Giudicati da una scimmia

Di Giulio Meotti
10 Novembre 2005
DIFENDERE IL DISEGNO INTELLIGENTE PER DIFENDERE L'INTANGIBILITà DELLA VITA. CINQUE CELEBRI OPINION MAKERS USA SPIEGANO PERCHé è FONDAMENTALE L'IMPEGNO PER QUESTA BATTAGLIA CULTURALE ED EDUCATIVA. LE OPINIONI DI J. GREEN, D. FRUM, J. TADA, W. SMITH E R. NEWMAN

“Il disegno intelligente intriga. Ma è scienza?”. L’insinuazione del Wall Street Journal è sintomatica della divisione nello schieramento conservatore e repubblicano sull’ultima controversia culturale americana, quella appunto sul disegno intelligente. La guerra culturale fra le due anime dell’America si sta celebrando nel campo dell’educazione pubblica, per stabilire la costituzionalità o meno di una teoria alternativa all’evoluzione darwiniana. Questa settimana ad Harrisburg (Pennsylvania) si concluderà il processo al disegno intelligente insegnato in una high school di Dover. Che tutto sia tremendamente complicato e trasversale lo dimostrano le parole del columnist conservatore Charles Krauthammer: «Se gli evangelici si limitassero a chiedere di introdurre il disegno intelligente li sosterrei. Lo scandalo però è insegnarlo come scienza». Un laico come Lee Harris sta invece dalla parte dei disegnatori intelligenti: «Non c’è un pericolo nell’insegnare ai bambini a discutere delle questioni ultime. Il più grande pericolo è quello di educare una generazione che non viene chiamata mai a interrogarsi su queste domande». Tempi ha intervistato alcuni noti personaggi pubblici vicini all’area culturale repubblicana.

EVOLUZIONE E FEDE
John Green è uno dei massimi esperti del ramo religione e politica, lavora al Pew Forum, il pensatoio che ha condotto la maggior parte dei sondaggi sul disegno intelligente. Sondaggi che indicano una diffusa simpatia popolare per il disegno intelligente. «Il disegno intelligente si sta muovendo in tutto il paese. Gli evangelici sono i più critici sull’evoluzione e rappresentano il 25 per cento della popolazione americana. Ma lo sono anche i cattolici e gli altri gruppi protestanti. Il nostro sondaggio di settembre, ripreso dal New York Times, indica prima di tutto quello che è il pragmatismo e la libertà scolastica americana: insegnare entrambe le teorie e lasciare gli individui liberi di decidere dove abiti la verità sull’origine della vita. Bush è un politico eccellente e le sue parole riflettono l’opinione pubblica di questo paese. Quello che certamente vogliono le famiglie americane è che i propri figli siano ben educati, ma vogliono altrettanto che i valori non siano banditi dalle scuole. Gli americani in generale sono fortemente protettivi verso i figli e credono davvero che i genitori debbano decidere per loro». David Frum è stato uno speechwriter di Bush e oggi è un editorialista della National Review. «Tempo fa mi chiesero da un giornale liberal se credessi nel disegno intelligente o nell’evoluzione. Dissi entrambi. Cioè ho risposto come quel sessanta per cento del sondaggio del New York Times. Penso che volessero dire: “Vogliamo che le scuole pubbliche insegnino l’evoluzione. Ma vogliamo che la insegnino rispettando la fede religiosa”. Penso che la maggior parte delle locali corti americane adotterà questo approccio e aderiranno all’idea che le scuole non devono insegnare la religione, ma nemmeno promuovere l’ateismo».
Joni Eareckson Tada è una delle più famose “cristiane rinate” d’America. “Donna di chiesa dell’anno” del 1993, Joni ha pubblicato una autobiografia da cui è stato tratto un film che ha spopolato nei circuiti religiosi americani born again. Reagan la nominò nel consiglio di esperti che preparò la legge, approvata sotto la presidenza di Bush senior, in favore dei diritti dei disabili. è la disabile più famosa d’America e si oppone alla ricerca sugli embrioni umani. «La nostra società ha fatto dell’umanismo secolarista “il dio di quest’epoca”. L’essere umano è il simbolo del disegno intelligente. La vita non è semplicemente nascere, invecchiare e morire. Perché, se fosse così, non mettergli fine appena diventa fisicamente o emozionalmente intollerabile? Quando diventai invalida nel 1967 mi dissi: “Non posso affrontare la vita come una quadriplegica. perché non mi uccido?”. Allora iniziai a capire quanto fossero significativi gli esseri umani, unici. Quando facciamo fuori Dio dal quadro, la società smantella le difese intorno alla vita umana. Non è più sacra. Fu quello che accadde nel XIX secolo con il darwinismo culturale: con nient’altro che il caso e la selezione naturale a guidare il nostro destino, gli esseri umani divennero eticamente comparabili agli animali. Se è così, perché non perseguire eugenetica e eutanasia? Se non ci fosse disegno, non ci sarebbe ragione di vietare clonazione, manipolazione, aborti illimitati e messa a morte degli invalidi. L’America ha messo a morte una donna cerebralmente danneggiata ma ancora viva: Terri Schiavo. Pre-persone, post-persone e non-persone, gli scienziati olandesi che hanno eseguito 64 eutanasie infantili li chiamavano così quei bambini. Quando gli americani non volevano trattare con gli afro-americani li definivano “per tre quarti persone”. Chiamiamo il feto non-persona per farne quello che vogliamo. L’evoluzione per me è questa: che 23 cromosomi di un ovulo femminile incontrano 23 cromosomi di spermatozoo maschile e inizia una cosa chiamata vita umana. Dobbiamo riprenderci la nostra cultura dalle mani degli evoluzionisti».
Wesley Smith è uno dei più famosi bioeticisti degli Stati Uniti, ha testimoniato in Florida contro la messa a morte di Terri Schiavo. Scrive per la National Review ed è un fellow del Discovery Institute. «Il disegno intelligente si muove sul piano scientifico. Usa l’evidenza della complessità biologica della vita umana per dimostrare che la selezione naturale e la casualità darwiana da sole non possono spiegare i fenomeni biologici. è quello che fa la scienza, testare teorie e ipotesi. C’è un’eresia fortissima in campo scientifico, dove vediamo i darwiniani atteggiarsi da ideologi anziché da scienziati. Se la vita avesse un valore intrinseco e lo pensassimo davvero, non ammetteremmo mai di coltivare embrioni per farci ricerca e poi distruggerli. Il materialismo dei seguaci di Darwin apre le porte a tutto ciò che è manipolazione, lo vediamo con i transumanisti. Tuttavia molti oppositori dell’eutanasia e della ingegneria genetica sono atei e secolari, pensiamo al movimento dei disabili. Dire che un embrione, il prodotto dell’evoluzione, è una palla di cellule è solo un’asserzione politica, perché un embrione è un organismo integrato. Sostenere che è niente è fare filosofia, non certo scienza. C’è il rischio invece oggi in America di una “produzione fetale”».
Robert Newman è un “rinato alla fede” che si firma “In Cristo”. è professore di Nuovo Testamento al seminario teologico biblico di Hatfield, in Pennsylvania. «Sono impressionato dall’evidenza di una funzionalità complessa nella vita biologica. Il disegno intelligente è così forte e sostenuto oggi negli Stati Uniti e non in Europa perché ha a che fare con il carattere locale e comunitario delle decisioni scolastiche. Sono gli Stati individualmente a decidere dei curricula scientifici. Gli americani sono stufi della versione naturalistica dell’evoluzione fornita in classe, senza che si faccia nemmeno menzione dei problemi che presenta la teoria di Darwin. Gli americani non accetteranno mai una teoria per la quale uomini e animali sono qui solo per motivi naturalistici».

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