere la vita macchiata fin da subito per l’azione di due egocentrici patologici e criminali.. Non c’è amore verso questo bimbo, facendo così, ma solo la solita frase “E’ mio” , “è sangue del mio sangue” ..nessuno si sofferma a pensare che il bimbo rimanendo in quel contesto rischia oltre che di avere lo stesso destino anche di avere la vita pesantemente condizionata dalla comunità che lo etichetterà come il figlio della coppia dell’acido..ovvero avrà un’esistenza subito condizionata da altri. Ben venga l’adozione, da subito. Ad esempio nel caso di Parolisi questo ha perso la potestà genitoriale della figlia dopo l’omicidio della moglie Melania ed in quel caso è stata data in adozione ai nonni materni e allo zio materno. Non mi sembra che i giudici abbiano agito male…invece il Tribunale dei Minori sta solo creando l’ennesimo caso di bimbo con famiglia ” difficile” che sarà giudicato adottabile solo verso i dieci anni quando non ci saranno più coppie disposte a sobbarcarsi la sua adozione perché oltre a questo piccolo innocente ci saranno sullo sfondo i suoi genitori disastrati.

    1. SUSANNA ROLLI

      I giudici avranno anche agito bene, ma in modo troppo duro: io lo so bene che momento è quello post partum, l’ho vissuto sei volte..Di grazia, un poco con la mamma sua dovevano lasciarlo, hanno bisogno entrambi di quello scambio! Suvvia, i crudeli pagheranno la loro crudeltà, ma cerchiamo di non mangiarci vivi l’un l’altro, non siamo cannibali! Che ci voleva lasciarli un poco soli a dirsi un ” Piccolo, ce l’ abbiamo fatta, è stata dura!” . “Addio, figliolo, per ora non si può stare insieme, vedrai che qualcuno -o Qualcuno- ci penserà meglio di me, o forse ci ritroveremo ancora!!” .Scusate, la differenza dell’uomo dall’animale sta nell’anima, sana o malata che sia……..Che diamine!

      1. Ale

        I giudici forse sono anche donna come Lei e avranno pensato prima al bene del piccolo che riceverà il latte materno ma non il contatto fisico per evitare un legame che lo incollerebbe o al carcere o a case famiglia e comunità quanto meno per i prossimi dieci anni. Non è meglio che tale legame lo crei con una madre ed un padre adottivi che possano evitare galere, psichiatri e comunità?!

        1. Michele

          Il problema è male impostato.
          Se il punto del contendere fosse il diritto del bambino a crescere in un ambiente sano, ecc. allora mi sa che tanti bambini che abitano e sono cresciuti coi genitori naturali debbano essere tolti dalle famiglie e dichiarati adottabili… Per il semplice fatto che in un tale ambiente malsano si rischia veramente di far crescere un pericolo per la società futura. Sarebbe proprio interesse del bambino (e della società) venire spostato altrove.
          Il punto focale è la responsabilità dei genitori: nel momento in cui i 2 hanno generato e poi fatto nascere il bambino, hanno il dovere di prendersi cura di lui, anche nel caso in cui siano criminali. Se glielo togli, li deresponsabilizzi.
          Non solo: così facendo, tu stato, cadi in contraddizione. Da un lato li riconosci come esseri liberi e responsabili, poiché li punisci per il delitto che hanno liberamente commesso. Dall’altro, però, togliendo loro la patria potestà li riconosci come incapaci di assumersi responsabilità.
          A meno che non si voglia dire che sono due casi psichiatrici, ed in questo caso sì, la responsabilità risulterebbe mancare. Ma allora perché condannarli a 14 anni?

  8. Beniamino

    è vero che il lassismo è il cancro dell’occidente ma io difendo il diritto sacrosanto del bambino (innocente)
    a stare per sempre con la sua mamma naturale la quale poi la magistratura deciderà in quale struttura dovrà essere collocata,aggiungo che anche la madre, che ha commesso un delitto gravissimo!, ha il diritto sacrosanto di stare accanto al suo bambino per tutta la vita sperando, secondo me con buone probabilità,
    di redimersi e tornare,dopo scontata la pena sia chiaro, a una vita piena di affetti e speranze e sogni

    1. xyzwk

      Se dobbiamo metterci dalla parte del bambino, allora inevitabilmente dovremmo porci il problema di farlo crescere nelle migliori condizioni possibili, in un ambiente e con persone che favoriscano il suo sviluppo. Che esempio puó dare una madre che per i prossimi 14 anni dovrà stare in carcere per aver commesso un reato odioso contro un’altra persona, costringendo il figlio a vivere tra le sbarre per poterle stare accanto? E tutto questo unicamente in nome di un legame di sangue, visto che del valore e dell’integrità della persona non sembra aver dimostrato di importarle più di tanto. Magari un altro genitore che desidera un figlio e per qualsiasi ragione non ne puó avere, potrebbe amare è far crescere senz’altro meglio questo bambino. I genitori sono quelli che ci crescono a prescindere che ci abbiano o meno messi al mondo!!!

      1. tizio

        Signor Xyzwk, lei l’ hanno cresciuta i suoi genitori o l’ hanno affidata a terzi
        dopo la nascita o l’hanno cresciuto in una struttura ?

        1. xyzwk

          Non credo che qui si stia discutendo di me o di lei e non credo che in questa sede sia corretto parlare di fatti personali. In ogni caso le risponderò per educazione. Io non ho avuto per mia fortuna dei genitori che hanno sfregiato un’altra persona commettendo tra l’altro un delitto aggravato da futili motivi. Se così fosse stato avrei preferito avere genitori adottivi. Ma questa è la mia opinione da persona adulta, un neonato non è in grado di sapere cosa sia meglio per lui e trovo che sia giusto che un giudice disponga per lui di essere adottato. Da grande lo ringrazierà.

          1. Tizio

            Signor Xyzwk, grazie per avermi risposto, ma lei ha scritto- I genitori sono quelli che ci crescono a prescindere che ci abbiano o meno messi al mondo!!!-
            dunque ha allargato il discorso a tutti i genitori, dunque poteva aver avuto due persone, o una, o più persone, che l’hanno cresciuta, che non erano quelli che l’avevano messa al mondo, come sembra ritenere normalissimo, a prescindere dall’acido.

      2. Emanuele

        …trascuri che per il benessere psicofisico del bambino, esso nel periodo perinatale dovrebbe stare il più possibile a contatto con la madre. Contatto fisico che in alcuni casi diventa addirittura terapeutico (marsupioterapia).

        È inoltre molto importante che il bambino riceva il latte della madre, in particolare il colostro. Senza contatto fisico, soprattutto dopo un cesareo, la lattazione è insufficiente. Il bambino sarà privato degli anticorpi e avrà uno sviluppo più difficile…

        Prima di stabilire ciò che è bene e ciò che è male, si deve conoscere come funziona il puerperio, altrimenti si rischia di parlare a vanvera…

    2. Ale

      ..Martina Levato non ha fatto un peeling chimico, da estetista inesperta, ma ha gettato un acido sul volto di una persona. Quest’acido corrosivo ha deturpato cioè MANGIATO la cute, il sottocute, i muscoli del volto e forse distrutto anche parte delle ossa e cartilagini del volto di quel poveretto e francamente nove mesi di carcere mi sembrano pochi per comprendere la gravità di quanto fatto. Secondo Lei il sacrosanto diritto di questo bambino è
      1) fare fuori e dentro il carcere dove sono detenuti i suoi disastrati genitori oppure
      2) stare in case famiglia o comunità con una madre, quanto meno sconsiderata, che in virtù della recente maternità, EVITA il carcere e quindi torna ad una vita tra virgolette abbastanza normale come se niente fosse accaduto ?!
      Come fa una donna così a lavorare su se stessa e capire la gravità di quanto fatto se in virtù della maternità le viene concessa subito una casa famiglia o comunità..perché Don Mazzi si è proferto per tale percorso. E la mamma del ragazzo sfigurato non aveva il sacrosanto diritto di vedere il proprio figlio “non sfigurato” e con vita non complicata dai postumi di tale agente corrosivo sulla carne e ossa umane?!
      La Levato studiava alla Bocconi e quindi non è una con basso Q.I. anzi ed in quanto tale non può non sapere qual’e’ l’effetto dell’acido sulla carne umana, il dolore dura tutta la vita oltre alla deturpazione fisica. Deve lavorare tanto su se stessa per indirizzare bene la propria persona ed azioni ed un bimbo ha necessità di cura e attenzione totale e non a singhiozzo quindi che vorrebbe fare farlo vivere in galera o far evitare galera e riabilitazione al vivere civile alla Levato, in virtù della recente maternità?! Con entrambe le opzioni il bimbo vivrà carceri o strutture amorfe come case famiglia e comunità invece con un’adozione immediata potrebbe avere le chance di una vita normale, lontana da caos emotivi, psichiatrici e criminali di cui Lui, piccolino, non ha colpe. Siete sempre contrari alle fecondazioni omologhe ed eterologhe ed in questo caso dimostrate di non aver a cuore ne’ il bene di un innocente ne’ di tante coppie adottive che potrebbero crescere questo bimbo lontano da tanto caos e pazzia.

      1. sempronio

        “Siete sempre contrari alle fecondazioni omologhe ed eterologhe ed in questo caso dimostrate di non aver a cuore ne’ il bene di un innocente ne’ di tante coppie adottive ”
        Tutti sti papier, fiato sprecato

    3. jb Mirabile-caruso

      Beniamino: “…ma io difendo il diritto sacrosanto del bambino (innocente) a stare
      ……………..per sempre con la sua mamma naturale……..”……………………………

      Anch’io, signor Beniamino, difendo a spada tratta il diritto di ogni bambino di avere un papà e una mamma e di vivere sempre con loro – e non solo con la mamma – ma ciò che a Lei sembra sfuggire è che, ancor prima di questo specifico diritto, ogni bambino ha l’unilaterale sacrosanto diritto di essere figlio dell’Amore, e NON della libidine com’è fin troppo evidente nel caso in discussione.

      Sono gli animali, signor Beniamino, che generano per libidine. Noi Umani siamo chiamati – in quanto Umani capaci di vivere l’Amore – a procreare per Amore! E procreare per libidine è il più ignobile crimine contro la Vita Umana che si possa commettere!

      I signori Boettcher-Levato sono responsabili di questo supremo crimine, ed è in funzione di questo che sono esonerati dal dovere biologico di crescere il loro bambino.

      Vorrei cogliere questa opportunità per enfatizzare l’incredibile carenza che la Chiesa Cattolica fin qui accusa nel discettare su questa cruciale differenziazione tra Amore Umano e libidine animale. E vorrei aggiungere che questa gravissima carenza è anche responsabile della confusione esistente nel mondo omosessuale in cui – intenzionalmente o meno – si ABUSA del termine Amore per nascondere la libidine.

      Che la Chiesa si dia una buona mossa per assurgere alle Sue responsabilità!!!

      Cordialmente.

      1. SUSANNA ROLLI

        Difficile fare entrare nella testa della gente i più bisognosi ed indifesi: i bambini!!

  9. Orazio Pecci

    Martina Levato ha commesso un delitto spregevole è stata condannata e deve scontare la sua pena come è giusto. Ma Dio ci scampi dal diventare i virtuosi farisei ansiosi di lapidarla a morte…

    “Questa è la vera differenza fra la carità umana e la carità cristiana … A me sembra, infatti, che voi perdoniate soltanto i peccati che realmente non pensate peccaminosi. Voi perdonate i criminali quando essi commettono qualche cosa che voi non considerate come un delitto, ma un atto convenzionale … Ma noi dobbiamo dir loro la parola che li salverà dall’inferno. Rimaniamo noi soli per liberarli dalla disperazione, quando la vostra carità umana li sfugge.” (G.K. Chesterton, il lutto del signore di Marne)

  10. Daniele Arboscelli

    Mafiosi, assassini e rapinatori, ma anche truffatori, ladri e corruttori, come riportato correttamente nell’articolo, non perdono automaticamente la patria potesta’. Vorrei aggiungere i pedofili alla lista.

    Sarebbe un giusto punto di partenza per una riflessione da parte delle sentinelle in piedi rispetto a chi trae beneficio economico vendendogli libri e organizzando convegni per cercare di vendere i propri libri. I bambini gli interessano molto relativamente, non sono al corrente di manifestazioni per difendere i bambini dai veri pericoli…

    1. SUSANNA ROLLI

      Scusa Daniele, le Sentinelle in Piedi non sono mica onnipresenti, onniscienti, onnipotenti! Devono vendere i libri di chi, scusa, dell’Unaar?
      Il primo vero grande pericolo dei bambini è vedersi fare a pezzi nella pancia della mamma…mandiamo le Sentinelle in Piedi anche li? ‘è l’Associazione Papa Giovanni sempre presente, e si troveranno il tempo per farlo (non campano mica di aria!); ma anche il lavaggio del cervello dei bambini è abominevole!
      A te interessano tanto i bambini? Sei onnipresente in tutte le piazze ed in tutti i convegni per la loro difesa ?
      Aborto, gender, soprusi, utero in affitto…- in chiesa a pregare,anche- :ci riesci bene?

    2. Ale

      Non esiste più la “Patria Potestà” ma la Potestà Genitoriale regolata da codice civile e la decadenza da codice penale. Ed il penale prevede eccome la decadenza della stessa, se l’agire del genitore può causare un danno, non solo fisico, ma anche psichico al minore. Forse non è sempre applicata “da subito” , con situazioni che si trascinano per anni, e bimbi che vivono da semi-reclusi i primi anni della loro vita, per poi essere dichiarati adottabili solo verso 9-10-12 anni, quando le probabilità di trovare una famiglia adottiva sono pressoché nulle, e allora continuano gli affidi …con tutta una giungla e sottobosco di personaggi che si fa pagare per dare attenzioni ad un minore e che vive su queste situazioni. Chissene del bisogno di stabilità emotiva e psichica del bimbo, meglio il legame di sangue che non è acqua …tanto più che in tanti lucreranno su l’ennesimo bimbo sfortunato con case famiglia, comunità ( anche queste si beccano i loro rimborsi dallo Stato) !!! Forse la nonna paterna ricca ed i nonni materni potranno dare una chance di vita normale a questo bimbo, ma sullo sfondo rimarrà il carcere, suo malgrado, speriamo non la psiche perversa dei genitori biologici. Genetica e ambiente identico..speriamo in risultato diverso.

  11. Anto

    Siete sicuri che sia giusto sottrarre il piccolo Achille a sua madre Martina Levato?

    Non invidio chi deve dare una risposta alla domanda, comunque sia posta, perchè non c’è una certezza aprioristica che la risposta sia quella giusta!

    1. Caio

      Però bisogna pur scegliere, siamo uomini, non siamo vegetali, e questo commento pilatesco di tale Anto è banalissimo.

  12. yoyo

    Molto stuzzicante l argomento del parallelismo con l utero in affitto, soprattutto riguardo a certi titoli di giornale laico smemorati. Tuttavia, ritengo cje nel caso specifico sia meglio l adozione fuori dal nucleo familiare. La madre ha tentato di sciogliere più di un ex, i nonni la difendono acriticamente e potrebbe esserci persino un atto dimostrativo estremo sul figlio.

    1. SUSANNA ROLLI

      Concordo, Yoyo, però siamo uomini non bestie, e persino i vitellini nella stalla vengono lasciati un poco a succhiare il latte dopo la nascita…C’è sempre possibilità di redenzione per le nostre anime finchè abitiamo dentro al corpo, prima di lasciarlo sulla terra..Va bene che la mamma deve ancora maturare, crescere, ma la verità dove sta fino il fondo lo sa solo Dio..E il piccolo che ha scambiato il sangue per nove mesi con la SUA mamma -unica- ha bisogno di stare un poco con lei…E la mamma forse con il suo piccolo sulla pancia e attaccato al seno avrebbe pianto -sì, certamente, lo fan quasi tutte- pianto di gioia, di amore e (perchè no) di pentimento…Poi, con calma, ognuno farà la sua strada…Bello e lieto il fine della storia: la mamma si pente, cambia vita, il piccolo torna accanto a lei..Ma quegli istanti dopo il parto non tornano più…Io avrei agito diversamente, ma io non sono gli altri. Poi c’è sempre la preghiera che cambia i cuori…

      1. Ale

        Susanna Rolli se qualcuno dei parenti biologici amasse realmente quella creatura, compresa la madre, valuterebbe che non è giusto che abbia la vita macchiata fin da subito per le terribili azioni dei genitori. Ma vi rendete conto di cosa vuol dire deturpare a vita una persona con l’acido?! Perché questo bimbo deve essere legato ad un’azione tanto cruenta, crudele e criminale oltre che folle suo malgrado solo per un legame di sangue con gli autori materiali di ciò?! Diverso sarebbe se la signora Levato avesse avuto questo bimbo dopo aver scontato la sua pena ed essersi rifatta una vita, avrebbe tutto il diritto di crescerlo ma così non è ed il bimbo non ha colpe per le azioni criminali dei genitori quindi è sacrosanto che neppure un giorno della sua vita sia condizionato da tale fatto criminale. Adottabile da subito. Poi se da grande vorrà sapere chi sono i genitori biologici lo sceglierà lui ma ha diritto all’amore di due genitori con fedina penale pulita da crimini verso la persona.. Il fatto commesso dai due è grave e va bene il perdono ma è giusto che paghino secondo legge per il gesto, di una crudeltà unica, e proprio per questo la Levato non può ricoprire il ruolo di madre. Non ho mai visto il volto del ragazzo, vittima della Levato e Alexander, ma ho ben impresso il volto di altre persone sfigurate dall’acido come la coraggiosa avvocatessa sfigurata dall’ex. È un reato orribile e non può passare come un furto di marmellata. Il bimbo è innocente e non deve essere macchiato o condizionato dalle azioni di questi due. Mi dispiace per la Levato perché ne soffrirà a vita ma ogni nostra azione umana ha delle conseguenze per noi e per gli altri. Il fatto che non abbia fatto queste considerazioni prima di sfigurare con l’acido l’ex fidanzato mi fa pensare che sia una persona che non ponderi bene le proprie azioni e su di lei devono lavorare tanto sia psichiatri che psicologi per farle capire che in una società civile non si sfigurano le persone pensando di tornare come niente fosse alla vita di prima..no la vita cambia in peggio per la vittima e per i carnefici ed un innocente ha il sacrosanto diritto di iniziare la propria vita lontano da tutto questo caos emotivo, psicologico e penale. Se ama il suo piccolo dovrebbe fare questo gesto di grande sacrificio ma di amore immenso che solo chi ama veramente fa, ovvero cercare il meglio per il proprio bimbo ovvero permettere ad altri di dare a quel bimbo la vita che lei purtroppo non può dargli ovvero serenità, stabilità ed amore. Darlo in adozione, subito, se davvero l’amore per il bimbo è più grande..altrimenti sarà l’ennesimo bimbo dichiarato adottabile a dieci anni ..con famiglia “difficile” alle spalle..ed a dieci anni sono poche le coppie che adottano bimbi con famiglia difficili alle spalle. Volete il bene del piccolo o il bene del bisogno “fisiologico ed ormonale” della donna che l’ha partorito e che ha un debito con la giustizia di 14 anni ?! Una persona che ha fatto quello che ha fatto la Levato non pensate che debba lavorare tanto su se stessa tramite psichiatri e psicologi?! Affidereste vostro figlio alla Levato ?! Come può gestire la propria maternità una donna che ha sfigurato il figlio di un’altra madre e senza aver ancora terminato il percorso di riabilitazione per quanto commesso ?! Avere un figlio non può diventare una scorciatoia per evitare tale percorso che giustamente, almeno nei primi anni deve essere in carcere. Altrimenti facciamo tutti come Erika e Martina ovvero trucidiamo mamma e fratellino e dopo neppure dieci anni andiamo in Comunità o sfiguriamo un poveretto e dopo neppure nove mesi andiamo sempre in Comunità da Don Mazzi..tanto lui recupera tutti. No , mi dispiace caro Don sono contraria al carcere a vita ma anche a pene ridicole altrimenti non si da il giusto valore ad una vita spezzata o rovinata e fa più galera il ladro seriale che un omicida o una persona che non dà il giusto valore alla vita umana, sfigurando un suo simile con l’acido.

        1. Corynoa

          Un commento intelligente e ben costruito, seguendo logica e buon senso. Complimenti. Purtroppo viviamo in un paese di buonisti del cavolo. Spero con tutto il cuore che sfigurino con l’acido i loro figli e che vedano la criminale libera e bella, mentre il figlio cieco, sordo e sfigurato vivrà una vita infernale. Come adesso tocca al povero Alessio, a cui va tutta la mia solidarietà.

          1. SUSANNA ROLLI

            Allora, non ho letto fino in fondo, ma tu non hai capito bene quello che ho scritto io.
            Ad un certo punto ho scritto:” Poi, con calma, ognuno farà la sua strada”, che significa che la mamma verrà mandata in un centro o in una casa famiglia e rieducata , mentre il figlio verrà educato da altri.
            Poi un domani si augura, si spera nel cambiamento dei cuori, se no che razza di cristiani siamo?
            Volete che vi faccia un elenco delle mostruosità di cui è capace l’uomo perverso?
            Se volete incomincio e mi faccio da una parte:
            Acido addosso alla gente -o addirittura persone sciolte nell’acido (per lo più attinente a gruppi mafiosi);
            Piccoli abortiti;
            Piccoli abortiti in modo da non danneggiare gli organi per la vendita;
            Persone giovani e meno giovani crocefisse vive;
            Persone sgozzate come agnelli;
            Persone seviziate;
            Persone torturate nascostamente nelle carceri a regime duro;
            Persone stillettate al cuore;
            Per stasera mi fermo qua.
            Il bambino ha bisogno della mamma subito dopo il parto.
            Poi, lo so che c’è una giustizia umana prima che divina, lo so, lo so.

            ,

          2. Ale

            E infatti ho scritto è giusto far avere al bimbo il latte materno. Ma consentire di creare un legame affettivo è rischioso, per la salute psichica futura del piccolo visto il soggetto di madre che si ritrova . Martina Levato sembra fosse incinta e consapevole di ciò durante una delle ultime aggressioni con acido..e pochi mesi prima aveva tentato di evirare un altro fidanzato, giustificandosi e contraccando con una scusa di legittima difesa per evitare rapporto sessuale.. È una che mistifica la realtà a proprio vantaggio e deve lavorare tanto su se stessa per recuperarsi. Non è dato sapere se possa essere un pericolo per il piccolo ma visti i precedenti e il percorso ancora di recupero da fare è legittimo che il PM la possa ritenere pericolosa per la salute psichica del figlio ne abbia chiesto la decadenza della potestà genitoriale disponendone l’adozione. Mi sembra presto parlare di Comunità…la galera è solo per chi non finisce in prima pagina ?! Perché se così fosse chiudiamole tutte , le patrie galere, e mandiamo tutti in Comunità con tante filiali di Exodus!!! È penoso quando si dimenticano le vere vittime ed il carnefice non fa neppure un giorno di galera. La faccia mangiata dall’acido l’ha Pietro Barbini.

          3. SUSANNA ROLLI

            “Spero con tutto il cuore che sfigurino con l’acido i loro figli”..
            Scusa – corynoia -anche se credo che sei un’altra (non ce l’ho fatta a mettere la maiuscola, quella va alle persone non ai mostri); da quale girone dell’inferno sei uscita, tu che auguri un trauma così grosso a chi non la pensa come te, perfetta ignorante cattiva infernale che non sei altro?
            Dì, e se augurassi altrettanto ai tuoi figli solo perchè non la pensano come me? Felice da morire, vero?
            E’ che a me non mi si parerebbe nemmeno davanti all’anticamera del cervello un AUGURIO del genere! Perchè io sono un’umana, non una BESTIA.
            Da denunciare la polizia per le parole che hai scritto, perchè chi lo pensa e lo dice è pure pronta a compierlo, alla pari della persona in questione nell’articolo di cui sopra, allo stesso livello!
            Da galera! Ora pentiti e chiedi scusa, VERGOGNATI solo di averlo pensato, satanassa!

          4. Ale

            Susanna, dopo aver letto il commento della tizia che augurava la stessa sorte..in una specie di “occhio per occhio” capisce perché è giusto che esista una giustizia terrena con giudici e PM che possono sembrare freddi, glaciali o altro ma sono indubbiamente necessari?! Capisce o no che l’emulazione di certi reati è un rischio da non sottovalutare e che questo reato debba essere punito nel modo dovuto ..il perdono verrà poi ma devono essere le vittime a darlo a tempo debito, se sarà ciò possibile per i loro cuori.. e se non ci riusciranno non andranno giudicati. La giustizia deve agire e non dimostrare lassita’ o buonismo dannosi per tutti. La maternità non può diventare scusa per evitare il carcere, ma questo l’ha scritto anche lei tra le righe..quanto a pensare che la Levato sia recuperabile grazie al figlio..boh lo trovo molto rischioso proprio per la salute psichica del bimbo, vista l’organizzazione tipo setta messa su da lei e Boettcher con coinvolgimento e stravolgimento mentale non solo loro ma anche di terzo complice che da brave padre di famiglia si è trasformato in pazzoide pronto a tirar acido o martellate sulla gente.. Certo ora c’è la novità del cucciolo da assistere ma fino a pochi mesi fa la volontà era non pro-vita altrui… Troppo poco tempo per giudicarla recuperata a viver civile.. L’unica cosa che mi viene da pensare e che forse potrebbe riabilitarli come persone è che si siano fatti tutti e tre di Anfetamine ..per dimagrire e che queste, comprate al mercato nero, chissà cosa contenevano realmente..ciò spiegherebbe almeno in parte l’orrore ma rimane comunque il danno sulle vittime.

  13. Sergio

    “Una lunga esperienza mi ha insegnato che proprio nei lavori di psicologia non si è mai abbastanza cauti nell’uso dei termini e dei concetti, giacché in nessun campo i concetti subiscono maggiori variazioni che in quello della psicologia; le quali variazioni, spesso, danno adito ai più irriducibili malintesi”.
    (C.G. Jung)

    In psicologia, ogni caso è unico e particolare e, quindi non va mai generalizzato.
    Cordialmente,

  14. lady

    È giustizia da paese del sud del mondo.

    1. pinco pallino

      @Lady : ma che vuol dire la tua frasetta insulsa ?

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