Giù quel kalashnikov o ti chiudo l’account. I web-baluardi dell’Occidente

Di Emanuele Boffi
29 Novembre 2015
La rappresaglia via internet organizzata da Anonymous contro lo Stato islamico è finita in un pasticcio. Forse perfino dannoso per il lavoro dei servizi segreti

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Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti)

L’indomani dell’attentato a Parigi, Anonymous, il gruppo di hacker attivisti, ha dichiarato «guerra» all’Isis. Con un video apparso in rete, questi novelli baluardi dell’Occidente che hanno visto troppe volte il film V per vendetta hanno promesso di spegnere i profili Twitter che inneggiano in rete al jihad.

«Noi siamo Anonymous. Noi siamo la legione. Noi non perdoniamo. Noi non dimentichiamo. Aspettateci». L’operazione ha portato a offuscare qualche migliaio di account.

La vicenda, col passare dei giorni, s’è un po’ ingarbugliata. C’è chi ha avanzato dubbi sulla sua efficacia, chi sui suoi reali artefici e scopi, chi sulla diffusione di notizie – poi risultate infondate – su prossimi attacchi alle capitali europee. Insomma, una serie di smentite e controsmentite e di bisticci fra vari gruppi di hacker che si incolpavano a vicenda di condurre in malo modo la campale battaglia contro il Male.

In mezzo a questo polverone, un esperto dell’Ispi ha fatto notare che l’operazione di Anonymous è controproducente: «Distruggere queste reti non serve, si elimina solo la facciata, che subito viene ricreata altrove: ma così facendo si perde ogni traccia» preziosa per il lavoro degli uomini della nostra intelligence che, ogni volta, devono ricominciare da capo.

Se a questo aggiungete quanto dichiarato al Foglio dal generale ex capo del Sisde Mario Mori («i servizi segreti in Italia sono stati smantellati»), capite come stiamo messi. Quelli annunciano attentati contro i crociati. Noi li crivelliamo di hashtag.

Foto Ansa

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9 commenti

  1. Cisco

    @Menelao

    Ah già, mancava Israele… fatti una spremuta di ottimo pompemo e….di meningi!

  2. Menelik

    Mi risulta difficile credere che i servizi segreti militari italiani siano stati smantellati.
    Secondo me hanno detto o fatto capire che li avrebbero smantellati, ed in realtà, quando tutti credono che non ci siano più, riprendono, anzi, continuano l’attività di intelligence in altre sedi e con un’altra veste.
    Che è quello che avrei fatto io.
    Il modo migliore per allontanare gli occhi indiscreti su di sé è dichiararsi defunti e invece sei bianco e rosso e pure ingrassato.
    Comunque in quanto ad Anonymous…….banda di facinorosi, guerriglieri da tastiera e Buondì Motta.
    I Russi e i Francesi con i Curdi e gli Irakeni la buttano giù quella baracca, altro che Anonymous !!
    (E gli Americani cercano di frenare, ma ormai non ci riescono più).

    1. Giannino Stoppani

      “guerriglieri da tastiera e Buondì Motta”
      🙂
      Battuta epica.

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